LA CUCINA ITALIANA 1937

r Luglio 1937-XY LA CUCINA ITALIANA 81 225 di cioccolata grattata (la bontà del dolce dipende dalia qualità della cioccolata, guai se ha gusto di can- nella!), e gr. 120 di flore di farina. Versate a poco a poco un litro c mezzo di latte, badando bene che non vengano grumi. Fate cuocere —. mescolando sempre — sino a che non si senta più il sapore della fa- rina. Passate il tutto al setaccio e quando è freddo versatelo in uno stampo col buco, che avrete prima imburrato. D'estate mettete lo stampo per circa tre ore in ghiacciala, in pri- mavera ed autunno in un recipiente pieno d'acqua fredda, d'inverno fuo- ri della finestra. Se trovaste delle difficoltà per sformarlo, bagnate lo stampo con uno straccio imbevuto d'acqua molto calda; vedrete il mi- racolo. Mettete il dolce in Un piatto rotondo, possibilmente d'argento e —• se a pranzo non c'era della maio- nese — (bisogna stare a sg ai attenti aj colori e non ripetere gli stessi), ricoprite il dolce con cinque uova di zabaione freddo, altrimenti riempite il buco e guernite il piatto con pan- na montata, comprata o fatta in casa, secondo la stagione. — A. Fer- ri - Milano. RODINO DI BURRO Fiore di farina gr. 66; burro gr. 165; zucchero gr. 100; latte mezzo litro; uova tre. Si fa la « Béchamelle » col fiore. latte e burro, si aggiunge a fine di eottura, io zucchero e, volendo, an- che zucchero vanigliato. Ritirata dal fuoco la « Béchamelle » già cotta, vi si uniscono i tuorli* d'uovo, poj quan- do il composto è tiepido, si aggiun- gono le chiare montate, mescolando tutto insieme. Si versa nello stampo già preparato con la cosi detta cassa di zuehero bruciato, si cuoce a ba- gnomaria. Volendo si mescola alla « Béchamelle » un po' di cioccolata ma è molto buono e delicato anche senza. Clementina Stagni - Pozza Imolese. RODINO DI PASTA « B I GNÈ ' » Stemperare in un litro di latte sei cucchiai di fior di farina con una presa, di sale, due cucchiai di zuc- chero e la buccia verde, ben tritata, di mezzo limone. Tirare la pasta a fuoco, sempre rimestandola; poi, per- duto che abbia il sapore di farina, lasciarla intiepidire. Unirvi allora tuorli d'uovo e tre chiare montate a fiocca. Versare questa pasta in un piatto di rame stagnato od in una con fuoco sotto e sopra. Servirla fortiera unta di burro? e cuocerla spolverata di zucchero. — Ugo Fa- rina - Torino. BODINO DI SEMOLINO Far cuocere un etto di semolino In quattro quinti di latte con una pic- cola presa di sale. Cotto che sia, ag- giungervi, ritirando dal fuoco i a cas- seruola, un etto di zucchero in pol- vere, pezzetti di cedrato, mezzo etto d'uva passa, la raschiatura di una mezza scorsa d'arancia, due uova In- tere; in ultimo due tuorli d'uov 0 e due chiare sbattute a fiocca. Ben ri- mestato il tutto, versarlo in uno stampa unto e spolverato di pane grattugiato, e cuocerlo al forno, ov- vero con fuoco sotto e sopra. Ser- virlo caldo coperto di zabaione così preparato: si sbattano in una cas- seruola tre tuorli d'uovo con tre mezzi gusci d'uovo, di vino bianco e tanto zucchero che basti ad addol- cire il tutto. Frullare a fuoco lento la massa, fino a densità, senza la- sciarla bollire e quando si sarà ri- tirata dai fuoco, spruzzarvi qualche goccia di rhum continuando a frul- lare. SODINO DI MOLLICA ALLA CASALINGA Fate bene inzuppare 100 gr. di mol- lica di pane nella panna; unitevi, ri- mestando, 40 grammi di zucchero; due mandorle dolci sbucciate e pe- state; una scorza d'arancio grattu- giata; cedrato in pezzetti; quattro tuorli d'uovo e due chiare ben mon- tate. Prendete quindi la forma, ùn- getela e spolverizzatela di pane grat- tugiato, versatevi il composto e fa- telo cuocere al forno, ovvero con fuoco sotto e sopra. POLVERI IDRIZ ERBA facile cti$e4U&ne ¿guidilo- di ¿M Preparate l'acqua per la vostra tavola e per estinguere la sete con le rinomate

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