LA CUCINA ITALIANA 1937

4 EA CUCINA ITALIANA' i ° Set tembre 1937-XV za e proceda con amore verso il campo della fat t ivi tà. Sviluppa il senso del bello nel bambino a mezzo delle arti, ma facendolo lavorare e non con la sola contemplazione del- le opere di grandi autori. Svolge il tema e lo illustra. La lingua ed il di- segno, uniti ormai in un connubio indissolubile nelle scuole, permetto- no al piccino di dire più di quanto gli sarebbe stato possibile con uri solo mezzo. L' insegnante equilibra le due cose correggendo il disegno con la parola e la parola con il disegno. A ben ragione Violet Le-Duc chia- ma ij disegno linguaggio delle linee. Anche nell'educazione dei greci il di- segno occupava un posto importante e Rousseau lo volle insegnato per rendere l 'occhio giusto e la mano flessibile. Ma più che altro, esso ser- ve ad aiutare l'alunno nell 'esprimere di getto e interamente il pensiero prima che esso venga menomato o falsato dall ' improprietà del suo in- sufficiente linguaggio. E i colori? Come sono vivaci 1 co- lori di questi piccoli art ist i! Hanno na st ret ta affinità con il loro carat- tere e sono scelti puri come le loro candide anime. Intanto imparano ad accoppiare con giudizio le tinte te- nendone una discreta armonia e per quanto lo Spancer vorrebbe dare non troppo a ragione la precedenza dello studio dei colori su quello del disegno,- pure la scuola dà mass ima importanza al colore. I l bambino si diletta molto a stendere ed affina il gusto. Nel disegno, poi, è di una fedel tà sorprendente, quando se ne serve co- me semplice espressione del linguag- gio il suo pensiero non trova ostacoli di riproduzione grafica. Molto più penetrante dei raggi Rontgen, spac- ca il cranio per disegnare il cervello: mette la giacca al protagonista e ne mostra i polmoni in trasparenza e af fronta le difficoltà più serie con una disinvoltura tut ta particolare. Si può ben affermare che la sua inge- nuità non profana l 'arte nè offende l 'estetica. Lungo le pareti del padiglione, ar- tisti provetti hanno riprodotto alcu- ni quadri che i bambini avevano im- prontato nei loro quaderni. Sono delle scene famigl iari e patriottiche uscite dall 'arte embrionale di questi piccoli e graziosi artisti e giustamen- te valorizzate dalle autor i tà scola- stiche. Tutto, qui, parla al cuore come può solo la verità e questi disegni sono veri: tutto è ingenuo e volitivo come i piccoli cervelli in formazione e tutto Ispira un a riposante fiducia che con questi mezzi i figli arriveranno ar.che se. il padre non vuole o non potesse pensare al loro avvenire. Mamme e bimbi d'Italia, se in crae- sti padiglioni avesse posto piede San- cirò Botticel li avrebbe certamente di- pinto la Vergine ed il Bambino con solenne al legria intitolando la tela '< La Regina della Fe l i c i tà ». Voi sie- •2 felici. FILIBERTO GALEOTTI ALAL MOSATR DEL CIRCO MASSOIM Felicità di mamme e avvenire di figli Visi tare la Mostra: delle Colonie Est ive è un diritto concesso al le don- ne che hanno consacrato la loro vi ta al la materni tà ed a quegli uomini che a sera chiudono la loro giornata nel- l 'assillante pensiero di che cosa sarà dei loro bambini. Vieni, vieni a vedere qui, che cosa potranno divenire i tuoi figli! E ' s t a ta t racc i ata da mano f erma e da volontà incrollabile una via nella quale non si retrocede perchè è la via giusta! Vieifl e siedi con noi per un istante qui, su questi banchi mo- dello della mostra delle scuole, e di- vertiti con noi a tracciare le impres- sioni ricevute nella, visita così, come avrebbe fat to tuo figlio se il mae- stro glie lo avesse comandato. Trac- ciamo una M come sintesi dei ter- mini più fatt ivi e più espressivi della Mostra perchè dice — Mussolini, Mo- stra, Materni tà, Marc ia — la marcia spedita della nostra grande I tal ia Imperiale lungo il cammino della va- lorizzazione delle sue forze dalla cul- li:, con il canto della madre, alle con- quiste dei maggiori destini con quel- lo degl 'Inni della Pat r ia. Su questi banchi i bimbi hanno disegnato, e noi disegnatilo profili di mamme e di bambini lungo la let tera M che, grande arco ideale, si eleva sulle schiere marcianti della più rigoglio- sa giovinezza; Come è riposante fermarsi innanzi a questi quaderni ed a queste car- telle ohe custodiscono i primi segni t racciati dall ' incertezza dell'inespe- rienza, con il desiderio nell 'animo ed il tremolio nella mano, quale armo- nioso preludio alle vittorie ed alle sconfitte della vi ta! Sono mille ghiri- gori che il profano non sa compren- dere e che il maestro invece prende in esame particolare perchè da essi desume il carattere, le tendenze, l'a- nimo, e le facol tà spirituali ed in- tellettive dell'alunno. Le cartelle, allineate nei lunghi scaffali racchiudono l ' intera storia dell 'attività degl ' insegnamenti e del- la loro opera di penetrazione nell'a- lunno f a t ta con tutti i mezzi predi- sposti dalla pedagogia e dal la didat- tica. E ' un documentario che andreb- be sfogliato at tentamente, ma è fa- cile comprendere anche con uno sguardo sommario, come la scuola abbia ormai superata ogni inceitez

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