LA CUCINA ITALIANA 1937
1" Agósto 1937-XV LA CUCINA ITALIANA 11 NIENTE e IMPONIBILE QUANDO 5i VUOLE I p r i mi b a g n i d i s o le Pericoli Mi riTOlgo alle mamme e a tutte le persone alle quali è affidata la sorveglianza dei bambini; alle giova- nissime inesperte, perchè di un ele- mento benefico non ne facciano stru- mento di disturbi e conseguenze se- rie, per abuso è mal compreso uso. Il sole è fonte di salute e bellez- za, ma coma per ogni cura occorre saggezza e prudenza. E vanno prese tutte quelle preoccupazioni necessa- rie a proteggere gli. organi interni e la pelle. L'epidermide, e specialmente quelle parti che non sono abitualmente mai esposte al sole, nei lunghi mesi del- l'inverno, si trova in uno stato di fragilità; è naturale quindi che ogni brusco cambiamento produca effetti nocivi all'organismo ed all'estetica. E' un concetto sbagliato approfit- tare della bella stagione e dei giorni di villeggiatura al mare o ai monti, per stare l'intera giornata, come molti fanno, esposti al sole e all'aria senza protezioni. Ricordatevi dunque che un abuso può provocare uno squilibrio gene- rale. Disturbi I fenomeni possono essere vari: congestioni, vertigini, debolezza gene- rale, mancanza di appetito e , spesso qualche linea .di febbre: a.Iia prima manifestazione di questi sintomi, so- spendete i bagni, onde evitare peg- giori complicazioni. , L'eritema solare, il dolor di testa, disturbi nervosi, accasciamento, irri- tabilità e altri malesseri vari e il riapparire di antichi disturbi, sono gli altri inconvenienti per una, dose eccessiva di sole. Per regolare la durata dell'esposi- zione al soie bisogna sorvegliarsi controllando gli effetti, comincinre con pochi minuti e aumentare gra- datamente. « Proteggete Vepidermide La pelle del viso è molla più de- licata del resto del corpo. Esposta a lungo al vento, al sole alla polvere, facilmente si arrossa e si irrita a gran detrimento delia fre- schezza. Zampe d'oca, rughe, pelle ruvida e spessa, pori dilatati e tanti altri in- convenienti ¡fono i disastrosi risul- tati. Più facilmente colpita è la pelle delicata e secca, particolare alle bionde. Le brune dalla • pelle facilmente grassa soffrono meno dell'esposizione al sole; ma sono in cambio più sog- gette a crisi di seborrea, acne e punti neri. Una cura irrazionale, di sole, può sviluppare anche l'orticaria solare, l'eczema, l'erpete ed altri disturbi, specialmente se il soggetto soffre di insufficienza epatica. Importante è ingrassare il viso ab- bondantemente prima di esporlo al sole. Per le carnagioni grasse sono suf- ficienti gli. olii; per le pelli delicate sono più indicate le creme di lano- lina; non adoperate assolutamente nel periodo estivo prodotti alcoolici o essiccanti. Consigli E' bene o meglio è indispensabile tenere il capo coperto, specialmente se non abituati, alia, lunga esposi- zione al sole, se convalescenti o di costituzione sensibile e delicata. Preferite un cappello di leggera stoffa bianca con larghe fald'e che riparino anche il viso dai raggi di- retti; ne guadagnerà la freschezza della pelle. L'abbronzimento deve essere gene- rale; e non solo per motiv 1 estetici ma per la, salute. E' abitudine espor- re solo viso, spalle, e- gambe. Con l'abbronzimento si accumula energia solare che si trasforma ' n energia vitale: quindi una pelle im- brunita costituisce una riserva e una difesa contro le malattie- è bene quindi che la. pigmentazione dell'epi- dermide sia generale. Si deve però arrivare all'abbronzimento senza con- , gestionare la cute. E' bene interrompere ogni tanto la cura per ottenere maggiori benefici: quando l'organismo si abitua i ri- sultati sono inferiori; L'alimeuíázione è. bene sia preva- lentemente .-vegetariana: poca carne e abolizione -di cibi -eccitanti. MARGHERITA MARCOALDI Corr ispondenza d e l l e l e t t r i c i Spesi — Seguo Con vivo interesse la sua rubrica e\i suoi consigli, e ne ho già avuto qualche beneficio. Ho 25 anni, sono alta m. 1,58, peso kg. 53. Da qualche anno (non tutti i giorni) ho l'alito sgradevole; il me- dico mi ordinò per piccoli bruciori di stomaco il. sale di Hunt, a cura finita mi trovai al punto di prima. Un altro medico mi ordinò "delle pol- verine nere, ma non ho avuto i ri- sultati che speravo. Per me questo difetto è un tormento morale. Ci sa- rebbe un mezzo per eliminare - tutto ciò? Mi venga in 'aiuto e le sarò in- finitamente grata. Sapesse come sof- fro moralmente e come questo eter- no dubbio mi rende misantropa, ti- mida e triste. Aspetto con fiducia un suo consiglio. RISPOSTA. — Il suo disturbo può dipendere da varie cause: ma non è certo il caso di disperarsi tanto; ba- sta trovare il rimedio che faccia per lei. Sorvegli la digestione: l'alito fe- tido può dipendere da sostapze che ristagnano e fermentano nello sto- maco, come pure possono esserne le cause le fermentazioni dell'intestino. Può ancora dipendere da denti ca- riati e non perfettamente puliti, da malattie delle gengive e della boc- ca, e tante altre imperfezioni pos- sono esserne la causa. Quindi biso- gna sorvegliarsi ed eliminare le ma- lattie che prove -ano l'alitosi. Si fac- cia perciò visitare i denti, e con- trolli- che lo stoi-aco é l'intestino funzionino bene; in attesa di compie» tare le relative cure può, quando l'alito ha cattivo odor^, provare que- sto colluttorio: seiog' l ere 20 gocce di soluzione di vainiglia in 50 gr. d ; alcool, e al monento dell'uso aggiun- gere acqua calda. (Dott. O. Vesp.b- rina). Il suo peso è quasi giusto. MARGHERITA MARCOALDI
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