LA CUCINA ITALIANA 1937

1 " Aprile 1937-XV LA CUCINA I TAL I ANA 5 _ Vecchie case Io ho una vecchia casa in cima a una collina. A destra ha uri grup- po di lecci centenari, a sinistra un esile cipresso bruno. Vorrei avere anch' io, nel la mia casa, tante cose di una moderna e prat ica eleganza; lucidi parquets di legno, belle porte, larghe vetrate e- sposte al sole. Ma come si f a? I mezzi di cui dispongo non mi per- met tono di restaurare così, una vi l la di trenta stanze almeno! In campa- gna poi non si trovano operai bravi per alcuni generi di lavoro, e inol- tre, il f ar venire di fuori il mate- riale occorrente costa un occhio Per tutte queste considerazioni.-, dunque, lascio la mia casa così, com'è. In fondo mi piace e ci sto bene. In ci t tà occorrono quart ieri e mo- bili moderni, adat ti per la vi ta dina- mi ca e le necessi tà di oggi. Ma ir campagna si viene per ri- posare ed anche... perchè no? per sognare e r i trovare un po' noi stes- si. Si cambiano abitudini, si cambia ambiente... ed il vivere per qualche tempo in una casa vecchiotta, che conserva ancora le traccie di quel- 1 ohe ci hanno preceduto, e che racchiude intatte le memorie della nostra infanzia lontana, è cosa che può f ar piacere. Vogl io però r inf rescare un po' l'in- sieme: Met tere in ri l ievo un vec- chio mobi le di pregio e relegare in un canto una calia. Con pochi toc- chi bene aggius tati (senza togl iere nul la e aggiungendo ben poco) pos- so ottenere tutto un'al tro effetto. Incomincio con l 'osservare la sala al . pr imo piano. Come stonano quelle porte gialline, lustre di coppale. j£ come sembrano piccole e modeste! Vogl io dar loro un'ar ia dist inta e severa. Le porte hanno una grande importanza in una stanza, special- mente in una sala dove ve ne sono cinque e molto in vista! Prendo subito della, soda caust ica (in p j l v e r e ). che sciolgo in acqua calda. Poi facc io togl iere le porte, le metto su due appositi caval ietti e comincio a strof inare energicamente con grossi stracci imbevuti della so- luzione che ho preparato. In cinque minuti le porte perdono la loro lu- centezza ed il loro colore. Il legno ri torna come nuovo. Le lascio asciu- gare ed intanto sciolgo nel l 'acqua f redda il bruno noce (polvere anche questa che si trova i ' cgni mestiche- ria). L' impasto deve venire più o meno denso, secondo che il colore si prefer i sca giù chiaro o più scuro. (Meglio però più scuro). Passo quin- di a t ingere accuratamente, sciolgo al fuoco della cera vergine, e la, spar- go in f ret ta sulla superficie. Subito dopo con un panno-lano (riscaldato man mano se occorre) lucido con la maggior f orma possibile. Ecco che le porte prendono un bellissimo a- spetto, e il legno, ancha se non è di buona qualità, apparisce, in qut> sto modo, del migliore. Questo sistema io tengo pure per rimet tere a nuovo mobili antichi, che hanno forme graziose, ma che non possono figurare in un salotto elegante perchè sono di legno poco buono o verniciati. Ri tornando alle porte della mia sala io non sono ancora soddisfatta. Sono migl iorate assai ma rimangono sempre un po' piccole. Al lora ap- pendo sopra ognuna di esse delle grandi tele (paesaggi settecenteschi) chiuse in alte, deliziose cornici ve- neziane, in nero e oro. I quadri hanno la larghezza precisa delle por- te e le rifiniscono mirabi lmente. (V figura 1). L a mia sala cosi non si ricono- sce più. In un angolo un grazioso filatoio, tolto di soffitta, evoca i tempi lon- tani e le belle tele casal inghe. Vicino al caminet to un gruppo di poltrone e di sedie con la Li ra, fan- no pensare agli scialli di Cachemir, alle crinol ine e al le riverenze pro- fonde delle nostre nonne. Io in mezzo a queste cose di altri tempi, diment ico volentieri, per qual- che ora, la noiosa prat ici tà della vi ta di ogni giorno, per vivere di riminìscenze e di poesia, ROS I TA ^ T O S S I T E ? A p p l i c a r e sul pedo e sulle spalle una falda di THERMEOGÈN O V A T T A CHS GENERA CALORE e d e c o n g e s t i o na i bronchi e i polmoni Trovasi in tutte l e Farmacie SOCIETÀ «AZIONALE PRODOTTI CHIMICI & FARMACEUTICI-MILANO j dui. Prefell. Milano 62609 - 79 34 -XIII '

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