LA CUCINA ITALIANA 1937

1» Gennaio 193-7-XV LA CUCINA ITALIANA 37 BIMBI IN COLLEGIO Ogni vo l ta che incont ro i bimbi dei col legi, ment re compiono la sol i ta pas segg i a t a, mi si s t r inge il cuore.- Penso al le mamme sole ne l la c a sa si lenziosa, a l posto vuo to a l desco f a- mi g l i are, s c ruto i loro vol ti che, per sugges t ione, t rovo tut ti pal l idi e tr i- sti, e la sub i t anea conc lus ione è che mai t roverei l a f o r za di s t a c c a rmi da una mia c rea tura. Impu l so ingiust i f i- cabi le il mio, perchè, se f os se neces- sar io per la sa l ute di un mio bimbo, o per esigenze inderogabi l i, a l lonta- nar lo da me, pi egherei anch ' io il capo come tut te le a l t re madr i, pur essen- do nel mio int imo cont r a r i s s ima a l la v i t a di col legio. Quanti dolorosi casi v i sono nel la v i t a per cui non solo è necessar io, ma doveroso a l l ont anare i piccoli dal l ' am- biente f ami g l i a r e! Quando i piccoli siano pr i vi di ge- ni tori ed i parenti non possano e non vog l i ano dare loro ass i s t enza a f f e t- tuosa, quando il padre o l a mad re non t engano buona condot ta ed il loro esempio possa d i vent are nocivo. .. quando, e put roppo questo è un caso piut tos to f requent e, t r a padre e ma- dre non i nt e r cor rano buoni rappor t i. Il bimbo a l l ora cr i sc iuto in un am- biente inqui eto e ma l sano, scosso da opposti sent iment i, d i vent e rà un iper- sensibi le ed un pess imi sta. Meg l io quindi a l l ont anar lo e t raspor tar lo, per il bene suo, in un amb i ente di gio- vani , di sereni tà e di discipl ina. Spesso è anche necessar io provve- dere a l di s tacco dei bimbi per mot i- vi di salute. Se sono grac i l i, l infat i c i, a f f e t t i da t a re eredi tar ie, ed hanno quindi bi sogno di un sogg i orno al ma re od in mon t a gna in colonie ap- posi te o nel le a t t rezza t i s s ime case di salute, • nes suna mamma es i terà sul la decisione . da prendere. I l r i torno del bimbo r i s ana to e fiorente, r i compen- serà suf f i c i ent emente la mad re del sacr i f i c io compiuto. Ma quando i geni tori ab i t ano in un paese pr i vo di scuole super iori ed i figli devono. compi ere . i loro studi al t rove, come si dov rà a g i r e? In que- s ta condizione non si t rove ranno sol- t anto studenti l iceisti ed un i ve r s i t ari per i quali l ' esper imento di v i ta in- dipendente è quasi necess i tà, cer to u- tile, ma — nel le f ami g l ie dei medi ci condot t i, dei f a rmac i s t i, dei notai, ecc. cos t ret te a . r isiedere in pi ccol i ss imi cent ri —- anche i piccoli decenni che devono ent rare a l Ginnas io o al l ' ist i- tuto, ed hanno anco ra t anto bi sogno del la ass i s t enza ma t e rna. Pens i per- ciò la mamma, piut tos to di a f f i da re il bimbo a persone es t ranee che pun- to o poco conoscono del suo caro, abi- tudini, sens ibi l i tà e cara t t ere, propr io nel momento in cui ent ra in una v i - t a nuova in cui deve a f f r on t a re cose più g r andi di lui, se non s ia il caso di segui re lei s tessa il figlio nel nuo- vo ambi ent e. Si ledono in t al ca so interessi f ami g l i a ri ed economi c i, ma spesso è necessar io f a r e sacr i f i c i, per non ave re r amma r i chi in segui to. Quando, in ogni caso, dov r emo prendere la dec i s ione di non accom- pagnar lo, pr epar i amoci con fiducia e cor agg io al di s t acco in modo che g l i ul t imi g iorni di pe rmanenza a casa, i l bimbo non abb ia a sof f r i re. Pr epa r e r emo il suo cor redo c on t ranqu i l l i tà e sereni tà senza i r rorar lo di l acr ime, e g i unto il g iorno t an to t emuto, c e r che r emo di a c c ompagna r- lo e di a f f i da r lo ai suoi- nuovi custo- di, i l luminandoli sui suoi v i zi ed abi- tudini in modo che s ia loro più f a - cile conoscer lo e guidar lo. E quando, per l ' ul t ima vol ta, lo s t r i nge r emo a l nos t ro cuore, procure- remo di non essere t roppo commòs se e di or i entare il nos t ro pens iero ag l i al t ri bimbi che a t t endono a casa. N E R I NA •

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