LA CUCINA ITALIANA 1936
re d'albergo dove le carni non si cu- cinavano sempre con nostra soddisfa- zione ed al mio suggerimento di far- le tritare, mi rispose di non poterlo fare perchè le avrebbero prese per polpette. Se a detto signore capiterà sottocchio queste ricette e le porrà in pratica, non avrà più difficoltà di carni dure o facenti la figura di vol- gari polpette. . Ponete nel mortaio o pestate finis- simamente sui tagliere, un tocchetto di buona polpa di vitello o di polla- me, coniglio od al tra carne bianca, incorporatevi un pezzettino per volta fino ad un terzo del peso della carne di banana, scegliendola f ra le meno mature, unitevi una presina di sale ed una di peperoncino, oltre una puntina di coltello di eccellente sur- rogato carneo. Lasciate in riposo for- mate braciolina o costoletta, quindi impanatela con o senza l'uovo od in- farinate ed indorate per friggere poi con burro. Il costume orientale sosti- tuisce il pulviscolo di pane col panet- tone od altra pasta di lievito raffer- ma tagliata a dadini. Tali composti si fanno anche con carni bianche di qualsiasi animale. Questa pietanza di gusto lievemen- te dolciastro prospetta in modo sin- golare uno dei lati della cucina ra- zionale, alla quale possono accedere ogni categoria di commensali. MISCELA D 'ORTAGGI ALL'AGRO Sceglieteli nelle quantità e nelle qualità in modo da far risultare una mescolanza di ortaggi di un sapore vario, in cui la parte amarognola si unisca in un'armonia di sapori con le altre parti più o meno dolcigne; per es.; foglie verdi ma tenere di scarola con fette di giallo di carota, rape, qualche tocchetto di buona pa- tata, grumoletti di broccoli romane- schi e via dicendo. Tutto questo si farà lessare alquanto al ristretto in modo da lasciare agli ortaggi il mas- simo delle loro parti nutritive e dei profumi; il liquido che sopravanzerà potrà servire per allestire una mine- stra, bagnare un intingolo, lessare un pesce o delle carni. La miscela si [ porterà in tavola caldissima e condi- ta con olio fresco e succo di limone. | Volli ad arte prospettarvi il caso ' della costoletta in una serie di pre- parazioni speciali, poiché questa vi- vanda rappresenta uno dei più no- bili piatti; il meno facile in cucina è il più difficile, basta un po' di pratica e d'intuizione per. compren- dere il resto. Ma soprattutto la Ri- volta della tavola consiste nel valer- _ -v / , . i. * Eterno segreto dibellezza aa a Un* abbon«.. , q u a n t i t à di O l i o d'oliva è impie- gata nella f a b- br i caz i óne del PalmoSive.il sa- pone c he rido- na a l la vo s t ra c a r n a g i o ne i l f r e s co colòri to de l la giovcniìi. P ai t empo di Cl eopa t r a, le «o» g i ne dì be l l e z za hanno s e mp r e ut i l i zza to t 'ol io d ' ol iva pe r abbel- l i re la loro c a r n a g i o n e! Il S a p o ne Pa lmo i i ve dà, a q u e s t a f o rmu la ma- g i c a , una p r e s e n t a z i o ne mode r na, p r a t i ca od e c onomi c a. Mclla s ua s ch i uma abbondan te e c r emo sa ri- vivono le qual i tà ammo r b i den ti e toni f i canti di qu e s to mi l lenar io s e - g r e t o di b e l l e z z a: l ' o l io d ' o l i v a ! , Shampoo Pa/ mo)i . - e T e a «(fa camomÙ? „et bionde * rer >de ì vostri c *P eU ° / / , c ' o vaporo«- i o S B _ ^ 1 P 0 0 P si di elementi finora trascurati per trarne in un dato modo delle sostan- ze utilissime alla nostra nutrizione: i cascami dei vegetali lessati a tem- perature minime per valersi di quei liquidi vitaminizzati. Popolo meridio- nale quale noi siamo impariamo a rendere e nostre carni più facilmen- te digeribili ed assimilabili, vitami- nizziamolo ed avremo ben meritato dell'arte e del Paese. Vedremo il resto in appresso. AMEDEO PETT INI Capo Cuoco di S, M. il Re Ognuna delle nostre abbai«.ate ci mandi una lista di indirizzi di amiche e di conoscenti: invie- remo a ciascuna un numero fi saggio della « CUCAIN ITALIAN » nella speranza di farne altrettante abbonate •
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