LA CUCINA ITALIANA 1937
6 LA CUCINA ITALIANA LA POSTA DI NINA Fondute... signorili e fondute eco- nomiche. — Una gentile abbonata mi scrive, da Torino, una cara let- tera, a proposito di una rnia pre- cedente risposta intorno alla fondu- ta. La lettera rettifica .alcune mie osservazioni, intorno al. modo di pre- parare la celebre pietanza piemon- tese, e intorno al costo di essa. Inu- tile dire che sono grata alla abbo- nata cortese per la sua preziosa le- zione: inutilissimo, anche, dire, che. sono proprio lieta di questa colla- borazione f ra noi tutte, amiche o redattrici della « Cucina ». Credo che si senta anche dall'ac- cento... con cui scrivo queste note- relle, che io sono toscana: decisa, mente, fondamentalmente, irrimedia- bilmente toscana. E' perciò per me anche una vera gioia approfondir- mi nei... misteri delle altre cucine regionali, ricche, come quella pie- montese, di preziose ricette. Ma ecco la lettera, deila nostra abbonata, sd ecco ii n o s o di fare la- fonduta economica (ohe proverò, immediatamente anch' io). Nina gentile. Nel numero del Novembre ultimo, scorso della « Cucina Italiana » lessi la sua risposta a «Gi na c a r a» sul- la « fonduta ». Avrei voluto scrivere subito ma le occupazioni me lo han- no impedito. Spero .ad ogni modo di poter essere utile anche ora. Io so- no piemontese di nascita e di fami- glia, per di più i nonni materni era- no albesi: Alba,, città per eccellenza della fonduta e dei tartufi. Conosco quindi bene il piatto e le posso dire che lo facciamo sovente poiché j mol to buono anche senza i costosi tartufi, e perchè si presta a molti usi sia per piatti « eleganti », sia per piatti comuni ai quali aggiun- ge pregio, senza essere così costosa come a Lei pare. Dunque per « Gina cara » e per tutte quelle abbonate a cui può in- teressare la « F o n d u t a» si fa così: Dose per 4-6 persone: 2 etti <2 fontina, che si taglia a -fettine sot- tili e si mette a bagno nell'acqua per almeno mezz'ora: si toglie dai- l 'acqua e si mette in casseruola con 2 rossi d'ovo, 2 tazzine da caffè r latte, un pizzichino di sale (poco) una noce di burro e (se non c'è r tartufo) uno spicchio < 'aglio intero (per poterlo togliere prima di ser- vire). Si mette la casseruola a ba- gno-maria nell'acqua fredda e si ri mesta sempre fino a , che la fontina sia sciolta ed abbia formato una crema (l'acqua, sarà giunta al bol- lore). La « fonduta » così fatta rie- sce quasi sempre bene e l'aglio le avrà dato li sapore del tartufo che non si è potuto comperare. La buo- na « fonduta ». è cosi pronta per es- sere serv+èa: la si può servire sola, come piatto di mezzo, oppure su qualsiasi verdura cotta al burro, (e diventa così un piatto serale gustoso e non caro), oppure la si versa su di un risotto m bianco e si farà un figurone, o se ne riempiranno dei pasticcini, o si verserà su sformati di verdura Ed anche senza il tar- tufo, è gustosissima, ghiotta, nutrien- te. Attenti però a servirla sempre ben calda, su piatti caldi, chè fred da,... non è più quella! . Provi anche Lei e poi mi saprà dire! Saluti ed auguri cordiali da una fedele abbonata. GERMANA GILLARDI Una massaia economa. — I Pre- Parati per stirare a lucido la bian- cheria sono innumerevoli. Alcuni a: essi si applicano direttamente sulla biancheria, altri si mescolano all'a- mido di cui la biancheria è intrisi o oi • stendono sul ferro caldo. Ec co la, composizione dei princi- pali: in 100 gr. di acqua calda si sèiolgor.o 4 grammi di bicarbonato di potassa e 4 di borace, si aggiun- BR.V.ÌS 3 tnaSanni è metgiio fife v e - niwli eh® comS»att@fli @ p e » > | w e v e n i f t t aecoj'i'e for>tl ficai»« ii c&npo. Un sicuro rimedio è il II composto di giicerofostati « ducleinati di calcio e. iodio, che accresce it "ig&irj stimola le funzioni dell 'oigarmmo, !© fortifica rendendolo còsi agguerrito j contro le insidie del male. Cura completa: 6 flaconi medi de L. 14.45 o 3 rrondi do L ¿7Mi In vendita nelle buone tarmai le r freaso "-i r'armacìa GABBIANI Via Hanm 5 jì M. Gafohiami ViaPomaSI Milano gono grammi 20 di glicerina, e quin- di sempre a caldo 52 di stearina e 20 di paraffina, agitando. Si adopra un cucchiaio di questa miscela per ogni litro dì pasta d'amido. Oppure: Si fondono 30 grammi di stearina con 6 di paraffina, aggiungendo quindi una soluzione di gr. 20 d borace in acqua bollente. Si mescola fino a raf freddamento e si unisce poi alla pasta d'amido. O anche: la seguente composizione serve per bagnarvi la biancheria, dopo che è stata mischiata (la composizione) all 'amido: stearina parti 5: borace 5: taico 5: acqua 85: ' gomma 'adra- gante i . Ma creda: con un ferro rotondo, e amido e borace, .la biancheria vie- ne lucida, ugualmente. Ci vuole fer- ro caldo e.;, sugo di gomito. Le scrivo anche la ricetta per fare i maritozzi: 200 gr. di fiore di fa- rina si stemperino la sera, con acqua ^ tipieda e 40 gr. di lievito di birra, j La mattina si impasti 200 gr. di bur-* ro, 2 uova e 100 grammi di zucchero e un pizzico di sale fine A poco per volta unisca altri 200 grammi di farina sbruf fandoci del- l 'acqua tiepida finché la pasta sia formata, e alquanto tenera. Occor- re lavorarla bene a forza di polsi. Conoscerà quando è pronta allor- ché si distaccherà dalla mano. Mescoli allora 100 gr. di pinoli e uva passerina e 50 gr. di ceùro candito tagliato in dadini. Formi poi desi ma- ritozzi e li metta sopra a lastre fa- cendoli lievitare ad una stufa tempera- ta per circa tre ore e facendoli cuo- cere poi al forno ben caldo. Vanno glassati con zucchero in po c a acqua. Bellezza rara. — La tua lettera mi è arrivata troppo tardi perchè potessi rispondere nel nrmerò ii gennaio. Sicché a quest'ora il battesi- mo sarà fatto e... tanti auguri. " Bene, ad ogni modo, il vestito d'angora celeste, per il tuo tesoruc- Cio. Per i confetti, direi di passarli col vassoio e il cucchiaio: e senza il biglietto, diamine! Se li farà, il tuo Giorgio, quando sarà un po' più "•rande. La balia Che sarà occupà- ; tissima colla creatura comparirà un | momento al desert del pranzetto, I 3he sarà bene sia semplice, sbriga- j ivo, salubre. Tanti tanti auguri. Abbonata noiosetta. — Ma no: è anzi molto interessante, sopratutto con quella su® descrizione dei mo-
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