LA CUCINA ITALIANA 1937

Gent .ma sig. ra Di ret tr i ce, Le mando alcune ricette semplici e di sicura riuscita, per la « Cucina Ita- liana ». Ossequiandola De v .ma Giul ia Va l l i vero Abb on. « Cuc ina I tal iana » R A V I O L I D I R I COT TA Si prepara sulla mad ia la pasta in- t r idendo la f ar i na c on acqua, pochi s- s ime uova (un rosso o due al mas- s imo ) e si lascia r iposare sot to un rec ipiente. Nel f r a t t empo si mes co la a del la r i cot ta così det ta di Tor ino, un tr i tato di prezzemo lo verde e po- ch i s s imo agl io, diverse manc i ate di buon f o rma g g io grat tugg i at o, sale, un pizzi co di spezie e a seconda del- la quant i tà del la r i cotta, uno, o più rossi d ' uovo. Se l ' impasto riuscisse p o c o denso, agg i unge re del la far ina r imes tando af f inchè r iesca un pasto- ne l iscio. , Si tiri la s f og l ia che si spalmerà per me tà a r ipieno (al la stessa ma ni era dei ravioli di gras s o) r i copren- do il tutto c on l 'altra me tà e stam- pi g l iando i ravioli ".olla sol i ta f o rma di legno. Si possono cond i re c on bur ro e f or- ma g g i o e c on sugo di carne. UMI DO • « P R E S TO F A T TO » Si f a roso lare con burro, pochissi mo olio, delle sottili fet t ine di mag ro di vitel lo alle quali si agg i unge rà un tr i tato di cipol l ine in proporz i one e un poch i no di al loro. Do po aver cuci- na to a l quanto a f u o co dol ce, si inaf- fi c on qual che cuc ch i a io di vino e qua l che cuc ch i a i no di c onc ent ra to di p omo d o ro di lui to in po co brodo. A ques to punto si ravvivi l eggermente li f uo co e si uni sca un pi cco lo pugno di verdure sotto aceto, tr i tate fine ment e. Si può servire p o cH minuti dopo. F I NTO SUGO Si me t ta a roso lare in casseruola ( con po co f u o c o) an bel pezzo di burro, un poco d'ol io, del la cipolla tagl iata a , pezzi, un bel g ambo di se dano bianco, un mazzet to di prezze mo l o, una carota a pezzi. Appena cot ti, si ri t irino si j l ino e si mettanr in mor ta io ron un cuc ch i a io di farina e qual che pezzetto di f ungo secco g ià rammo l l i to in acqua tepida Si pe , sti il tutto finemente e si unisca s»' sugo della casseruo la dopo aver stem pe-iato la suddeta pasta in mezzo bi c- chiere di vino- nero. Si agg i unga su- bito H « a l c he cuc ch i a i no di c onc ent ra- to di p omo d o ro di lui to c on acqua, buona manc i ata di f o rma g g io grat- tugg iato, e se piace, una pùnta di cuc ch i a io di zuc chero. Ment re questo sugo cuoce, è bene insapor i r lo c on un rame t to di rosmar i no o di saloia e qua l che f og l ia di basi l ico, c he si t og l i eranno p r ima di servi re il sugo col la pasta. PAST I CC IO D I F R U T TA S i c c ome per la buona r iusc i ta del- la co t tura di questo do l ce è assolu- t amene necessar ia una f o rma di ra- me stagnato, per una f o rma di bo- dino del d i ame t ro di cent imetri 20, un ¿empiono di URODONAL « un libro del Or. E, FaiviS c Perohè il zannile carico di .acido'urico rappresenta un pericolo » a tutti coloro cita comprendono la necss sltè di consétvar-e la saluta. oc-lvel® a LABORATORI CHAT61AIN R®p. — 18, Via Trliiulzlo - MILANO MmS d i t i e n i , . ' •t doler! renali; tanto comuni In ambo I j sessi, ma più frequenti nelle donne, si devono f prontamente combattere aiutando i-reni nella Idro funzione filtrante del sangue ed «limita* [ trice, dell'acido urico. . . . : Le più,grandi celebrità, mediche di tutto II mondo, raccorrr^nclano l'Urqd'onàl coma II. I.solvente per eccellenza', dell'acido-' urico. L'Urocional rappresenta up-vero depuratore ¡del renir sbarazzandoli dal cristalli urici e ' dalle impurità e. tassine che incrostano il tessuto renale operando come uri rneravl- l.piioso, disintossicante del sangue. '- , - gsiM&ss& M rene. bastante per 8 persone, o c c o r r ono le seguenti dos i : Far i na dopp io ze ro me z zo ch i l o- g r ammo, 325 . g r ammi di bur ro da ta- vola, 2 etti zuc che ro a velo, 1 ros- so d ' uovo, 1 presa di sale fino, un po di buc c ia di l imone grat tugg iata. Si impas ta tut to sulla mad ia s ino a f o rma re una pasta f ro l la col la qua- le si f as c ia c omp l e t amente l ' interno del la f o rma del budino, l as c i ando da parte sol tanto un pezzo di pasta necessar io per la r i coper tura a c ope r- chio del budino. A parte si saranno fat te giul ebbare ch i l og rammi due di pere ac e rbe (pr ivate del la buc c ia e dei semi) nel solo l oro sugo e abbon- dante zuc chero, e di questa spec ie di marme l l ata densa, si r i emp i rà il bodi- no, avendo cura di osservare che l ' in- t erno del lo stesso, sia ben f as c i ato da spesso strato di pasta f rol la. Si r i c o- pre c on un di sco della pasta f ro l la messa a parte, e si f a cuocere lenta- mente in f o r no a mode ra to calore. De - ve prendere un bel co l ore bruno e cot- to si s f o rma f ac i lmente anche da un bod i no a r i cami. E ' un do l ce di mo l ta figura e squisi t issimo, che bene r iusc i- to, po t rebbe figurare senza omb ra di presunzione, anche sopra una rega le mensa. GIULIA V A L L I V E RO L I B E R TI * * * Tll.mo signora Direttrice, Mi è caro, di tanto in tanto, adem- piere questo dovere che mj sono im- posta, sc r i vendo qua l che buona ed utile ricetta, g i ac ché sempre ho l ' ono- re di vederle pubbl i cate sul caro e pregevo le « Gi ornale della Cucina Ita- liana ». TACCH I NO COL ME L A G R A NO Ora che queste mele se le vede 'Sfoggiare la bellezza della sua ma- turanza e i Tac chini pure cominc i a- no a ingrassarsi per far bella mo- stra sulle tavole dì Di cembre, mi r i cordo di questo piatto lesto ma or iginale. Un bei tac ch i no f rol lo da a lmeno quat tro triorni, lavato e sa- lato nel l ' interno, ove pure avrete messo 20 grammi di burro legato stretto e messo ¡n una casseruola r.on due cucchiai d' ol io e altri 20 f ranimi di burro, sale e fogl ie d' in- alvia Chi ha comodi tà di avere il t'orno, io cuo ce per tre ore a calore regolare e chi non può averli met- te la casseruola coperta su f uo co P n t n e semprp tenendolo rigirato si cuoce pure per tre ore. Intanto a-

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