LA CUCINA ITALIANA 1936
2 T LA CUCINA ITALIANA 1° Dicembre 1936-XV RICCHEZZE AGRICOLE PER LA VOSTRA MENSA I l volume di Arturo Marescalchi « I l volto agricolo dell'Italia » (par- te 1", Ital ia Settentrionale e Tosca- na), che il T. C. I . ha ora pubblicato con notevole buon gusto e con sfar- zo di i .agnifiche illustrazioni, offre — oltre alle rievocazioni delle infini- te risorse e della gloria dell'agricol- tura italiana — una analisi pittoresca e gustosa di quanto da essa agricol- tura venga di buono per la nostra mensa: cioè per le gioie unite della gola, della vista e dell'olfatto. E ' dir poco ed è dir tutto, che quanto si mangia e si beve, tutto ci è dato dalla terra prodiga e ferace; ma ben pochi sanno i luoghi migliori di produzione di questo o quel pro- dotto: dalle bistecche e dal lesso ai vini ed agli ortaggi; dalle galline alle uova ed al latte, dai formaggi ai sa- lami ed ai prosciutti. Cioè conoscere per ricordare quali sia.no i migliori prodotti che si deb- bono scegliere per aver ricca e gu- stosa la mensa per noi e per i nostri ospiti. Non dirò dei tartufi, gloria della terra di Alba, o dei cardi di Chieri; come non ricorderò la bresavola del- la Valtellina, il formaggio grana di Parma e la sua specialità reggiana; e per i cocomeri quelli del ravenna- te; e per le frut ta la terra di Bol- zano; nè per le pesche e gli asparagi quella di Albenga nella provincia di Savona: chè queste sono specializza- zioni troppo conosciute per supporle ignorate dalle brave padrone di casa che ci tengono a far mangiare bene quel ghiottone che è il marito. E non parliamo dell'olio, ricchezza e pregio della terra della Riviera e della Toscana, particolarmente, della provincia di Lucca; ma ricordiamo la ricchezza e bontà del latte e dei for- maggi e del burro che ne son ricavati un po' dapertutto: ma particolarmen- te nella Lombardia e nell 'Emilia; per scendere a particolari. Ricorderemo cioè le castagne di Cu- • neo; le monton bergamasque già ce- lebre in antico, i fagioli vigevanesi, il radicchio rosso di Tarvisio, la spal- la di S. Secondo ed il pomodoro di Parma, il basilico base del pesto nel- la Liguria; i risi del vercellese; i fun- ghi della Val Pesio (Cuneo), le pere martino così buone cotte con un po' di vino e che divengon sempre più rare anche nella Provincia Madre di Aosta. Arturo Marescalchi si è preoccupa- to di compiere con questa sua opera una compiuta rassegna dei prodotti agricoli del nostro Paese, sì per dar conto delle possibilità e per documen- tare gli sforzi compiuti, gli studi e le esperienze tentati per portare ogni settore dell'agricoltura al punto di ec- cellenza cui è giunta: ma Jia voluto che l'opera fosse anche viva ed utile al più gran numero di italiani. , Ecco perchè la lettura del volume fa invogliare ad averlo presente, an- che le massaie, le quali — ripeto — si avvantaggeranno con un poco di consultazione di esso, in tutte le loro pratiche gastronomiche. Sapranno cioè perchè il bue tosca- no sia a preferirsi per le bistecche, e le oche delle piane lombarde le più saporose, ed i tacchini del pavese i più grossi e ben disposti ad esser riempiti con prodiga saggezza di vari ingredienti. Conosceranno i frutti di ogni parte d'Italia, cioè ove ogni spe- cialità riesca più promettente alla vi- sta ed al gusto; e dove le ortaglie — insalate, fagiolini, sedani, cavoli, verze etc. etc. — più tenere e sapo- rite: sapranno è si regoleranno con loro viva soddisfazione. E interrogheranno il volume anche per 1 vini, i quali distribuiti per na- scita — cioè per provincia — sono accompagnati (o accompagnano es- s i?) le materie prime più propizie alle pietanze, che vogliono in tavolo, per • armonia perfetta, proprio quei certi vini. Finalmente è questo un gran passo per la coltura gastronomica-enologica della nostra gente; ed il Sodalizio del Moto ha tp,tto bene ad imbandire que- sta tavola in potenza Con tutte le buone, sane, vive cose che la terra italiana, con le cure assidue, intelli- genti ed infaticate dei rurali d'Italia sa creare. Si sa che motore potente di turi- smo è 11 desiderio di mangiar bene (naturalmente col gagliardo ed omo- geneo bere). • Questo connubio è quindi legale, le- gittimo e vitale: e ne è già nato a Milano, festeggiandosi A. Marescalchi e 11 volume suo, un Circolo dei btwn- O'astai, che assolve il proprio pro- gramma statutario con gustosa serie- tà e disciplina. E ' un bene che sia così. Se mala digestio, nulla digestio. Nulla vai più per una buona dige- stione di prodotti genuini, come l 'Ita- lia produce (e « I l volto agricolo d'Italia » l'elenca e nobilita) ; ben cu* cinati, come da Cucina Itàliana po- trete imparare. GINO SCASSANO Nella pagina qui di fronte ognuna di voi potrà vedere chiaramente di- mostrato come si possa preparare u- no squisito pranzo adoperando esclu- sivamente eccellenti prodotti italiani: dall'antipasto alla sigaretta. a base di glicerofoafati e nucleinati di calcio • «odio, i il miglioro ricosti- tuente pei combatter« [a debolezza generale, il dimagrimento, il oervocl* uno, l 'anemia, il linfatismo • feaaurl* mento organico. Si prendi prima o »abito dopo it patto i «0 cucchiaio gli adulti | > mezzo cucchiaio i fanciulli. Curo computa: 6flaconimedi da L. 14.45 oppure J glandi da L 27,10 In vendita nette buone farmacìe t prese» (a Farmacia GABBIANI Vìa Patini, i A. GABBIANI . Vii Carlo Poma, 61 • M1UN0
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