LA CUCINA ITALIANA 1937

1° Giugno 1937-XV LA CUCINA ITALIANA 19 QUANTO SI DEVE MANGIARE? Al Museo Germanico di Monaco tempo fa è stato collocato un appa- recchio automatico il quale indica che cosa dobbiamo mangiare ed in che quantità. Esso funziona grazie a tre leve. Con la prima si forma il nume- ro corrispondente all'età, con la se- conda — che agisce lungo una guida graduata — si rileva la statura; quin- di, premendo la terza, si fa comparire su di un quadrante un numero che indica le calorie occorrenti giornal- mente all'organismo umano normale in istato di riposo. E' questo il numero base. Perchè ciascuno possa avere però dall'appa- recchio un responso che faccia al ca- so proprio, annessa al quadrante tro- vasi una tabella di valori fissi da ag- giungersi al numero base a seconda della professione. Cosi per esempio, chi fa una vita sedentaria o di studio o di ufficio, aggiungerà al numero base un terzo di esso. Una macchina per calcolare esatta- mente le calorie che un uomo deve somministrare al proprio organismo per vivere e lavorare è forse un'esa- gerazione; ma certamente controllare ogni tanto le calorie che i cibi che mangiamo sviluppano, può essere uti- le e ci può preservare dall'inconve- niente di rimettere solo al nostro istinto, ingannato dalla gola, di giu- dicare se quanto mangiamo non sia troppo. Ricordiamo la definizione del pro- fessore Bottazzi, che tutta la vita si è occupato con rigore scientifico dei problemi dell'alimentazione: Una buo- na razione è quella che permette di conferire all'organismo il massimo grado di benessere e di vigore con il •minimo consumo di materie alimen- tari e quindi con il minimo .lavoro degli organi del metabolismo. Ossia: per stare bene non bisogna mangiare ne troppo nè troppo poco. Uno dei segreti per cui, salvo rare eccezioni, chiunque abbia fatto il sol- dato, ricorda di avere goduta ottima salute ih quel periodo di tempo mal- grado le inevitabili fatiche e disagi, è proprio il rigore scientifico con cui il rancio dei soldati somministra esat- tamente le calorie che l'organismo consuma nel suo lavoro. Ecco la razione del soldato italiano: Pane gr. 700; carne gr. 200; pasta gr. 200; oppure riso gr. 150; legumi secchi gr." 50; oppure patate gr. 100; latte gr. 150; caffè tostato gr. 10; zucchero gr. 15; oppure cacao gr. 15; gr. 15; conserva di pomodoro gr. 15; oppure pomodoro fresco gr. 100. In più formaggio grattugiato, spe- zie, cipolle, aglio, ecc. Con tale rancio si vengono a som- ministrare nei rapporti dimostrati e- satti dalla scienza (gr. 12t di sostan- ze proteiche, gr. 39 di grasso e gr. 519 di idrati di carboni^) un totale di 2959 calorie. La combinazione più ricca, quella in cui vi è la pasta ed i legu- mi secchi, porta la ci fra delle calorie a 3042; quella meno sostanziosa, con- tenente riso e patate, a 2881. Durante le manovre od in guerra aumenta la fatica e vi sono' dei sup- plementi al rancio esattamente pro- porzionali a tale fatica. L'organismo umano, regolato come una macchina ,stà bene ed è capace del massimo rendimento. Ma lasciamo stare i soldati e venia- mo a noi. Oggi abbiamo mangiato, per esempio, della pasta al pomodoro," vi- tello in umido insalata, pane vino ed un arancio. Vogliamo vedere se abbiamo man- giato troppo o troppo poco, ossia se il nostro pasto contiene il giusto nume- ro di calorie. Ricordiamo che ogni pasto normale deve avere sulle 1300 -1500 calorie al massimo. Pasta al pomodoro. — Pasta, gram- mi 150: calorie 510; conserva di po- modoro, gr. 10: calorie 20; burro, gr. 6; calorie 37; formaggio, gr. 5: ca- lorie 12; cipolla, gr. 3: calorie 1. Vitello in umido. — Carne cruda, gr. 150: calorie 140; olio, gr. 5: calo- rie 30; lardo, gr. 5: calorie 31; conser- va di pomodoro, gr. 5: calorie 10; Insalata. — Verdura, gr. 300; calo- rie 45; olio, gr. 20: calorie 122; ace- to, gr. 12; calorie 10. Pane. — Gr. 150; calorie 343. Vino. — Centilitri 30: calorie 30. Arancio. — Uno: calorie 50. Facendo la somma delle calorie si trova 1.391. Il pasto è giusto. Con la tabella che diamo in fondo a queste righe ognuno si può divertire a vede- re se il paso che prende è stato trop- po o troppo poco abbondante. Bisogna solo che pesi i cibi quando cucina e faccia un po' di moltiplicazioni. Dall'esempio che abbiamo riportato si vede che i conti sono molto sem- plici. Avete mangiati 20 grammi di olio? Quante calorie sono? Dalla tabella -, vedete che un gram- mo di olio corrisponde a 6,1 calorie. Basterà moltiplicare 20 per 6,1 = 122 per dire che 20 grammi di olio svilup- pano nel nostro organismo 122 ca- lorie. Provate a calcolare le calorie della vostra colazione e vi convincerete scientificamente quanto generalmente si mangi troppo. Nel conto ricordatevi che l'acqua ed i sali minerali non sviluppano ca- lorie ma servono all'organismo solo Avete un dubbio c h e v i t o r m e n t a? Scrivete a « Fanny » indirizzan- do presso il « Giornale della Dome- nica » che nella rubrica delle « Confidenze » risponderà esau- rientemente e sollecitamente alle vostre domande, dandovi consigli che in molte occasioni potranno riuscirvi preziosi. I L G I OR N A LE D E L L A DOME- N I CA — Settimanale illustrato — Un numero cent. 40 - Abbonamen- to annuo L . 38- come materiali plastici e di restauro, e che se un uomo che pesa 70 kg. e lavora 8 ore al giorno ha bisogno ogni giorno di 3000 calorie, una donna di 60 kg. ha bisogno in media di 600 calorie di meno. ARNEERO CALORIE SV I LUPPATE DA 1 GR. DEI PR I NC I P A LI A L I MENTI Lardo: 6,2; olio: 6,1; burro: 6,01; ca- cao: 4,78; cioccolato: 4,67; biscot- ti: 4,20; zucchero: 3,95; riso; 3,57; se- molino: 3,55; pasta asciutta: 3,39; fa- gioli secchi: 3,32; baccalà: 3,31; pisel- li: 3,28; miele: 3,21; formaggio: 2 ,4; pane: 2,29; conserva pomodoro: 2; "car- ne di maiale: 1,46; tonno: 1,26; castra- to magro: 1,25; pollo: 1,19; piselli ver- di: 1,16; carne bue magro: 0,99; vi- tella magra: 0,96; patate: 0,94; ace- to: 0,83; latte: 0,69; frutta fresca: 0,43; cipolla: 0,33; cavolìSore: 0,31; fun- ghi: 0,30; asparagi: 0,20; verdu- ra: 0,15; caf fè: 0,1: Ora praticate l'igiene interna c on le, C omp r e s se di itolp fgbbl Aut. h9ÌjM»59JSS.<qÌ

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