LA CUCINA ITALIANA 1936
30 ti A CUCINA ITALIANA 1» Ot tobre 1936-XIV Risoott aall milanees o paasl asciu?tta inviandoci L. 2 per rnr.bcrsp spese e confezione, sia con cartolina vaglia clfe in francobolli, ricevereet gratis il ricettario " LI V-E RO RISOTTO ALLA MILANESE,, e N. 5 bustine di zafferano purissimo di AQUILA gran marca 3 cuochi. Tenere presente che ogni bustina serve per condire dicjczo chilo di riso. Soc. 4n. MANGINI - Via Cappellini N. 4 - MILANO Coleorreri vegetali Gianduiotti a 18 carati [(Bisal). — Ne l la elasse sterminata, degli insetti uno degli ordini più nu- merosi è quello dei coleotteri. Cen- tomi la specie sul la terra, catalogate, dai cervi volanti corni f icatssimi agli stercorari che fungono da becchini ufficiali con servizio di pompe fune- bri a tut ta la confraterni ta, dai ca_ rabi di ce ra al le coccinigl ie di ce- ralacca. E l eganza di forme, colori brillanti, tegumenti corazzati,, eilitre delicata in custodie cornee, mandibole di ac- c iaio al vanadio, corsaletti imperfo- rabi li a scagl ie embricate, occhi pri- smat i ci più luminosi e panoramici di un grande angolare, antenne radio e di ffusori. Nata li che risalgono al pe- riodo carboni fero, esemplari prezio. s i di aga ta malachi te giada negli ipogei dellle dinast ie egizie, rel itti fos sili imprigionati da mi l ioni d'anni in una gua i na d ' ambra o impressi in una scag l ia di selce. Re gno animale e regno minerale dunque: l 'uno anche di oggi, l 'altro solo fossi le e preistorico. Gioia en- t rambi di naturalista e collezionisti, disperazione di studenti, voraci di- struttori di radici, boccone prel ibato di mol ti popoli non sempre selvaggi, di nessuna risorsa per tut ti i re. stant i. Tut to considerato, più danno- si che utili. Ec co al lora che l 'uomo si al lea al la na tura e, senza pretendere un'origi- na l i tà impossibile, cerca nel regno Vgetale le materie prime per f arsi anche lui qualcos 'al tro su mi sura Gl i bas ta la droga di una rossa f a va e il succo di un turgido fittone. Zuc- chero e cacao, f orma di scarabeo, veste dorata, lancio sul la t er ra in tut ti i cl imi e a tutte le latitudini. Questo è il gianduiotto, prototipo di quei cioccolati fondenti che si sciolgono in bocca come miele e co. statuiscono davvero una conquista tecni ca e un apporto notevol issimo al l 'al imentazione umana, t ipico pro., dotto i tal iano dalle for tune più che secolari, not issimo al l 'estero, incon fondibi le, inimi tabi le. Ha un gusto l ieve di nocciola, una morbidezza lieve, una f orma a cuspi. de che bastano a dargli una donna, un piano levigato, una spatola. E un mucchiet tn di pas ta gianduia, natu. raímente. Ne prende una f e t ta sopra una l ama flessibile, ne f a un filon- c ino dal ouale s tacca una porzton. Cina a l la volta. La fase del icata è qui. La donna, tenendo il coltel lo di tagl io, appoggia la base dell nasci, turo sul piano, facendove la aderire con una l eggera pressione. Poi solle- v a l a spatola fino a s taccar la da' dolce massello ohe al affila a cuneo, PROCURATECI ALTRE ABBONATE! L ' abbonamen to annuo co s ta s o l t an to L. 5.30; meno di una s ca t o la di s i gare t t e, di un pa io di guant i , . di una s ca t o la di cipria, di un qua lunque ninnolo su- perf luo. Con un prezzo così i rr i sor io avr e te un Gior- na le prez ioso, per: un i nt ero annoi protagonista e le materie prime: fava di cacao + nocciola + zucchero = gianduiotto EO di una cassa finite nel l 'abbagl ian. te prigione di una vetrina. Non ave. te il tempo di ambientarvi e quando a casa il vostro nuovo signore vi mette in l ibertà, ecco che mani gran- di e piccine v i af ferrano, v i staccano il perizoma di vel ina a domanda e risposta, vi denudano, v i sol levano in aria. Vorres te almeno capi re la sorte che v i attende, ma g ià vi r impr igio. na una chiostrata prigione d'avorio, la vos t ra spogl ia mortale sii sta scio- gl iendo in una bocca e ogni pensiero terreno è già estinto con lei. Conte le api senza saperlo, anche voi non per voi dolcificate, o dorati scarabei, o maggiol ini senza domani. B. SALADINI DI KOVETINO come una val igetta, anzi come un maggiol ino. Quando saranno f reddi e usn po' induriti, vengono avvol ti in stagnola comune o dorata. Oro vero, oro « fino » a diciotto carat i. Veri scarabei d'oro di un' al tra storia s t ra. ordinaria. Cioccolato prezioso, epider. mide placcata. A questi maggiol ini-gianduiotti o. gni mese è buono; anzi, pur derivati dal lucente coleottero primaveri le, è d'autunno e d' inverno che emigrano a schiera compat te dai tiepidi opi. fici per di f fondersi in tutte le nostre c i t tà e, all 'estero, ricordare in dolcez- za un po' d'Ital ia. Una breve l ibertà, buone e dolci creature; perchè dal buio e dal chiù.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=