LA CUCINA ITALIANA 1937

1° Ottobre 1937-XV LA CUCINA ITALIANA 19 e infarinata dandogli forma di pìc- coli dischi sottili, cospargeteli con i filetti di ciliegie e di mandorle. Cuo- cete in forno di calore moderato e piegate le cialde sul matterello pri- ma che si raffreddino per dar loro f orma di piccole tegole. Si conservano in istufa. FR I TTELLE ALLA CATANESE Dose: 400 gr. di farina, 25 gr. di lievito di birra, presa di sale, 45 gr. di zucchero, 80 gr. di burro, 6 tuorli, circa 2 bicchieri di latte, 80 gr. di cotognata tagliata a dadini, 80 gr. di pistacchi sbucciati all 'acqua bollente con due cucchiai d'aceto e tagliati in quattro parti ciascuno- per il lungo, cucchiaio di marmellata. Con un quarto della farina, il lie- vito e l 'acqua tiepida necessaria pre- parate un panetto che lascerete in un casseruolino al coperto finché non è aumentato del doppio. Mettete la re- stante farina sulla spianatoia con gli altri ingredienti nel mezzo, bagnando poco per volta col latte per formare una pasta soffice, che unirete infine col panetto del lievito. Raddoppiata di volume, spianatela sulla tavola in- farinata per farne dischi di 5 centi- metri di diametro e di circa mezzo centimetro di spessore. Ponetevi nel mezzo un mucehietto di cotognata e pistacchi uniti con poca marmellata, coprite con un altro tondo e dispo- neteli su tovagliolo infarinato; tenete in luogo tiepido e 30 minuti dopo friggete in buono strutto. Si badi di capovolgere ogni frittella nell'atto di immergerla nella frittura ossia di presentare allo strutto la parte della pasta rimasta scoperta, altrimenti la frittellina non aumenterà. Disuntateie su di un lino o carta assorbente e servitele spolverizzate con zucchero alla vaniglia. BUDINO AL LATTE DI PISTACCHI Dose: 100 gr. di pistacchi mondati all 'acqua fresca, 4 cucchiai di fecola di riso, 3 bicchieri di latte, 50 gr. di burro, 100 gr. di zucchero, 4 tuorli, un uovo intero, 4 chiare ben montate, presa di sale, cucchiaio di fior di arancia. Pestate i pistacchi nel mortaio, ba- gnandoli con cucchiaini di latte acciò non facciano olio, passate questa manteca per staccio e ponetela in una cassaruoletta con la fecola, il burro ed il sale con un cucchiaio di acqua di fior d'arancia; stemperate col rimanente latte e legate il com- posto sul fuoco, rimestando di conti- nuo. Dopo cinque minuti d'ebollizio- ne, ritiratelo, incorporatevi lo zucche- ro, l'uovo, i tuorli e le chiare monta- te. Imburrate una forma da timballo, riempitela col preparato, ed a forma quasi colma, mettetela in cassaruola con acqua bollente fino a metà altez- za, facendo cuocere così al bagnoma- ria. Al momento del servìzio rovescia- te sul piatto e servite con una crema al pistacchio. FOCACCIA DELL ' ATLETA Dose: 250 gr. di zucchero, 15 tuorli, 15 chiare montate in neve, 250 gr. di crema d'orzo, 20 gr. di semi di corni- no, 60 gr. di pistacchi mondati in acqua bollente con cucchiaio d'aceto, 50 gr. di burro, mezzo cucchiaio di farina. Pestate i pistacchi con una chiara d'uovo e passateli per staccio. Mette- te in una catinella lo .zucchero con i tuorli e sbatteteli vigorosamente fino a farne una spuma densa, unitevi la manteca di pistacchi, poi le chiare montate ben- ferme ed infine mesco- latevi con garbo la farina d'orzo mi- sta con i semi di cornino. Cuocete lentamente nel forno dentro una stampa bassa imburrata ed infarinata. Provatevi a fare qualcuno di que-, sti dolci; e se li troverete di vostro gusto... siatene ferventi propagandisti. Se poi vi prendesse vaghezza di qualcosa di diverso dai dolci, eccovi un piatto rhe non vi farà rimpian- gere i precedenti. AMEDEO PETTINI Capo Cuoco di S. M. il Re B UCCHERO LO ZUCCHERO F UN ALIMENTO FONDA : MENTALE DELL'AUMENTAZIONE.DOTA TO DI ALTO POTERE NUTRITIVO ( V i afqiLantor dire die non è un cmdinientor, ma, -e LUI allrnerit&perse STETTE, cfve accresce Ilpotere* ruiMtvor di tutte, te arnipmmom,d//e qdalipar* d, ipAcle le marmellate, le frutta, scirop-- h torteecc.. U Q U O T A DI ZUCCHERO deve estere Tenuta costante in, tutte Le atirnea* tazionl; oome una, qiwfcu necessaria- alia nutrì* zione, diùciupr pàtere coiv^obvraMte ed equi* libratore dell'organismo'.

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