LA CUCINA ITALIANA 1937
28 LA CUCINA I TALIANA 1® Ma r zo 1937 -XV tra io in poco volutile, molto più nutri- mento. Con ravvicinarsi dell 'andata . a »cuoia, eh e rappresenta l 'entrata nel la vita civica del fanciul lo, è utile abi- tuarlo ad un orario e vitto più comuni. Colazione verso le 8; spuntino leg- gerissimo al le io; prannzo fra le 12 e l ' una; merenda 4 e mezzo; cena 7 e mezzo. Se fosse un bambino che abbi- sogna di supernutrizione si abbondi pure, in quanto lo tollera, nel quanti- tativo ai pasti, ma fuori di questi asso- lutamente si vieti di mangiucchiare, speoe dolci, nel caso piuttosto fratta. Niente guasta la funzione dello stoma- co, quanto il continuo richiamarlo in attività disturbando la digestione in at- to. Per i l bambino piccolo, cioè fino sui 4 anni e mezzo, cinque, si tenga abbondante la merenda del le quattro, ch' egli tanto gusta, capitando proprio o dopo la passeggiata o sul bel mezzo del giocare, perciò durante il suo mag- gior bisogno di calorie. • Seguendo una elementare regola igie : nica si dovrà sempre far lavare l e .ma n i con acqua e sapone prima di mettersi a. mangiare. Si lavino con maggior cu- ra anche le unghie dopo il gioco al- l 'aperto, i Aombrici, quei vermi rossi che sono poi g l i stessi dell ' intestino, depongono le loro uova nel terreno, ed i l bimbo con io sporco delle sue mani, può ingerirl i. . La dazione del le otto senza speciali controindicazioni, sarà comodo, sia a base di latte, bibita calda, leggera, nu- tritiva, comune nel l 'uso generale. Si al terni cali e latte, al cacao o ciocco- lata, accompagnati da pane, pan tosta- to, biscotti, dolci di l ievito, burro, mar- mel lata, miele. I valori del miele sono: zucchero, vi- tamine, qual ità lassative. Il caffè, an- che se di orzo, bisogna trattenere la qua- l ità dedicata al bambino in un pentoli- no di smalto o terraglia, appena fatto e s i riscalderà .col latte. Lasciandolo nel bricco comune al caldo, s' ispessisce, di- venta astringente dando al latte un eat- tivo gusto. U cacao, un cucchiaio da tavola o due cucchiaini col doppio di luccbero per tozza, si mescolerà sul fon- do di questa, sciogliendolo con poco latte bol lente, mettendo poi tut to nel pentolino e facendo dare qualche bol- lore. Vi sono dei bambini che hanno una vera diosincrasia per la colazione a base di latte, non riuscendola a di- berire, con fenomeni che arrivano a leggere forme di svenimento. Molte vol- te è il modo, affrettato, col quale la colazione f u ingerita, il latte nello sto- maco ha fatto un grosso coagulo, invece di sfioccare ed abbiamo una digestione TOSSITE ? f* à A p p l i c a t e sul pet to e sul le spo l le una f a lde di T H E R M O G È N E OV A T TA CHE GENERA CALORE e d e c o n g e s t i o n a i b r onchi e i po lmoni Trovasi In tulle le Farmacie SOCIETÀ «AZIONAIE _ PROBOTII CHIMICI & FARMACEUT1CI- MILAMO Aut. Prefel). Mifeno 62609 - 1934 -XIII • meccanicamente stentata. Per chi non tollera i l. latte o andando subito in. auto o in treno, per le esigenze della, scuola ha sconvolgimenti, g megl io .dare una colazione poco l iquida, un uovo alla coche con pane, del pane e bur r o, e marmel lata;, formaggio dolce e pane con un frutto o sugo di frutta, essendovi quasi sempre al mattino difetto di idro- carburi e vitamine. E' dannosa l 'abitu- dine d i . saltare . la colazione, cattivo prodotto dell 'affrettata vita degli ^affari. Si viene a lasciare i il . corpo privo di nutrimento, che rappresenta <il suo. com- bustibile nel le , ore del la maggior . ap- plicazione e rendimento: scuola ed uf- ficio. Lingua bianca nei figlioli di benestan- t i è abbastanza frequente il trovarla. Non si tratta d' indigestione 'e noii bi- sogna dare purganti, che. van riservati solo • nei casi dove il sospetto d' imba- razzo presenta fenòmeni caratteristici, odore di acetone, mal ' di testa, pesan- tezza del lo stomaco, dolori di ventre, occhi lucidi, febbre. Nel la maggior par- te dei casi quel la pattina è causata l a abbondante dieta lattea, da un po' di catarro del lo stomaco c h e il purgante irriterebbe. Un bicchiere di acqua calda preso appena svegli corretto da qualche goccia di -limone e zucchero lava le vie digerenti dai catarri distesi su le pa- reti, uso del pane tostato di cibi gros- solani, pul iscono meccanicamente la lin- gua che troviamo per lo più bel la ros- sa, come quel la di un cagnette, nei contadini, che f an colazione con pane raffermo, polenta e formaggio precedu- ti da un certo caffè, fratel lo gemel lo del l 'acqua calda. A periodi alternati per non darne l 'abitudine, è consigliato dare una taz- zina di fermenti lattici zuccherati o menò, per combattere la f lora intesti- nale e la stitichezza. Spuntino delle io. Una fett ina _ di qualche avanzo del la cena; del prosciut- to ;pane, burro, cioccolata; un po' di ' tonno; pane e formaggio o ricotta; non tanta roba, ai più grandi pane e un frutto. Più i l ragazzzo è intel l igente e f a lavorare la mente, è vivace,, mag- giore è il bisogno di "riparare al le per- dite col cibo. Pranzo: minestra asciutta o in brodo; un piatto azotato, di carne, cervel lo, pesce, prosciutto, farinacei, ecc .; ver- dura sempl ice o con l ' uovo; dolce o formaggio; frutta, che non dovrebbe mai mancare al la tavola del bambino. Un bicchiere d'acqua per i piccoli, due o tre per i grandi purché non sia but- tata giù d ' un fiato, ma fresca a sorsi, mangiando. Merenda- per gl i scolari in inverno caffè latte' o cacao e pane; latte ed uovo; pane e f rut ta; pane e forihaggio. Tra la fine della scuola ed il ripren- dere lo studio devono passare almeno due ore .e più di riposo e di svago pos- sibilmente al l 'aperto. La fatica mttel- lettuale si accumula, bisogna lasciare tepmo al sangue di spazzare dal cer- vel lo le scorie di rifiuto formatesi du- rante il lavoro e irrorarlo con sangue rinnovato. Per i. piccoli la merenda _ può consi- derarsi quasi una cena e si può dare o l 'uovo freschissimo al latte con fet- tine di pane. L'albume deve prendere l 'aspetto del latte, rimanendo allo sta- to muci l laginoso non sarà digerito ed anzi stendendosi sìu le pareti dell'inte- stino ostacolerà la funzione di risuc- chio del chimo da parte dei vili. Ap- presso una polpettina o un" fetta di prosciutto, o qualche fetta di torta o pasta dolce, una tazzina di tè leggero ben caldo col latte o . col l imone, mai con liquore se non a tipo medicamen- to nel le febbri alte continuate. La me- renda va fatta prendere pianino si può calcolare una mezz'ora. Non, c'è nul la di più sbagl iato che ingozzare un, bam- bino pur di fare svelto. Cena. Se la merenda fu abbondante una buona minestrina nutritnte, riso pasta in bianco, un po' di verdura, frut- ta cotta zuccherata, o un dolce :casa-_ l ingo. Al trimenti dopo la minestra che. può -essere sostituita da un. piatto di verdura, un cibo azotato,, dolce o frutta. Per Evitare disturbi notturni di min- zione è. megl io la cena sia piuttosto asciutta-. Uova. Col l at t e <' derivati, l'Uovo è nutricento principe per chi cresce. Lo stato, di freschezza ha grandissima im- portanza; vi sono soggetti che se l 'uovo supera le 34 ore soffrono di orticaria. Il guscio è porroso, attraverso ad esso è possibile le sostanze esterne possono contaminarlo. Va lavato per farlo bolli- re se fosse sporco. Burro, olio crudi e cott i; molto in- dicati grudi, per maggiore digiribi l ità e per .'le vitamine. Zucchero fa molto bene, pur di non esagerare per gli elementi fermentati- vi che contiene. Nel le forme intestinali , zuccherare poco le bibite. Latte dai tre ai quattro bicchieri al giorno. Nel le f or a i e intestinali per lo più si sospende o sia tagliato 1/3 su 2 con caffè o tè. Riso, pasta, verdure. cotte e crude, leguminose, farinacei, frut ta mature; succhi freschi d'uva, di pomodoro, di frut ta; pomodori, frutta, miele tutto in- dicato. La verdura si può preparare lessata in acqua salata e servirla condita o con olio, sale, l imone, o con burro fresco e formaggio, od a purrea e passata al burro o dopo passata al burro sempre senza friggerla o stracuocerla preparar- la in sformati, framms, tondelli, cro- ehette. I dolci fatti in casa, dolci di uso, di frutta, le fritture dolci_ digrassate, fanno tanto bene ai bambini. (Contiiua). A M A L I A P I S C E L Assistente Sanitaria Visitatrice Scolastica San. l i * » ' » ^ o ^ ' l S ^ g - i ^
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