LA CUCINA ITALIANA 1937

1» Luglio 1937-XV LA CUCINA ITALIANA / 39 S 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Í J 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 ; Dolci ©00000000000000000 000000000000000000 00000000000000000Q0000000000G0000 000000000000000000000000000000000 casa ©0000000Q80000000000000e00000000000000000000®00000000000000®00000000000 000000 ® 0 TOR TA P AESANA Fiore di farina ungherese gr. 400; zucchero gr. 200; burro gr. 100; due uova; raschiatura di un limone; lat- te un bicchiere e mezzo; odore di zucchero vanigliato; bicarbonato 5 grammi; creinone gr. 15. Si mescola per mezz'ora tutto in- sieme, le polveri si aggiungono in ultimo. Si pone in uno stampo unto con burro ed infarinato. La cottura è di tre quarti d'ora. L'impasto deve crescere fino a raddoppiare il volu- me. ( Il burro va sciolto prima). — TOR TA T R I P LA Fate cuocere tre dischi di pasta frolla comune e di grandezza media. Cotti e raffreddati spalmare sul primo disco crema profumata con un bicchierino di liquore. Disporre il secondo disco e spalmare di crema mista a polvere di mandorle; met- tere poscia alcuni biscotti inzuppati di rosolio misto a cognac. Spalmare con crema e coprire coi terzo disco. Mettere nel contorno una striscia di carta pergamenata e al- lacciare poi con largo nastro, pre- feribilmente azzurro, terminante a flocco. Sopra cospargere di zucchero a velo. Su un fianco disporre un'au- tentica rosa thea. TOR TA « E L E T T R A » Montare per bene sei uova intere con gr. 150 di zucchero in polvere, scaldare leggermente e quindi con- tinuare a battere sino al raffredda- mento. Unire poscia, amalgamando, gr. 180 farina e gr. 20 burro lique- fatto. Profumare con un pizzico di vaniglia. La torta andrà poi farcita con zabaione al rhum; imbeverla di liquore (quale rhum, o cognac, mi- sto a liquore più delicato). Mettervi a mo' di contorno noccio- le tostate. Sopra spolverarla con zucchero a velo e servendosi di un cartoncino con ritagliato il disegno di un'ancora, sprazzi di scintille elettriche ed .1 nome « Elettra » spolverare la super- ficie con cacao in ' polvere perchè re- sti impresso il disegno sulla super- ficie spolverizzata di zucchero. TORTA DI MAZZ I NI In una delle lettere che G. Maz- tini scriveva alla madr e(1834-46), da. ®reuohen (Svizzera), si trova questa sua ricetta che credo interessante. « Prima di dimenticarmi, voglio mantenere la mia promessa... Eccovi la ricetta che vorrei faceste e pro- vaste, perchè a me piace assai — traduco alla meglio, perchè di cose di ciicina non m'intendo, ciò che mi dice una delle ragazze' ( della casa ove M. abitava) in cattino francese; —• Pelate e pestate fine fine tre on- de di mandorle, tre onde di suc- cherò, fregato prima ad un limone, pestato finissimo. Prendete il succo del limone —- poi due gialli d'uovo — mescolate tutto questo e movete, sbattete il tutto per alcuni minuti — poi sbattete i due bianchi d'uovo quanto potete: en neige, dice essa,, come la neve n — cacciate anche que- sti nel gran miscuglio —- tornate a smuovere. Ungete una tourtière, cioè un testo da torte, con butirro fre- sco — coprite il fondo della tourtière con pasta sfogliata — ponete il mi- scuglio nel testo, su questo strato di pasta sfogliata — spargete sopra dello zucchero fino, e fate cuocere fi tutto al forno. Avete inteso? Dio lo sa. — Mi di- rete poi j risultati: intanto ridete». Posso aggiungere che, diligente- mente . manipolato secondo questa ri- cetta, (apparsa in un mi 0 libro sulla giovinezza del Mazzini pubblicato dallo Zanichelli nel 1321), una fami- glia amica mi oeffrse alla fine di un pranzo cortese questo dolce maz- ziniano, e lo trovammo squisito. Lo segnalo quindi a tutti i lettori, am- miratori del Mazzini. — Bgisto Rog- geri, Milano. P ANE DI SPAGNA Prendere cinqeu uova divise: albu- mi da una parte, rossi dall'altra; 100 gr. zucchero fino, da lavorare coi LA GOMMAPIUMA P I R E L L I è una leggera massa di purissima gomma ottenuta di- rettamente dal lattice, elastica, soffice, indeformabile, completamente porosa, costituita da innumerevoli celli> le di gomma, ognuna delle quali agisce come molla se- parata, pronta e sicura. La comodità dei cuscini di GOMMAP IUMA P I RE L L I è dovuta al fatto che l'elasticità è uniformemente distribui- ta per tutta la massa, ed il cuscino cede còsi dolcissi- mamente sotto il peso della, persona pur sostenendola in modo fermo ed uniforme. I cuscini di GOMMAP IUMA P I R E L L I non si affossano, non temono forature, non perdono mai la forma e sono praticamente indistruttibili. Nessuna imbottitura di sedile risulta così soffice, elastica, riposante come la GOMMAPIUMA. La GOMMAP IUMA non alberga germi ed insetti, non accumula polvere. Ogni formazione di calore è eliminata, \

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