LA CUCINA ITALIANA 1937

G4 IA CUCINA ITALIANA 1» Novembre 1937-XVI * PER L'AUTARCHIA ECONOMICA DELL'ITALIA A C A P R I Quando, il 18 novembre XIV, i nemi- ci del Fasci smo decretarono l'assedio economico al popolo italiano, impegna- t in una durissima guerra, non pen- savano certo che da questa data d'i- gnominia e li vergogna, sarebbe sorta, per noi l 'alba di una rinasci ta di cui noi stessi ci dovevamo meravigliare. Nel suo discorso del 1. dicembre X IV alle Madri e Vedove lei Caduti, il Duce disse: «Non è il lato economico delle san- « zioni quello che ci sdegna. Le san- « zioni economiche, in un certo senso, « saranno utili al popolo italiano. Og- «gi, finalmente, ci accorgiamo di avere Isola del sole e delle rose, si raccolgono le ginestre per farne nuove stofìe pieno sviluppo i piani della rappresa- glia e della lotta. Uomini, donne, ragazzi, ognuno fece a gara pei' essere il plimo nell'offerta, il primo nel sacrificio. Dalle sanzioni è nata una nuova co- scienza italiana, e una nuova ricchez- za, secondo 1 predilezione del Duce. L' industria ha moltiplacato le sue attività, l 'artigianato ha fat to miracoli, CAPRI — Massaie rurali addette, alla raccolta delle ginestre « molte più materie prime di quello che « non pensassimo ». E ancora una volta, non invano, li Duce, che conosce il suo popolo, contò sulla sua lisciplina e sul suo spirito di sacrilcio. La consegna della resistenza fu sa- cra come un giuramento, e di colpo si creò il blocco gigantesco formato dalla volontà inflessibile di tutti gli italiani, i quali, senza paura e senza spavalde- rie, austeri e sereni, consapevoli e forti, si preparavano a dare al mondo lo spettacolo di una resistenza che nul- la e nessuno sarebbe riuscito a fiac- care. Accanto alle gloriose Legioni dei combattenti si formò rapidamente un'al tra schiera non meno gloriosa: quella mobilitata per la resistenza In- terna. L' ibr ida manova ri soffocamento eco- nomico trovò l'azione della famigl ia i tal iana intensa e progressiva, es già in si sono intensificate le coltivazioni lei suolo, si sono promossi intensificate ie coltivazioni del suola, si sono promssi allevamenti di bestiame, valorizzati i prodotti della caccia e della pesca. Tutto è stato buono al nostro scopo. E abbiamo vinto. I tecnici, in ogni settore, hanno com- piuto miracoli. Si sono scoperte e va- P I L L O L E , 5 . F 0 5 C f l j | ^ n d E L E i m w R Nn ^ < • E lLE p i Q V QR N 0« 200 4HMI S0M0 IL PURMHTE INSUPERABILE ANTIEMORROtDAU TONICHE DISESTIVE U n o s t u c c i no d i 6 p i l l o le L J 0 . 6 0 Ri chi eder lo olle Farmac ie locali U n o s c a t o l a d i S O p i l l o le L . 3 . 3 0 p r e s so ogni Importante Farmacia o inviando vaglio di L . ^ alla FARMACI PON!C VENEAZI S.F05AC > lorizzate miniere di ferro e di carbone. La coltivazioni del cotone e del tabacco si sono moltiplicate. Dal lat te è stata fabbricata un'ottima lana. v Oggi è la volta Iella ginestra, utiliz- zata come fibra tessile. Le ginestre, ricchezza e ornamento di tutte le nostre colline, non serviran- no più, da oggi, soltanto a ricreare lo sguardo dei turisti, o alle esercitazioni pittori; ma contribuiranno anch'esse al raggiungimento di quell 'autarchia eco- nomica della Nazione, verso la quale sono tesi tutti gli sforzi degli italiani. Se si pensa poi che la ginestra cre- sce, di solito, su terreni rocciosi e asso- lutamente inadattati a qualsiasi al tra coltura, si vede come la loro utiliz- zazionesia due volte preziosa: per la nuova ricchezza che darà al paese, e perchè la lorocoltivazionenon ruberà un centimethro quadrato di terreno u- tietile all 'agricoltura. A Capri, dove le ginestre crescono in grande profusione, è già in atto la loro raccol ta e la loro lavorazione. E il meraviglioso è ancora questo: che, con ' un trat tamento speciale e semplicissimo, di un geniale italiano dell'isola, le ginestre possono essere raccolte, cardate, filate e tessute in 24 ore. L' isola del sole e delle rose non per- derà per questo il suo incanto. A sanzioni abolite il popolo italiano è rimasto in piedi, a continuare quella battagl ia economica alla quale è stato magnificamente temprato in sette me- si di guerra romanamente combattuta e vinta. Questo è il nostro popolo, il nostro sano popolo agricoltore e artigiano che nessun veleno potrà riuscire ad inqui- nare: è il popolo di Mussolini, come Egli l 'ha forgiato giorno per giorno, in quindici anni di governo, con l'e- sempio luminoso, con la forza dell'a- more, con la giustizia delle leggi. La religione, la Pat r ia, l a famiglia, formano ancora il trinomio su cui pog- gia ogni grandezza e prosperità di po- polo, e da questa base granitica, fat ta real tà dalla passione fascista, l ' Ital ia trae le virtù che l 'hanno portata in pri- mo piano nella scala delle Nazioni, e la porteranno ancora più avanti sulla strada del suo grande destino. FANNY C INI

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