LA CUCINA ITALIANA 1937
1 « Novembre 1937-XVI XRA CUCINA ITALIANA 15 Quello di far l iquefare al fuoco il burro allo scopo di conservarli è un procedimento usato anche nel Fr iuli Così t rat tato e mes sqpn un vaso di terrà verniciata il burro si mant iene a lungo e può servire in cucina per qualunque uso. Se c'è qualche im- purità si raccogl ierà in fondo al vaso in uno st rato più cupo. Miscura spesso e st ia sicura che io la cerco d'i frequente col ^pensiero in cima alla sua montagna. Ec co la r i cet ta che desidera e | che ho tol ta dal fascicolo dell'aprile 1935 della Cucina I tal iana. CAF F É ' CONSERVATO In un litro e mezzo d'acqua., si fanno bollire per dieci minuti, in recipiente coperto, 300 gr. di , caffè macinato. In un altro recipiente, si fanno sciogl iere a fuoco forte 650 gr: di zùcchero. In questo zucchero sciolto color oro si versa il caffè de- purato dt j fondi. E^ siccome lo zuc- chero si rapprende," lo si lascia li- quefar ui nuovo a fuoco lento. Si conserva per lunghissimo tempo. Con una cucchiaiata in una tazza d'acqua bollente si- ha un buon caffè di fa- miglia. Indicatissimo, cóme assetan- te, : nel l 'acqua d'estate. Il solo da adoperare — una mezza cucchiaiata per ogni tazza —- col lat te; perchè quello che comunemente si suol chia- mare caffè latte meglio sarebbe chia. marlo latte annacquato. Duca S. Leonieff la sacelt mriglio Si avvicina il periodo in cui sì deve provvedere' a rinnovare l'at- trezzatura domestica, o a far dei regali alle persone care. Le signore eleganti, le massaie fini, le madri di famigli? premurose di far buo- na figura, con oggetti di durata e- terna, di buon gusto, e di prezzo mite, non hanno che una scelta da fare: la migliore di tutte. Il più bel dono, l'acquisto più convenien- te, è certo costituito da uno degli astucci del la.Posatela Wellner. La Soc. An. Valsodo di Firenze (Ri- freddi) si è specializzata, nella fab- bricazione di queste posatene, nel- le quali la solidità, e l'eleganza, la durata e il gusto finissimo, la con- venienza e la distinzione costitui- scono sii elementi primi -del suc- cesso. In ogni buon negozio delle città, principali si possono trovare ; molti astucci che costituiscono le « Combinazioni Wellner ». Ad ogni modo si pur chiedere alla S. A. Valsodo di Firenze (Ri fredi) lo stampato illustrante nuesto magni- fico rodottc della tecnica mo- derna. Le signore potranno con- vincersi che non c'è, nel mondo, posateria più bella e più buona. I F EGAT E L LI DI MAIALE E LA R E T E Sìg.ra Vitto, Brenabò - La Spezia. — Oltre la qual ità del fegato il ca- lore del forno influisce molto sulla buona riusci ta dei fegatel i. La cot- tura deve essere sol lecita se si vo- gliono fgatelli' arrost i ti di fuori e morbidi dentro. Inol tre, mentre i fe- gatelli cuociono, si dovrebbero un- gere con strutto l iquefatto e bollen- te: anche questo gioverebbe per renderli più teneri. Quanto al finoc- chio, è verissimo che in Toscana questi aromat ici semi si fanno spes- so armonizzare col maiale. Ma si può farne benissimo a meno e limi- tarsi al profumo della foglia d'al- loro infi lata t ra un fegatel lo e un Sa perchè dalla rete non r icava quell'utile che ' vorrebbe? Per chè t rascura d'immergeria» in acqua tie- pida, e c,e la tenga per due o tre minuti. Quindi la tolga . dal l 'acqua la stenda sopra un canevaccio, e la tagli a pezzetti senza paura che si rompa. L' immersione l 'avrà resa più elast ica ed al tempo stèsso più resistente.. TORTA DI C I POLLE Il recipiente più adat to per pre- parare questa tor ta è una teglia a cerniera: cioè una di quelle teglie, specie di stampi che hanno il fondo s t acca to dal cerchio. Questo si può aprire e chiudere. Le cipolle più adat te sono quelle belle cipollone dolci che spesso rag- giungono dimensioni iperboliche. Per una tor ta sufficiente a sei o sette persone prepari un chi logrammo e mezzo di cipolle ed una tegl ia a cer- niera di venti cent imet ri di dia- metro. Dopo avere sbucciato le cipolle, le tagli a fett ine sottili e le lessi in acqua abbondante. Quando saranno spappolate le met ta a scolare in un coapasta. Intanto lei avrà, preparato una pasta sfogl iata con centocin- quanta grammi di far ina e cento- venti di burro. Il procedimento è quello r ipetutamente . spiegato nfell'A. B. C. Con questa sfogl iata foderi la tegl ia a cerniera, ritagl iando con un coltello la pasta che può sopra- vanzare dal bordo. Poi con una for- chet ta buchi da tut te le parti la sfogl iata. Ciò fatto, met ta in una terr ina un uovo intero, ot t anta gram, mi di formaggio gnivi era 'grattato, mezzo bicchiere di lat te ed una cuc- chiaiata di far ina. Mescoli tutto ben bene con un cucchiaio ' di legno, quindi, sempre mescolando, unisca l e cipolle col resto Sistemi, infine ii composto nella teglia, foderata di pasta, ne Uguagli col mestotò la su- perficie quindi faccia' ' cuódere pèS un'ora in forno moderato,. f ' Ri t i r a ta la tegl ia dal forno, la posj sopra un piatto rotondo, apra 1 la «r.er? • -fili il fondo della 5 tej glia di sotto la torta, e mandi in tavola. Avrà una. tor i , eccel lente molto in- dicata come primo piatto in una colazione senza pretese. Abb. 74780 '- Roma. — Che lette- rina intéressante è la sua! Lei è un'amica veramente preziosa. La ringrazio di cuore dei suoi lusin- ghieri apprezzamenti sulle direttive della « Cucina I ta l i ana », Mi dispia- ce di non poter rispondere in que- sto fascicolo a tut te le sue doman- de. Per chè si è risolta cosi tardi a scr ivermi? Ormai non mi è' r imasto spazio disponibile. Se lo desidera, posso inviarle di- ret tamente, purché mi r imet ta il suo indirizzo, a t e o^" -Iella f r i t tura. Cre- de che sia faC^c - ì c ' -dare in tavola un fritto, coi'j^j le' scrive, asciutto, croccante, c a ! ^ ' ">? Par rebbe una. >sa da nulla:' », Invece il fri tto ri-, '^do attenzi-».e, sveltezza, e pra- tica. Nel fascicolo di novembre tornerò su questo argomento, e parlerò pure del pane. Veramente ne ho già par- lato al tre volte: e una cara abbonata milanése, dietro i miei suggeriment i, è r iusci ta a fare dei panini al lat te perfett i. , Fa rò il possibile di procurarmi la indicazione da Lei desiderata. Quan-r , alla sua proposta di una corri-- -ondenza f ra le abbonate, l'idea . è i mi piace. La comunicherò al ia Diret trice, che, se sarà possibile, non mancherà di darle una simpa- t ica realizzazione. F R I DA V e r a m i d i e m o d e r n e Le belle ceramiche, siano esse fini stoviglie da tavola, di porcel lana o di terragl ia sobriamente decorate, op- pure vasi decorativi per piante e fio- ri, o graziosi ninnoli per -jopramobilì, sono f ra i più apprezzati ornamenti della mensx e della casa di oggi.® Lo stile moderno, che ha portato tante semplificazioni, forse anche ec- cessive, nel l 'arredamento della casa, ha r i sparmiato le ceramiche e anche gli archi tet ti e - g l i - a r r eda t ori più de- cisamene;- novecent isti sanno il pre- gio di un elegante porta-ombrel li di ter ragl ia decorata. -, per - ant i camera e di un fine servizio ' da. tavola di Ri - chard-Ginori, che nel la sempl ici tà al- quanto severa dello stile at tuale ri- chiama la grazia e il gusto fine del settecento, oppure ia plastica, di un bel rivest imento mura '» in piastrel le decorate a disegni sobri ma origina- li, quali il pubblico odierno prefe- risce. • : • • - . ' U nome di Richard-Ginor i, che ci è venuto spontàneo alla penna nel redi- gere queste note, "è uno dì quelli che "tutti gli ammi rator i' di belle cerami- che'* hanno- sempre presente quando • pensano a fa-ré qualche acquisto. E sé anche si t ra t ta di un modesto ser- vìzio" da' hè o da caf fè, dì Un dono prat i co e di' buon gusto che ai voglia fare senza spèndere molto, i negozi Richard-Ginori a, Roma, Milano, a Tor ino " e in tante al tre c i t tà f ra le maggior i . ' sono a por tata di mano, per così dire, cpef darci modo di fare la scelta, più opportuna e più conve-' niente.
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