LA CUCINA ITALIANA 1936

F I RENZE » RIFREDDI I ' ^ È T ^ ^ Anche In tempi di limi- . iasioni non rinunciale u ¡aro * jVTVi J* più bella e comoda la vostra casa j j^K con oggetti di pratica utilità, di moder- V ^ M a a • che costituiscono un utile in- * ^ f r vestimento di danaio. Ricordatevi alle persone care e agli amici con doni unii che portino l'impronta del rostro buon gusto e che rispondano a esigenze pra- • Hche della vita quotidiana t e combinazioni oliarle olla vostra scelta contengono ognuna della posateti« y < f che oHre le maggiori garanzie, trattandosi di prò. iota originali WELLNEB, fabbricati nel grandiosi j i W J e moderni stabiUmenfl WS g r « Firenze (RilrediU prezzi $ '1 sono stati riveduti e adeguati ^ ^ J f , p | | § l tutti alle necessità presenti come po- % Irete voi stessi controllare chiedendo di ve- ^ L / $ * dere l'assortimento e H listino presso ogni buon rivenditóre, oppure chiedendo direttamente aliai » Soc. Aa. VAL SODO - FIRENZE (Biiredl) * W V l'opuscolo Illustrato"Lo 24 c ombme z i on i" / h> «d troverete descrizione e prezzi di ognuna * ' / A c! " > ** " a ™ ••"""io gratultameale dietro richiesi^ 2 6 ILA CUCINA I TAL IANA 1. Febbra io 1936-XTV STUDENTESSA. — Anni 75, m. 1 .56, peso kg. 54.5000. Desidererebbe 'sapere da che dipende il gran rossore al naso e bruciore, RISPOSTA. — Il rossore dipende da cattiva circolazione, ma il bruciore non riesco a capire se interno, esterno e di che genere, forse vorrà dire prurito. Per evitare il rossore porti calze di lana, ossia tenga i piedi caldi, faccia sul na- so degli impacchi di acqua calda e se ¡1 bruciore è interno, faccia delle inala- zioni con acqua salata calda; frizioni il naso due volte al giorno con alcool. Infine riattivi la circolazione del san- gue; se ciò non basta si faccia dare una cura dal suo dottore per ristabilire la circolazione. Il suo peso è giusto. PICCOLA MAMMA: — Da soli due mesi leggo la * Cucina italiana i e ne sono diventata una fervida ammiratrice e convinta propagandista Sono costretta a leggerla bran 0 per brano, di sfuggita in quegli attimi ' di tempo libero che la mia movimentatissima vita concede. Ma ho ormai caro questo giornale come un buon compagno, come guida, ecc... Ho 3 3 anni, sono alta m. 1 .61, peso kg. 5? Sono magra! Ne soffro tanto, Vorrei fa- re una cura a base di arsenico oppure Provare il «Tu. Le mie gambe sono dritte interiormente; ma in alto sona divaricate, vi sarebbe qualche rimedio f RISPOSTA. _ Sia per i seni che per le gambe il rimedio è ingrassare: infat- ti lei dovrebbe aumentare di ben sette chili pe r raggiungere il peso normale. IA cure di arsenico fanno generalmente bene, ma bisogna sempre interpellare il medico prima. Non comperi speciali- tà senza l'approvazione del medico. Bi- sogna assolutamente che lei cerchi di riposare un poco altrimenti sarà . en difficile che ottenga il risultato deside- rato: non occorre che mangi di più: basta scegliere dei cibi che sviluppino molte calorie: burro, latte, formaggi, pane, farinacei, dolci, vino ed aria buona. LETTRICE DINA. — Ho 29 anni, mi- suro m. 1.64, peso kg. 70 circa. Come da consiglio ho iniziato l'uso delle limo- nate calde dopo i pasti, per diminuire di peso. Ho la pelle alquanto grassa ed i pori dilatati con qualche punto nero. Uso frizionarmi il viso, prima di andare a letto con una crema composta di la- nolina, vasellina e acqua di colonia con aggiunta di pochi grammi di ossido di zinco. La. mattina mi pulisco il viso con una miscela di latte e succo di limone in parti uguali. RISPOSTA. — Non bastano le limo- nate calde per diminuire circa 12 chili di grasso superfluo: occorre fare una cura che normalizzi il ricambio* e molta attenzione al vitto. Per la sua pelle grassa, dopo applicata la crema si lavi con sapone affinchè non rimanga trac- . d ì . , grasso sulla sua epidermide e frizioni con una lozione come consiglia- to in questo numero nella corrispon- denza. Lasci la crema solo sotto gli oc- chi e sulle labbra. Per 11 trattamento giornaliero legga l'articolo. ABBONATA IN LACRIME. — Ho ap- pena 13 anni e da diverso tempo va sempre più aumentando il così detto doppio mento. Il dottore mi ha detto che non vi. era nulla di straoramario e che dipendeva da robustezza. Mi sono tanto rammaricata, ma oggi ho la cer- tezza che finalmente a mezzo del vostro prezioso giornale mi potrà giungere l'in- dicazione di una cura sicura e non no- civa.. Darei chissà che cosa per riuscire nell'intento e sin da ora dò la mia pa- rola d'onore di dedicarmi completamen- te alla « Cucina Italiana » per diffonder- la sempre più. Anche mio fratello ha lo stesso inconveniente. Non conosco »1 mio peso esatto, ma sono robusta « non grassa. RISPOSTA. _ Grazie di tutto, m* non bisogna esagerare nè nella disperazione <a 23 anni c 'è rimedio a tutto), nè nei giuramenti di completa dedizione! Mi occorre assolutamente conoscere il tuo peso e la sua altezza per stabilire da cosa dipende il suo dopino mento, • cosi di suo fratello. Per ora faccia due e anche tre volte al giorno, dieci mi- nuti ogni volta, ginnastica del collo. Spiegherò meglio i movimenti in tu articolo : nel frattempo eseguisca que- sto esercizio: pieghi il capo in avanti fino a toccare con la punta del mento i'. petto; respinga la testa indietro con forza. Picchietti con il dorso delle mani alternativamente il doppio mento, con dei colpi vivaci e rapidi. Attendo di sapere se ha ben compreso e i dati ri- chiesti perchè io credo che il suo peso sia eccessivo. MA R GHE R I TA MARCOAUXL

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