LA CUCINA ITALIANA 1936
I. Febbra io 1936-XTV LA CUCINA ITALIANA 1» Jl cantuccio della piccola _ i nnUn^t / / fiir\w++n w tìr»r» Si mano-io i'nn la Oflrnp lflSfifl. n àr- massaia Si, care bambine, ci sono le sanzio- ni, lo sapete anche voi; ma non cre- diate che siano quel la best ia nera che i vostri « pedagoghi » d'ol tr 'alpe (che pretendono aver messo in cas t igo la nazione che f u la cul la del la c ivi l tà) vorrebbero! Il popolo i tal iano è na- turalmente sobrio e mang ia per vive- re, non vive per mangiare. Una pic- cola minoranza, abi tuata a sperperare cibo e denaro, dovrà imparare a limi- tarsi e sarà tanto di guadagnato. Quan to a voi, care bambine, cont inuerete a f a re i vost ri quat tro pasti ben caldi e ben sostanziosi; anzi l 'al imentazione dei bambini t rar rà piuttosto un van- tagg io dalle sanzioni, perchè certe ma- gni f i che f r u t ta e certe squisite mar- mel late di pr imi ss ima qual i tà, che pri ma andavano ad al l ietare la mensa dei r icchi epuloni stranieri, ora ri- mar ranno a disposizione dei bimbi i ta liani. Solamente, siccome la nostra pat r ia è in guer ra e tutti f ac c i amo qualche cosa per a iutare ed a f f r e t t a re la vi t tor ia delle armi i tal iane, f at e, per i nostri soldati, il « fioretto » di non mang i ar nul la fuori pasto, di non f a re capricci, quando passate davanti a una past i ccer ia per f arv i ci condurre, di non pretendere che il parente o l'a- mico arr ivi a casa vos t ra col solito pacco di caramel le per voi. Anz i imparate a f a re voi stesse dei dolcetti economici e sostanziosi e per- s i ang ia co la carne lessa o ar- rosto, invece del la passata di pata- te e quanto è più sostanziosa! PA S T I CCHE ALL ' AN I CE, ALLA MENTA, ECC. Met tete in una casseruol ina sèi o sette cucchiai di zucchero in polvere e due cucchiai d'acqua. Tenete il re- è il r i cos t i tuente m i g l i o re p e r b a m b i n i c h e ' f a c r e s c e- re s a n i , forti e r o b u s t i . L'azione del N U C L E O N ì rapida, sicura e di durata per- che' dovuta non a sostanze eroiche di cui è privo, ma soltanto ai glicerofosfati e nucleinati di sodio e sodio. Inoltre è di sapore gradevole e piace ai bambini. Cura completa: 6 flaconi mei! da L. 14,45 o 3 grandi da L. 27,10 In vendita nelle buone farmacie e presso la Farmacia GABBIANI Via Panni 5 A. GABBIANI MILANO V I A C. P OMA , 61 Risott aall milaenes o paast asci?utta » Inviandi oc L. 2 per rimboors spees e confezio,ne sai con cartolain vaglai che ih francobo, lli ricevereet grasti il ricettaori "IL V E- RO R I S O TOT A LAL M I L A N E S E , , e N . 5 b u s t ien eli z a f f e r oa n p u r i s soi m di A Q U IAL g rna m a rae 3 c u o c .h i Tener preseent che ogiu bustain serev pre condeir mezoz chiol di ris.o v So.c An. MANGI IN - Vai Cappeillin N. 4 - MILOAN sino... — sicuro! — del le caramel le e degli zuccher ini; così, mentre ora co- noscete bene la gioia di r icevere si mi li doni, sperimenterete anche quel- la di of f r i r l i; e piano piano, voi che siete del le f u t ure mammine, trovere- te che la seconda è magg i ore del ia pr ima ciò che per ora vi pare im- possibile. Sent i te dunque: Marmellata di castagne. — Prende- te dodici o quindici belle cas tagne les- se, sbucciatele bene e passatele al se- tacc io (molto f ac i le ad usarsi per le bambine, è il setaccio a f orma di cas- seruola, con manovel la). Sciogl ietele poi con un cucchiaio di lat te e con al t ret tanti cucchiaini di zucchero, la- sciatele cuocere, rimestando, f inché, e- vaporato il liquido, avrete una bel la c r ema densa e sostenuta. Al lora pas- satela at t raverso un setaccio di me- tal lo coi buchet ti piuttosto larghi, o, se non l ' avete at t raverso la scola- maccheroni e divert i tevi a veder scen- dere nel piat to tanti vermicel l i, f inche ne avre te una bel la montagnola. Spol- ver i zzatela di zucchero vani g l i ato e mang i at e la cosi, f redda. Se avete degli invi tati a cui f a re onore, potrete incappucc iar la con qualche cucchiaio di panna montata o contornar la dì crema. P A S S A TA DI CA S T AGNE Sbucciate delle cas tagne lesse e pas- satele al solito setaccio. Mettetele in una casseruol ina, sciogl ietele con qual che cucchi a i ata di brodo o di lat te e met tetele sul fuoco con una presina di sale, una presona di zucchero e un pezzetto di burro grosso quanto una noce. Lasc i a te cuocere r imestando spesso, f inché avrete ima. bel la pas- sata l iscia e sostenuta. cipiente su fuoco debole, dopo aver mescolato, senza lasciar l iquefare com pletamente lo zucchero, ma togliendo- lo quando è diventato una pas ta co- lante. Al l ora met tetevi 3 gocce di una qualunque essenza che la mamma ab- bia in casa (per dolci e liquori) p. es: di anice, di menta, di limone, ecc., mescolate bene e poi prendete della pasta con un cucchiaino e f at e la ca- dere a gocce, regolari più che vi sarà possibile, su un piat to grande, ben asciutto. Av r e te così delle past icche tonde, che potrete staccare pian pla- no col coltello, il giorno dopo. Per conservarle, bisogna tenerle al- l 'asciutto dentro una scatola da bi- scotti o un vaset to da marmel lata, ben chiuso. Queste past icche sono bianche, ma nul la impedisce, dopo di aver adope- rato la me tà del la pasta, di aggiunge- re nel la casseruol ina qualche goccia di color rosso innocuo da past icceria. Il giorno dopo potrete f ar le verdi! Ed ecco un bel cartoccione di past icche bianche, rosse e verdi. A l pensiero che le avrete fat te pro- prio voi, mi par di vedervi sal tare dal la contentezza! GIANA w fe PILLDLEdi5.FD5Ln M ^ n r l P i n i n v a N O r i OdELp iQVRND M 200 «IMI sono II PUDSU1TE IMSUPERÌBILÌ »NTIEMORROIDALI TONICHE DIGESTIVE Uvr osTuccIno di S piloto L . 0 . 6 0 Richiederlo oli« Farmaci* tocoli Una scotolo di SO pillola L. 3 . 15 c r a s s o ogni «npo r t ah f* Fa r . na t io o «rotando «raglio di L al to rmm POHCI VENEZIA S FOSCfl •
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