LA CUCINA ITALIANA 1937
I dolori renali, tanto comuni In ambo I sessi, ma più frequenti nelle donpe. si devono prontamente combattere aiutando i reni nella loro funzione filtrante delsangue ed élimina- triee dell'acidò urico. Le più grandi celebrità mediche di tutto II fiondo, raccomandano TUrodonal come II solvente per eccellenza dell'acido urico. L'Urodonàl rappresenta un vero depuratore dèi reni sbarazzandoli dal .cristalli urici e dalle impurità e tossine che incrostano il tessuto renale operando come un meravi- jjlioso disintossicante del sangue. pulisas ¡1 rette Gentile- Signora Direttrice • La pubblicazione del le inie semplici j ricette mi incita a inviargliene altre sa- pendo che la collaborazione di noi ab- bonate riesce ¿ g r «E t a; Permetta 'prima ,he io epieghi al- l 'abbonata Candida 21642 come si fa per confezionare i passatelli. Da vecchia romagnola, questa è una delle nostre minestre prel ibate. Dopo aver prepara- to il pane e il parmigiano grattugiati, in eguali quantità, metterli sull 'asse do- ve si f a , la pasta oppure sul marmo; fare la cosi detta fontana e. mettere le uova; odore di l imone e di noce moscata; formarne un impasto piuttosto sodo e passarvi su con forza il ferro (come da disegno del gloriale di Feb- braio) cosi verranno su quei vermicelli che man mano si poseranno da parte facendoli scorrere con un coltello, finché l ' impasto sarà ultimato, io minuti di bollóre. INVOLT INI ALLA MORTADELLA Battere tante fettine di vitello a vo- lontà; sbattere in una scodellina un rosso d'uovo con parmigiano; stendere un po' di questo sul le fettine e rico- prirle con una fetta di mortadella di Bologna del la grandezza del la carne; rotolarle c fissarle con stecchino o me- gl io legarle con filo grosso. Metterle in tegame a rosolare con burro; quando abbiano preso bel co- lore aggiungere un po' di marsala o vino. Coprirle e lasciarle finire di cuo- cerle adagio. SALSA VERDE PER BOLLITO Avrete del bollito rimasto; tagliarlo a fette sottili e metterlo a colorire in te- game con burro ; intanto preparare la seguente salsa: pipolla, aglio uno spic- chio, prezzemolo, basilico, un po' di sedano, salvia, rosmarino, timo, maggio- rana, lauro, 2 acciughe e se piace un .pochino di -peperone rosso. Tritare tutto molto bene colla mezza- luna e far prendere buon gustò in te- game con un po' di burro; quando ab- bia preso bene il burro aggiunger^ due o tre cucchiai " d'olio e x d'aceto ; la- sciarlo ancora cuocere adagio un po', unire un cucchiaio di pan pesto e dopo a poca ebollizione versare- la salsa sul bollito tenuto al caldo; lasciare che si incorpori un po ' . e portarlo in tavola caldo. DOLCE D'UOVA TOSTE Dosi 6 rossi d'uova tostate dure, 1 etto di burro, un etto di zucchero, e 3 bicchierini di rosolio. Lavorare i rossi in una scodella con mestolo di legno; assieme al burro allo zucchero; questo deve essere lavo rato molto bene e con forza aggiungere i l liquore (qualora però risultasse trop- po consistente,, .il . l iquore si può aggiun- gere anche prima). Foderare uno stampo con carta e quando l ' impasto è bene spumoso met- terlo in ghiaccio per almeno 3 ore. Il rosolio è Sene sia il curacao. DOLCE DI PANNA A ZABAGL IONE Montare ' a parte la panna, fare uno zabaglione che risulti ben sodo ( e P«' questo lasciarlo bollire sempre lavoran- dolo con forza). La dose varia a seconda delle perso- ne: pei 6 rossi d'uovo; 6 gusci di mar- sala e 6 di vino nero generoso; quan- do lo zabaglione è completamente fred- do si fodera uno stampo con savoiardi inzuppati in metà sugo d'arancio e quore a piacimento. Versare in mezzo io zabaglione, ricoprire con biscotti e tenerlo in ghiaccio per 3 0 4 ore. un campione di URODONAL , • un libro del Di. E. Faivie * Perchè ,il sangue carico di ..acido urico rappresenta un pericolo » B lutti co l oro che comp r endone la neces- sita di cons c i v a ie la salute. a'crlvere a LABORATORI CHA T ELA IN | Rep. — 18, Via T r l vul z lo - M I L ANO g Gentilissima,' anch' io desidero portare il mio mo- destissimo contributo alla simpatica ru- bricchetta, del nostre interessante giorna- le della « Cucina Italiana ». Le trascri- vo due ricette di dolci casalinghi, re- gionali del mio paesetto di montagna. FR I T i ÈLLE - SF INGI Pesare 4 uova intere, frullate. Mettere al fuoco acqua di peso uguale a quel- lo delle uova, gr. 50 di strutto, gr. 25 di zucchero ed un g r a t t i lo di sale; bollore versare a poco a poco della fa- rina finissima (quantità in peso uguale alle uova ed all 'acqua) rimestando con- tinuamente, far cuocere pochi minuti, fin tanto che la pasta sia ben amalga- mata .asciutta e compatta. Versare in un largo piatto e lavorarla molto con • un cucchiaio, appena la pasta intiepi- disce. incorporare a poco a ppeo, sem- pre energicamente lavorando, le quattro uova frul late, in ultimo aggiungere un cucchiaino di lievito in polvere (prima si usava una miscela di bicarbonato e cremortartaro). Fr iggere con strutto ab- bondante, bollente, versando poca pa- sta, con un cucchiaino, e subito, con il manico sottile di un cucchiaio di legno, scavare un foro circolare in mezzo; vol- tarle e rivoltarle continuamente. Pog- giarle su carta assorbente per togliere ! l 'unto superf luo, spennel lare le ciam- bel l ine ottenute con miele sciolto e spolverare con zucchero vanigliato. Con detta dose si avranno una trentina di ottime e morbide frittelle. C I AMBELL INE R I P I ENE Preparare uno sfogl io con gr. 250 di fior di farina, impastata con gr. 25 di strutto e vino bianco, pasta non troppo molle da poter tirare col matterello \ parte preparare: gr. 200 di nocciuole abrustolite e tritate, da versare ed in- corporare in gr. 200 di miele a bollore, essenza di cannella, rimestare e cuo- | cere finché tutto sia ben amalgamato, 1 tacendo attenzione a che il miele noa cuocia troppo. Versar e questo impasto su di un leggerissimo strato di farina e spolverare un velo sopra. Dallo sfo- glio prima preparato tagliare del le stri- sce lunghe cm 24 circa e larghe 5 cen- timetri, mettere su queste, bastoncini della stessa lunghezza, fatti dalle noc- ciole cotte nel miele; far riunire la striscia di pasta sfoglia, a distanza u- guale. m più punti, lasciando ad inter- vallo spazi, da far comparire il ripie- no (che con la cottura verrà fuori formando una graziosa decorazione di bottoncini ed uno squisito boccone ai torrone) ; chiudere a circolo come una ciambella il bastoncino col suo ripieno cuocere a forno con calore moderato ' Giovanna Reggio
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