LA CUCINA ITALIANA 1937

1» Dicembre 1937-XVI LA CUCINA IT NA 21 per una infinità di cause; prima-, lo spazio, le leggi igieniche ecc.; però quei residuati non devono finire nel- immondezzaio, ma raccolti, possono essere rilevati dalla massaia rurale che ci fornisce il latte, la verdura, la frutta. Non c'è bisogno di una or- ganizzazione in grande stile, ch' io sono convinta, sorgerà, ma per in- cominciare, basterà un pò di inizia- tiva personale, un pò di devozione alla massima: «nul la deve essere but- tato di quanto è utilizzabile ». Il maggior numero di capi pollame, ohe le massaie rurali dovrebbero al- levare, abbisogna di mangime che la brava donna non può richiedere totalmente alle granaglie e cruscel li, sia .per la spesa e sia per non sottrarli all 'economia agricola gene rale. Negli avanzi raccolti dalla mas- saia cittadina, e rilevati da quella rurale, questa troverebbe l'aiuto P a bolo, che non graverebbe su nessu- na altra partita. Ho seguito la sorte dei maialini, dei quali parlai in altro articolo, per i quali in Germania con appositi recipienti forniti nelle famiglie, si raccolgono per essi gli avanzi. Cir- ca ogni dieci famiglie ne allevò uno, che fatte le debite proporzioni e coi relativi difalchi di gestione, viene ripartito f ra di esse, in quanto, non sj rinunci a favorire delle opere as sistenziali. Alle famiglie partecipan- ti, costò solo un pò di briga; il peso medio di un maiale è toventi chilogrammi. Come, tenere qualche gallina, pos- sedendo solo un piccolo orto e sen- za un pollaio ver Q e proprio? Intan- to dobbiamo scalzare una consuetu- dine; se noi pensiamo ad un pollaio vediamo mentalmente una casetta, dove oltre alle galline possa entrar- vi anche una persona; questo, è su- perfluo; non siamo già noi che de- poniamo le uova ed il pollaio basta sia alto quel tanto da contenere le galline, che sono pur tanto basse. Il Gruppo Massaie rurali di Rovere- to-Trentino, mise in uso un pollaio mobile di minim 0 ingombro, lungo metri 3,' largo uno ed alto uno, com- posto in una casetta di legno con pavimento a listar,elle, nido, finestri- na da chiudersi d' inverno. Que- sto dà su di un piccolo pac- chetto, con coperchi mobili, che po- sta sul terreno, per permettere alle galline di razzolare. Tutto e rapi- damente trasportabile e dato il pe- so minimo non richiede aiuto di robuste braccia; tutto è facil- mente smontabile tanto per tra- slochi quanto per immagazzinare. Vi trovano corrispondente ospitalità, quattro, cinque galline, le tante, che senza dispendio, possono es- sere mantenute coi residuati cu- cina, di una famigliola e la verdura di un ortlcino come sa- LÀ GOMMAP I UMA P I R E L L I è una leggera massa di purissima gomma ottenuta di- rettamente da) lattice, elastica, soffice, indeformabile, completamente porosa, costituita da innumerevoli cellu- le di gomma, ognuna -ielle quali agisce come molla se- parata, pronta e sicura. La comodità dei cuscini di GOMMAPIUMA PIRELLI è dovuta al fatto che l'elasticità è uniformemente distribui- ta per tutta la massa, ed il cuscino cede cosi dolcissi- mamente sotto il pese nella persona pur sostenendola in modo fermo ed uniforme. 1 cuscini di GOMMAPIUMA PIRELLI don s 1 affossano, non temono forature, non perdono mai >» forma ? sono praticamente indistruttibili Nessuna imbottitura di sedile risulta cosi soffine elastica, riposante come la GOMMAPIUMA La GOMMAPIUMA non a.lberga germi ed insetti non accumula polvere. Ogni formazione di calore è eliminata j di cento-cen-rebbe il mio, che le galline mi con- cimano e dove da due anni tengo in esperimento, con piena soddisfaalo, ne, il pollaio mobile, con unica spe- sa per 4 galline, di circa 20 centesi- mi al giorno di granaglie, oltre i re- sidui di cucina. Quattn 0 galline ovarole giovani, danno in media 800 uova annue, che a 40 centesimi rispondono alla bel- la c i f ra di 320 lire. Sui tre anni le galline si mangiano, ognuna raggiun- gerà in media il chilo e mezzo; a li- re 8, ognuna dà carne per circa lire 12; con 14-15 lire sì compera una poi- lastrina di due mesi e mezzo o tre, di razza livornese, la migliore come ovarola, seguita piota a pista dalla padovana, gallina molto fonte e pun- to delicata per il mangime. Alimentazione. Questi semplici con- sigli sono dedicati alla donne di ca- sa, desiderose di utilizzare e di far fruttare gli avanzi di cucina. Gli avanzi che si buttano, non quelli che si fan ritornare in tavola sotto mutate spoglie. Si può calcolare d,i poter mantene- re un capo di pollame per ogni com- ponente la famiglia. E' necessario sradicare la credenza che sia utile cuocere il pastone delle galline. E' uno sbaglio. Essendo l 'uovo forse il 'cibo Più ricco di vitamine, la galli- na, particolarmente, se rinchiusa nel pollaio, deve ricavare tali vitamine, dal vitto che le viene somministrato e che troverà abbondanti nel cibo crudo, più abbondanti ancora nelle farine crude e nelle verdure. Ogni gallina abbisogna giornalmente di circa cinque grammi di albumina a- nimale; negli avanzi di cucina ne trova in abbondanza. Gli avanzi de- vono essere buoni e non ammuffiti. La consistenza del pabolo (durezza del mangiare) piuttosto densa e secca. Alimenti eccitanti per facilitare la deposizione delle uova sono: fari- na di tìen 0 d; trifoglio ed erba me- dica; farina dì carne o di pesce, or- tiche secche pestate, avena, grand di seme canape, di girasole ecc... sempre s'intende in dosi limitate e miste ai soliti alimenti: crusche, insalate, ca- voli trinciati, granaglia. Niente pa- tate cotte e po c 0 granoturco o riso, essi tendono a fare ingrassare le gal- line ed allora non danno più uova. Verdura, verdura e verdura! Sarà utile accaparrarsi pollastrine, nate in marz 0 o mettere la chioccia i primi di mese (21 giorni di cova) Un ultimo consiglio, non spaventa- tevi per l a faccia allarmistica dei vostri vicini, al primo apparire f ra i fiori e verdura, del vostro pollaiet- • o, dopo qualche tempo, vedendovi -accogl iere le uova e constatando la assenza di cattivi odori incomince- ranno a portare anche loro gli a- vanzi per avere qualche uovo freschis- simo o vi chiederanno il cambio con luelle .comprate al marcato. Vi assicuro che il disturbo è mi- nimo e l'utile sensìbile. AMALIA PISCEL Assistente Sanitaria

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