LA CUCINA ITALIANA 1937
30 LA CUCINA ITALIANA 1° Dicembre 1937-XVI Variear la l i s ta. . . . Conosco una brava signora che, un giorno, parlando con me del sempre interessante argomento « cucina » mi disse: «Pensi che io, tutti i giorni, sia primavera, sia estate, sia autunno, sia inverno, sia giorno festivo o gior- no feriale, perchè i miei uomini man- gino di gusto, devo mettere i fagioli nella minestra, anche se il brodo è di pollo, e non oso fare un'altra minestra, come non oso fare una pietanza che sia diversa dalle solite comuni pietan- ze, perchè essi arriccerebbero il naso ad ogni novi tà». E come questa, quante altre signore non osano variare la cucina, per tema di incorrere in rimproveri e di non incontrare il gusto dei loro cari! Ec co! vorrei incoraggiare appunto queste signore ad osare! Se ne troverebbero bene esse e tutta la loro famiglia. Pri- ma di tutto la salute ne risentirebbe un grande benefìcio: (non mi dilun- go in spiegazioni perchè altri, di me più valenti, hanno già scrìtto su que- sto argomento). In secondo luogo, f a piacere anche alla cuora di fare qualche cosa di nuovo, di buono e di bello: e Se qualcosa ci può essere che faccia piacere, anche occupandosi di cucina, ebbene, si deve fare. Se c'è f ra voi, gentili amiche, qual- cuna che vuole imitarmi, se ne tro- verà bene. Osi; non più fagioli tutti i giorni; sono buonissimi, è vero, ma c'è di che sostituirli. Sono buone le nostre semplici pietanze, ma sono buo- ne e invitanti anche le pietanzine ri- cercate. Che gioia per gli occhi di un bel piatto di uova sode, ricoperte di maionnese e decorate di capperi e di filetti di acciughe! Belle le multicolori insalate russe, i rossi pomodoro ripie- ni, il risotto di tre colori, (i nostri bei colori della bandiera italiana) i risotti tutti verdi, gli sformati di tutte le for- me e gusti; deliziosi gli antipasti di- sposti con arte ! Non parliamo poi dei dolci: allontaniamoci un po' dal so- lito bodino di cioccolatto, dalla solita torta paradiso; facc iamo dei dolci nuo- vi, misti con frutta, ad esempio. Io conosco un dolce-frutta bello e squi- sito; quando è pronto, voi avete da- vanti a-gli occhi un angoletto di bo- sco, col suo terriccio scuro e umido, sul quale sono nati per incanto dei funghi porcini: sono là, tremolanti e graziosi, ce ne sono di grossi, di .pic- coli, di più scuri, di più chiari. Natu- ralmente se alzate gli occhi, non ve- drete attraverso le verdi foglie dei pini un bel cielo azzurro e, un profilo di montagna dolomitica, ma saranno così simili ai veri (se riusciti bene) che i vostri invitati, si domanderanno sgomenti da quale capriccio sia stata colta la padrona dì casa, per servire dei funghi alla fine del pranzo! Non vi voglio insegnare ora mine- stre, pietanze e dolci novità; questo compito assolve anche troppo bene il giornale che avete sotto gli occhi, ma voglio solo indurvi a fare qualche cosa di nuovo tutti ì giorni; a rinnovare la vostra lista del pranzo, vedrete i vo- stri cari mangiare cogli occhi le vo- stre belle novità e i visi dei vostri bambini, brillare di gioia! Il piatto nuovo sarà tema di conversazione, e so che, purtroppo in alcune famiglie composte solo da marito e moglie, c'è anche bisogno di un tema di conver- sazione per rallegrare la monotonia di un pranzo in due. E cercate di variare la lista special- mente se avete un invitato che onora spesso la vostra tavola, un invitato periodico, insomma. Non preparategli mai le stesse cose, egli deve assidersi alla vostra, mensa e non sapere mai in precedenza ohe cosa mangerà; sarà per lui più solleticante e più invitante che se sapesse già la qualità e il nu- mero delle portate e vi dirà che siete una interessante e graziosa padrona di casa. Come è bello andare a tavola e non sapere cosa si. mangia! Perchè tal- volta è così piacevole, specialmente per noi donne, andare a mangiare al ristorante? Perchè generalmente si cerca di. mangiare quello che non si mangia mai in casa. E poi, pensate; un minuto prima, non si sa che cosa, si mangia, non si è sentito tutta mattina l'odore della pietanza o del- la minestra che sta cucinando; ciò ohe ci viene servito è una novità, per il nostro palato. Vi sembra forse troppo puerile tut- to c i ò? Sì, è aibbastanzo puerile, ma è tan- to umano. UN'ABBONATA P ORC E LAL A N RESISTENT AL FUOC SOCIETÀ CERAMICA t e s o » ! ' MILANO, Co - so Ultori» I • « 8 Dame 13 • TORINO, Vi . Raro» 15 - v i . Venti Settembre 71 - GENOVA, Vi . XX Settembre 3 * - C o n o Buenos Ayrei 1 7 0 - 1 7 2. BOLOGNA. Vi . RizMJii 10 • FIRENZE. V i . Rondine!» T • ROMA. Vi . del tritone 177 • VI. A. O.Breli. 45 • NAPOLI. V i . Rom. 211 - CASUARI L.r 9 o C. Felle. 24 • SASSARI, e . » A i . n l I
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