LA CUCINA ITALIANA 1936

E»«tcì • Mll.ANO I R i c o r d a t e v i il mio nome : ^ SUGORO Chiedete opuscolo SUGORO Sila • SOCIETÀ AN. A i THEA - PARMA L A CUCINA I T A L I ANA 1" Gennaio 1936-XIV POSSO DA SOLO PREPARARVI IL PRANZO Sono il nuovo condimenio gustoso e completo che senza cottura nè aggiunte, in soli tre minuti prepara gustose mi- nestre e saporite vivande. Mi trovate già pronto, in scatole da gr. 200 presso qualunque salumiere o droghiere. Il mio nome è " SUGORO „ - i miei com- ponenti: pomodori rossi maturi, olio di oliva purissimo, verdure assortite, spe- zie, sale, ecc. Il mio gusto squisito, nuovo, stimola l'appetito e favorisce la digestione. - Provatemi una volta sola: non mi abbandonerete mai più! LE PATEAT E LE SANZI ION Lia conoscenza che ha ognuno in- torno allo spreco — forse ritenuto inevitabile - che vien fatto dalla mondatura delle patate, ci dispensa dal dirne particolarmente. Unico ri- medio, lo diciamo subito per tutti quelli che più sotto citiamo, sarebbe quello di farle lessare prima almeno fino a metà eottura quindi di proce- dere ai rimanenti allestimenti cuci- nari. Questo problema ad ogni modo va studiato e risolto nella sua comples- sità. Dal Congresso degli Agricoltori, nel settembre scorso a Como, con in- tervento delle autorità statali e della provincia, per l'inerementazione del- la eojtura del prezioso tubero, alia sua distruzione barbarica ohe vien consumata in varii modi; v'è quanto I basta per rendere urgente la soluzio. | ne di detto problema. Circa la prima parte sarebbe da ritenersi opportuno il convertire i giardini pubblici cin- tati in campi per queste coltivazioni, nonché le ai'uole che sì affacciano ci- vettuole finora intorno a quasi tutte le nostre stazioni ferroviarie. Baste- rebbe interessare con opportune per- centuali i giardinieri fatti coltivato, ri di patate per assistere a dei veri miracoli. Anche i giardinieri privati, orama infestanti le città e i borghi dovrebbero contribuire alla bisogna. La patata — si è ripetuto a distan- za di tempo da scienziati d'ogni pae- se — ha salvato più volte l'Europa dalla fame. Non aggiungo una paro- la del mio. torno alla superficie per qualche mil- limetro. Ma i dirigenti, domanderete, che fanno? Essi hanno il loro torttacon. to: la macchina, compie il lavoro di almeno 8 persone. Si è discusso anche sul mangine delle bestie; i suini potrebbero ad esemplo trovare buon nutrimento dai cascami delle patate mohdate a ma- no, basterebbe usare cautèle per non confondere o contagiare con contrat- ti malsani d'altro genere queste mon- dature. AMEDEO PETTINI Capo Cuoco di S. M. il Re Veniamo alla distruzione : negli ospedali, alberghi, conventi o semi- nari, in qualche ristorante, eoe., ecc. vengono usate un po' dovunque le Macchine per sbucciare le patate; so. no tonnellate e tonnellate giornaliere ; del pomo popolare che vengono get tate nella, spazzatura quando non spariscono addirittura attraverso condotti interni delle macchinette, i Ilo conoseiuo un tale che per econo- ; mia di tempo introduceva nella mac- china tre cg. di patate par volta (ca- pacità massima del recipiente per 1 a monda) per ritirarne 6 o Y00' gr., non più; ma dovendo preparare un con. : tórno elegante per vivande ad un* - mensa di 16.o 20 persone (medici, sa I cerdoti e ostetriche di Guardia) riem- i piva la macchinetta due e più volte. L e patate ridotte alla grossezza di un , tuorlo d'uovo sodo impiegavano dai 40 ai 00 secondi a seconda delle di- mensioni del tuberi. Intorno ad un quintale di patate 1 consumate al giorno per > ricoverati di detto Istituto si può calcolare 'a perdita di altri 20 cg. e più Sicura- mente. Basta la disattenzione di no chi secondi perchè la macchina eh- gira vorticosamente pòrti una. falò' dia sensibilissima all'ortaggio. Ma bi sogna ricordare ancora che le patot- dopo questo trattamento rimango" scura per lo sbattimento e perdon «et io» valore autritivo, almeno in

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=