LA CUCINA ITALIANA 1936

\ I. Febbraio 1936-XTV LA CUCINA ITALIANA 1» Collaborazione delle abbonate Pranzo sanzionista per 6 persone Consumiamo sempre i prodotti italia- na poiché l'Italia con la sua terra pro- duttiva può dare tutto ciò che al suo popolo è necessario e decisamente boi- cottiamo tutto quello che ci viene dai paesi sanzionisi Solo in questo modo riusciremo vittoriosi. _ Ecco un pranzetto fatto esclusivamen te con i nostri prodotti e senza carne pure molto nutriente ed economico. Minestra di riso con zucca marina— Uova al formaggio o al /omo - Spinaci dorati - Tortellini di spinaci - Tartufili. di castagne. Minestra: 6 mestoli acqua, r cucchiai- no di estratto Sapis, gr. 20 formaggio parmigiano, : gr. 500 zucca marma, gr. 250 riso maratello extra. Uova- n. 6 uova, gr. 200 pane raffer- mo, gr.' 100 formaggio emmenthal o no- strano, gr. 70 burro, un quarto latte. Spinaci: kg. 1 spinaci, _ gr. 20 burro, gr. 20 olio, due tuorli sodi. Tortellini: radici degli spinaci, gr. 100 farina bianca, 1 bicchiere latte, olio per friggere all'onda. Tartufi: gr. 750 castagne (marroni), gr s» cioccolato, finocchio un pizzico, 1 foglia lauro, acqua e mezzo litro lat- te, mandorle trite. Modo di preparazione Minestra: Nell'acqua si mettono l'e- stratto, Sapis, sciolto, la zucca tagliata a cubettini con pòco sale e si lasciano cuocere lentamente un'ora. Vi si met- terà il riso lasciando la casseruola sco- perta perchè non si rompano i chicchi, e si lascia cuocere 15 minuti aggiungen- dovi poi il formaggio grattugiato al mo- mento di servirla perchè non perda il suo buon aroma. Uova: Prenderemo possibilmente una pirofila o .piatto in terracotta 0 allumi- nio perchè devonsi servire in auello stesso. Ouesta si riveste sul fondo di fiocchetti di burro, vi si stendono delie fette di pane sottili bagnate previa- mente nel latte e queste si coprono con delle leggere fettine di formaggio, indi nuovamente pane bagnato nel latte, qualche fiocchetto di burro, poi formag- gio; si mettono cosi nel forno finché abbiano fatto una bella crosta dorata. Ed in ultimo si preparano le uova al burro e si stendono una accanto all'al- tra formandone uno strato. Si servono caldissime sullo stesso piatto con la ver- dura che completa così un buon piatto nutriente. Spinaci: Ben puliti si fanno cuocere in poca acqua salata. Cotti si gettano subito nell'acqua fredda perchè non per- dano il loro bel vejr 1 «. Si passano al'.o staccio e si fanno poi friggere nel con- dimento. Su un piatto rotondo od ovale si ser- vono caldi dnr>o esservi nassati con il tuorlo sodo servendosi di uno staccio molto grosso. Sono di ottimo effetto e sembra un nrato primaverile tappezzato di fiorelli- ni gialli. Tortellini di spinaci: t e radici che a- vremo tagliato agli spinaci si faranno ben" lavare e poi lessare in poca acqua, e questo ne:. ' •'• non perdano troppo dei loro principi! nutritivi. A parte con la farina e il latte si formerà una pastella, vellutata, in essa vi passeremo le radici ben sgocciolate e si faranno poi friggere nell'olio cal- dissimo. Avremo un buon fritto molto economico che può accompagnarsi al nostro primo piatto servendolo sempre ben caldo. Cosi anche le radici che molti scartano possono darci un otti- mo piattino. Anziché fame dei fritti possiamo anche perpararle con dell'ace- to o con della maionese come piatto freddo per consumarsi con del lesso o con arrosto. Tartufimi di castagne. Levata la prima buccia si fanno cuocere fino a metà cot- tura nell'acqua con il finocchio e lauro. Vi si leva la seconda pelle, si mettono nuovamente a cuocere con il latte fin- ché si spappolano. Si passano allo stac- cio con lo zucchero e metà cioccolata. Formeremo poi delle palline rotonde che passeremo rapidamente nel ciocco- lato indi nelle mandorle trite. Con della carta bianca prepareremo delle scodel- line rotonde nelle quali vi adageremo i nostri tartufini che faranno certamente bella mostra e saranno dai bimbi guar- dati con grandi occhi poiché tutti sono ghiotti di questo dolce economico. Ed ora tutte al lavoro e buon appetito. A tutte le appassionate lettrici e col- laboratrici auguro che l'anno 1936 sia apportatore di grandi cose e idee nuove. L ' EBREA ERRANTE Otteim pieetanz da adoittars nie ploirn Ge li pre a9 scrupaolos e dovearos ossearvanz deii s a- n zioi n è vieatat al caern Pasta asciutta, risotto, polenta con su- go fiuto (che ben fatto è squisito), con funghi freschi o secchi, o al burr c e parmigiano. Purea di lenti, fagioli, ceci patate, verdure varie : con crostini di pane fritto. Sformati di maccheroni, riso,_ verdure, patate, semolino pezzi, semplici 0 con funghi nel centro. Polpette riso, capellini, semolino, pa- tate. Sformato di ricotta, dolce o salato. Gnocchi, patate e semolina dolci o sa- lati. Uova alla besciamella; uova in mille modi; sodi con salsa piccante o con salsa maionese. Pasticcini di capellini, salati o di pa- tate, fritti e funghi nel centro. Piatto di patate, bollite, mescolate poi con latte, cannella poca, formaggio grattugiato, mettendole in teglia a etaoi con salame e pezzetti di formaggio sa- lato (al forno). Pietanze squisite, sostanziose ed eco- nomiche, adottate da una famiglia che pur rispettando scrupolosamente le san- zioni, mangia <ia molti anni la carne tre volte alla settimana, al solo pranzo, confessando che non risente nessun sa- crificio quantunque la famiglia sia com- posta anche di giovani e tutti di buon appetito. Al mattino e alla cena, una tazza di latte abbondante, con pane e burro, ol- tre ai cibi sopradetti. Che cosa si mangia il martedì? Non. si morirà di fame!... . Per la Patria si fanno volentieri sa- crifici; ma questi non sono gravi e per- ciò di un valore relativo; pronti dunque a farne per il suo bene e per la sua grandezza. Viva l'Italia, viva il Duce! N. d. D. — Brava la nostra abbonata! Non si morirà di fame certamente, spe- cialmente se tutte le donne d 'Italia a- vranno •— come hanno dimostrato di avere — il suo amor Patrio, e il suo spirito di adattamento. Ci mandi il suo nome. Aletr riceett uitil RICETTA ITALIANA DI LIEVITO Zucchero impalpabile gr. 126; Bicar- bonato soda gr. 40; Cremore tartaro gr 28. Passare le tre sostanze per staccio e conservare in barattolo di vetro ben chiuso. TORTA DI MANDORLE 4 uova; 200 grammi mandorle; 200 gr. zucchero. Passare al tritatutto o pressare bene sul mortaio le mandorle colla loro spo- glia, «battere bene i rossi d'uovo con lo zucchero. Montare i bianchi a parte, e unire il tutto mescolando bene. "Far cuocere in forno per 40 minuti circa. MARIA SPEDINI GRECO SFINCIONE DI S. VITO Dosi: Farina gr. 500; Lievito gr. 30; Burro gr. 150; 2 uova intere; Sale, mez- zo cucchiaino; Zucchero 1 cucchiaino. Dosi del ripieno; 2 grosse cipolle; Prezzemolo; 250 gr. 'carne tritata; 250 gr. formaggio molle, Robiol 0 o Fontina; 100 gr. prosciutto crudo; 100 gr. salame; 60 gr. burro. Intridere col lievito e poca acqua i tre quarti della farina, formando un rimpasto nè troppo molle nè troppo sodo: e la- sciare a lievitare per mezz'ora. Kischia- re il rimanente della, farina col sale, lo zucchero, il burro liquefatto e le uova, lavorarlo e poi unirvi l'altra pasta già lievitata. Formare un impasto nè troppo molle nè troppo sostenuto e lasciarlo un'ora in riposo prima di usarlo. Tritare fine la cipolla e il prezzemolo, farli rosolare nel burro; univi poi la carne tritata, far rosolare anche quella senza che si prosciughi troppo. Aggiun- gervi un cucchiaio di farina e una tazza di brodo, anche preparato con un buon estratto di carne. Far cuocere a suffi- cienza e, quando il composto è freddo, mischiarvi il formaggio tagliato a da- dini il salame e il prosciutto tritati, un po' di sale e di pepe. Dividere in due la pasta che era stata lasciata in riposo, per formare lo sfincione: e fra una par- te e l'altra accomodare il ripieno. Dare allo sfincione una forma legger- mente schiacciata, cospargerlo d'uovo e poi di pangrattato. Metterlo in un reci- piente bene stagnato, versarvi sopr a del burro - liquefatto e far cuocere in forno ben caldo. MATILDE ACCINEL IJ

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