LA CUCINA ITALIANA 1937
6 tì A CUCINA ITALIANA 1° Giugno 1837-XV LA GALLERIA DEL TURISMO GASTRONOMICO ITALIANO La proposta di un camerata per VEsposizione del 1941 II camerata ex combattente ed, e- sperto agricoltore Roberto Fronte ha lanciato una proposta che nella sua originale praticità avrà senza dubbio un successo nel quadro delle gerliali iniziative per d'Esposizione Universale del 1941. Si tratta di una galleria regionale del turismo gastronomico d'Italia, che dovrebbe consentire a noi stessi ed agli stranieri, un tuffo nelle tradi- zioni, a traverso padiglioni raffigu- ranti le caratteristiche architettoni- che che ogni regione, per conoscere ed apprezzare specialità gastronomi- che che ogni gestore regionale, rigo- rosamente selezionato, dovrebbe pre- sentare in veste dignitosa d'ambiente, ed allettante di non usurperata repu- tazione professionale. Il concetto base è quello del pasto a prezzo fisso, composto di non più di due vivande, che possono variare solo nei riguardi della colazione ri- spetto al pranzo, oppure nei confronti delle stagioni. E' logico che essendo prevista la durata dell'Esposizione di un anno, è probabile che una regione possa esibirsi gastronomicamente con specialità diverse nelle varie stagioni; per esempio d'estate nei confronti del- l'inverno, è lecito il variare delle vi- vande; così dicasi per la primavera, in cui p&trebbero affermarsi, per cer te zone, le primizie orto-frutticole. Ospitata da ogni padiglione, • una mostra con facoltà d'acquisto, dei pro- dotti tipici della regione, tale inizia- tiva assumerebbe importanza eviden- te agli effetti degli scambi, poiché il visitatore avrebbe sott'occhio il pro- dotto regionale e quindi agio imme diato di degustarlo. La galleria regionale dovrebbe sor- gere entro un'area recintata con giar- dino per pasti all'aperto e per l'acces- so sarebbe stabilita una tassa di una lira che sostituirebbe il cosidetto co- perto Che ogni gestore si asterrebbe dalt'imporre. Per non presentarsi impreparati a questa originale iniziativd (padiglioni caratteristici della regione, addobbo interno con figurazioni è mòtti tràdi- sionali, servizi ó in costume folklori- stico, giardinaggio in caràttere, étc.), il camerata Fronte propone organiz- sare, sin dall'anno pròssimo, cot tra- mite dei Comitati Provinciali Turisti- ci, dei concorsi che si ripeteranno pel- tre anni consecutivi e che a traverso Una Ulteriore selezione , di concorso re- gionale dovrebbe fornire il gestore prescelto a rappresentare la- regione nel campo gastronomico. I classificati idonei dei concorsi pro- vinciali acquisterebbero intanto il pri- vilegio di gestire in loco tale attività gastronomica ed a tal uopo non sa- rebbe inopportuno che fosse edita una guida del turismo gastronomico II turismo gastronomico — se, bene organizzato —- la reputazione se la crea da sé con possibilità concrete di durata, come tutto ciò che fa parte dèlia umana prosaica esigenza mate- riale e della pretesa dei palati che non attendono altro che di rivelarsi per numero e qualità. Si tratta, in ul- tima analisi, di inquadrare — disci- [ plinandola — anche questa forma di attività, il che — in clima corpora- tivo — non stonerebbe. Non è inoltre inopportuno accen- nare che, per l'addobbo e i motivi ar- tistici degli ambienti dei padiglioni, dovrebbe essere chiamato a collabora- re l'artigianato di ogni regione, che avrebbe così modo di rivelarsi in tut- ta la sua geniale capacità con eviden- te emergenza per il giusto riconosci- mento dei suoi meriti — cui non è vano affermare, dovrebbero seguire Or deguate possibilità nel campo delle realizzazioni economiche. si è trasformato in una elegante ri- vista settimanale in rotocalco, Ji varietà, attualità fotografica, lette- ratura amena, novelle, romanzi. Giornalisti di grande valore, inviati nelle varie parti del mondo, pub- blicheranno in ogni numero le loro corrispondenze, illustranti le più strane Usanze dei popoli più strani: scrittori insigni, specializzati in arte, sciente popolari, moda, umo- rismo, grafologia, letteratura in fantile, tratteranno, ciascuno nella Il pasto non dovrebbe costare più di dieci lire, mentre per rientrare nel- le spese per la costruzione dei padi- glioni egli prevedendo un'affluenza giornaliera per ogni padiglione di mille persone, 500 per pasto, per 365 giorni e per 19 padiglioni, pensa che l'introito', verrebbe ad essere di circa sette milioni. Il gestore, scelto attraverso il rigo- roso vaglio dei concorsi e costante- mente controllato —- non immune da amor proprio e dalla concorrenza (ogni regione ha interesse di affer- mai-si nel proprio campo gastronomi- co rispetto- alle altre, specie se confi- nanti) — avrebbe modo, limitando le vivande alle due portate che compon- gono il paHo a carattere tradizionale e costante, con una accorta organiz- zazone, di realizzare un utile netto, tale da invogliare parecchi a scende- re in lizza per affermarsi. E l'Italia Fascista progredita — che attende con Roma il 191(1 per rivelarsi in tutto il o splendore e l'opulenza dei cuoi prodotti — dimostrerà di es sere miniera di tradizioni e di gioia, lecita ad essere goduta, dai sani pia- ceri di unii buona mensa inaffiata da nettari che non furono disdegnati nemmeno dagli Dei. parte di propria competenza, i pio svariati argomenti. IL G I O R N A LE D E L L A DOME NIC A è dunque il più vivace, più moderno, più elegante giornale per famiglie. Non deve mancare nel sa- lotto" di ogni Signora. L'abbona mento al « Giornale della Domeni- ca » costa L. 18. Cumulativo con la « Cucina Italiana », L. 22. Indirizzare richieste di saggi e vaglia all 'Amministrazione del « Giornale d'Italia % Palazzo Sciarra Roma. Non dev manecar rlie salott di ogin Siganor Di f fondete la "Cucina Italiana,, Il Gioernal deall Domaenic %
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