LA CUCINA ITALIANA 1936

14 TLA CUCINA ITALIANA 1° Dicembre 1936-XV quarto d'ora. (Si possono aggiungere, in ultimo, uno 0 due bicchieri di latte). MINESTRA INVERNALE l a due litri e mezzo di acqua ealata far bollire un cucchiaio di fagioli ed •uno di lenticchie. Aggiungere dopo un'ora tre patate, la parte bianca di tre porri e tre carote; poi una cippllina ed una manciata di prezzemolo tritato. La- sciar cuocere per due ore, indi versare nella zuppiera, al fondo della quale si porranno in precedenza delle fettine di pane e una grossa noce di burro. Pri- ma di servire coprire la zuppiera per qualche minuto. CAVOLFIORE DORATO In acqua salata far cuocere un bel cavolfiore sminuzzato. A giusta cottura sgocciolarlo e tenerlo al caldo. Intanto a parte preparare la salsa. In una cas- seruola mettere un bel pezizo di burro e, appena sciolto, aggiungere un cuc- chiaio di farina, mescolando senza la- sciar prendere colore. Bagnare poi con un quarto di litro di latte caldo (in mancanza di questo usare l'acqua di cot- tura del cavolfiore) e mescolare sempre fino ad ottenere una crema densa. In ultimo aggiungere una grossa manciata di formaggio grattuggiato, sale e pepe Versare la salsa sul cavolfiore e met- tere in forno caldo per mezz'ora, finché sia coperto da una bella crosta dorata. FEGATO CON SALSA 900 Affettare gr. 500 di fegato e passarlo al burro. Cotto, toglierlo dal tegame c tenerlo al caldo. Unire al sugo di cot- tura due cipolle tritate, sale e pepe; coprire e lasciar cuocere per cinque mi- nuti. Versare quindi due cucchiai 11 aceto, prezzemolo e due cetrioli tagliuz zati; lasciar bollire e veNsare sul fega- to. (Attente a che quest'ultimo non ab bia a cuocere troppo, chè indurirebbe). ANITRA ALL'ARANCIA Colorire al burro un'anitra, fino a che sia ben dorata. Aggiungere un bicchie re di vino bianco secco e lasciar cuo cere fino a che esso sia assorbito; uni re allora un litro di brodo ed a casse ruola coperta far cuocere a fuoco lehto in forno Togliere intanto la buccia a tre arancie e affettarla; metterla poi in sequa bollente per qualche minuto e quando l'anitra saTà cotta unire la buc- cia e il succo delle arancie. Sgrassate bene il residuo di cottura ed aver l'at- tenzione di lasciar raffreddare prima di aggiunsrere le buccie. Nel piatto di por- tata mettere fettine di arancie. E ' nn piatto di bellissimo effetto e di prelibato sapore F. RANCA INNOCENTI » * » Gentile Direttrice, All'appello che ella si è compiaciuta rivolgere alle abbonate, mi Permetto ii rispondere. <~h e reni donna italiana deb- ba. Mi r modestamente, concorrere ? nel cUma del lembo di oggi doveroso ed allora ho pensato di offrire alle genti'! lettrici, dup piemie rirette di pittante sbrigative ed economiche Credo che so lamente alla trova le vivande cosi ma nitriate, potranno trovare il suffragio del gusto che io ritengo non difetti Ammirati delle belle bornie, con le quali ella invita tutti a collaborare *o no felice di brrrarla di gradire il segno dello min stima. Devotissima MARIA CIANNELLI LE UOVA ALL'AGLIO, FORMAGGIO E POMODORO Ecco una trovata di mio marito. E' da segnalar^ alle cortesi lettrici che se c'è una negazione per la cucina, questa è mio marito. Ebbene nonostante ciò egli un bel giorno dovette far da mangiare per sè e per me, che ero ammalata. Eccolo in cucina. Lo sento che si dà da fare per accendere il fornello a pe- trolio. C'è riuscito. Immagino che met terà una pentolina, per un poco di pa- stina al burro. Invece sento che va e viene nella camera da pranzo. Eccolo all'opera. Ed ora è lui che mi dà la spiegazione di un piatto saporito che na improvvisato da sè. Eccovi come: sul fornello ha messo una padellina di al- luminio, con entro una diecina di po- modori pelati e tagliuzzati, una noce di burro, un po' di basilico fresco, sale ed un dito di acqua. Tutto cuoce, a bol- lore con una grattatina di aglio. Ristret- ta l'acqua, ecco che mette due uova che fa cadere inter e e giù immediatamente una buona grattuggiata di parmigiano Con una forchetta apre dei vuoti in mo do che i torli d'uovo non si rompano e cosi il formaggio si mescola con l'as- sieme che il bianco dell'uovo rappiglia con la cottura. Qualche istante dopo 'e uova coj»! preparate sono in tavola. Cer- to niente di straordinario, ma nell'as sieme la fusione degli odori di aglio, basilico e formaggio, dànno alle uova un gusto apprezzabile. MOZZARELLA AL FORNO Quantitativo per due persone. — Si tagliano otto fettine di pane raffermo Si pone in un piatto nn uovo intero sale e parmigiano grattuggiato, e si mi- schia bene ; aggiungendovi una tazzina di latte ed una di acqua. Fatto ciò si unge di burro una teglia, e vi si collo- cano quattro delle fettine di pane, pas- sate prima per l'uovo battuto. Su cia- scuno di esse vi si mette una bella fet- ta di mozzarella, o fior di latte, e su di esse ancora (le a!tr e rimanenti quattro fettine di pane, passate ancora all'uo- vo). Tutto il dipiù ddl'uovo battuto, al- lungato ancora, se del caso, con un'al tra goccettina d'acqua, si versa su tutte le fettine di pane cosi confezionate e poi su ognuna di esse si pone sopra dei pezzettini di burro. Un quarto d'ora prima del pranzo, si mette la teglia al forno, e quando la pietanza ha preso un bel colore dorato è pronta per portarla in tavola. E' una pietanza economica, gustosissima e molto sbrigativa. MARIA CIANNELLI * * * Gent.ma Direttrice, Sono abbonata da quest'anno, ma mi sono molto aftezzionata a questo gior naie che con ansia attendo. Con distinti saluti, mi firmo L'abbonata TEODOLINDA FERRONF TORTA DI MANDORLE Impastare 500 grammi di fior di fa rina con due uova. 200 gr. di burro, 20' di zucchero, due prese d) sale, la bue eia di un limone grattuggiato Lavorate per dieci minuti, e poi aggiungete 20. grammi di uva sultanina, lavorate ari cora qualche poco, e in ultimo mette*' due cucchiaini di lievito in polvere la virate e formate come un pane rotori do passatelo in chiaro d'uovo che ^sti tutto "vvoltA, poi rotolarlo in un 1 carta, dove avrete preparato TOO gramm- di mandor 1 ? dolci tflsrHate a neretti af finché le mandorle entrino nel pane e si attacchino intorno. Preparate una te- glia unta di burro e spolverizzate di fa- rina, poggiatevi nel centro il pane, e delies tamente schiacciatelo che formi una torta rotonda ma non della gran- dezza della teglia, lasciatevi spazio. Puntateli addosso i pezzetti di mandor- la rimasti e mettete immediatamente al forno; cotto, che sia, cospargerla di zuc- chero. LEPRE IN UMIDO Fare un battuto di lardo unito con una mezza cipolla e mettere in casse- ruola con un po' d'olio con la lepre tagliata a pezzi, un po' d'aglio, qualche chiodo di garofano e qualche foglietta di rosmarino, pepe e sale, lasciar roso- lare ben bene sempre rimestando, che non si deve conoscere la cipolla, quan- do la lepre è ben colorita mettere la frittura dopo averla battuta da formare una poltiglia, lasciar passare, sempre rimestando che non attacchi, quando la frittura è passata, si aggiunge un po' di conserva diluita ne.l'acqua, e lasciar cuocere, mettere un po' d'acqua alla volta e lasciar bollire almeno un'ora, in ultimo quando la lepre e già cotta get- tar sopra un bicchiere di vino bianco e lasciar bollire un poco. Si può fare lo stesso con il coniglio, soltanto il coni- glio si cucina più presto. BACCALA' CON PATATE Prendete del baccalà già rammollito, pulitelo dalle spine e farlo a pezzi Tn una casseruola si stiva nel fondo patate crude, tagliate a fette e coprite il fon- do, poi mettete il baccalà, e sopra il baccalà sardelle sminuzzate a mucchiet- ti, uno spicchio d'aglio, nnito a prezze- molo, tutto tritato fino e poi una cipol- la anche tagliata fina, pepe. sale, olio, tutto sopra al baccalà, poi di nuovi' pa- tate uno stuato, e acqua che copra il baccalà. Si cucina un poco al fuoco, c poi se lo passa al forno, oppure con brace sotto e brace sopra. * » • Sig.ra Diretti ce, Ascoltando il suo invito a tutte le ab- bonate della Cucitia Italiana del mese di settembre per offrire ricette anche io voglio darne una. Questa mi fu inse- gnata da un cuocot, di colore (negro) a Rio Janeiro e Praticandola l'ho trovata sommamente gustosa. Prendere un chilogramma di cefalot ti o altro pesce somigliante Dopo di averlo pulito si infarina con la farina hianca e si fanno friggere nell'olio di oliva Quindi si dispongono in un piat- to spesso. In cmell'olio chj. è rimosto nella padella si fa friggere due 0 tre spicchi d'aerilo e uno spicchio di einolla *>ene triturata e nnando la cipolla e "aclio prendono il rolote biondo ver- c ",3.ffr<vMoffl tra«Tirati fo««» *Bln'Ti.a. bronchiti Pleuriti Asma En- I w a . Bronco-Alveolite, Tossi e Catarri n i f i ostinati e tutte le malattie a"tite e "rotvrhp broneo-nolmonart si curano con ^TTTMT RTSTTT.TAT1 eon la <1 TimOCX- T& t> (brevettata> che renrle l'espettorato 'arile, il respiro libero diminuisce feb- bre sudori notturni dolori ali" snelle "ossi e snutt saneuipn' fino a nWSSATlTO- -TTn r , <T»rr>T.*'TA • rida la forre 11 sonno "appetito e l'aumento di neso Le vnrnn'rKrn ? inoltro 'in effloqHssirnn -'«ABtltiTiint^ He' h»-niT»lv n He 1 nfl'wni) risiedere opuscolo 1 gratis alla FAGO- ttttsv, orafiTowo CProv. Como). Autor. Pref. Como N. 26462 - 11-9-35-Xm

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