LA CUCINA ITALIANA 1937

1° Febbraio 1937-XV LA CUCINA ITALIANA , 7 bili, che rivela fine sentimento d'os- servazione, e senso critico. I o non metterei dei centri, sotto 1 bibelots del salotto e della came- ra. Non metterei nulla, Se i marmi scuri sono degni dei mobili di ra- dica. Per la coper ta da letto mette- rei, invece, sotto, un trasparente de color della carta da parati o della, tappezzeria dominante. Sotto la to- vagl ia a pizzo lasci che si intraveda il piano del tavoìo. Circa l 'apparec- chiatura, tutto dipende, in sostanza, dal genere di vasel lame e d'argen- teria, di cui si dispone, e , anche dal- la solennità che si vuol dare al con- vito. In genere i bicchieri si dispongo- no cos ì : a sinistra quel lo per lo spumante, accanto, quello per il vino da dessert, poi il bicchiere da vino e a destra quello più grande, per l 'acqua. Se vi sono vin} bianchi e vini ros- si, due bicchieri, sempre sulla me- desima fila. Eviti di far contornare i piatti con tutte le rosatene. Ir gene'rale si metta a sinistra la for- chetta, a destra del piatto il ouc chiaio, il coltello e qualche altra posata, I piatti si riempiono da de- stra e si ritirano vuoti da sinistra Tante care cose. Milanesina. — Non gettare, bam- bina mia, le scorze di aranci. Fa' cos ì : per 15 giorni tieni in fusio- ne, dentro una brocca di terra, 125 grammi di cortecce d'arancio ben spiccate e monde, entro due litri di acquavi te stravecchia con qualche grammo di cannel la fina e dì ga- rofano. Esponi la brocca al calore del sole o a quello della stufa. Agi- ta ogni giorno. In seguito fa passa- re questa infusione da uno staccio e aggiungivi uno sciroppo composto di 500 gr. di zucchero sciolto entro un quarto di litro d'acqua. E' un liquore eccellente, e costa poco. Laura - Bologna. — Secondo i gu- sti, le abitudini e la persona che Per le tovaglie ritorna il tessuto damascato indossa un pigiama per notte può e può non essere pratico. Chi non sente però un rimpianto per quelle belle cami c ie dì pizzi e di raso che mandavano in visibilio le nostre mamma? Per il tuo cor- redo io ti consigl io di fare molte camicie da notte e qualche pigiama con vestaglia dello stesso colore e de,Ila stessa s to f fa. Il pigiama si porta, se si porta, di notte: la mat- tina, quando ci si alzu per andare al bagno, si infila, sopra di esso ¡a vestaglia. Auguri. E. A. — Nel la « Cucina » di Gen- naio, ho pubblicato, intorno al modo più elegante di apparecchiare la ta- vola, una fotograf ia dove è riprodot- to un vassoio di frutta e qualche fiore che fa capolino. Hai prefetta- mente ragione: i fiori si vedevano Il G ieon l daell Domenica, , si è trasformato in una elegante ri- vista settimanale in rotocalco, di varietà, attualità fotografica, lette- ratura amena, novelle, romanzi. Giornalisti di grande valore, inviati nelle varie parti del mondo, pub- blicheranno in ogni numero le loro corrispondenze, illustranti le più strane usanze dei popoli più strani: scrittori insigni, specializzati in arte, scieriz. popolari, moda, umo- rismo, grafologia, letteratura in- fantile, tratteranno, ciascuno nella parte di propria competenza, i più svariati argomenti. IL G I ORNALE DE L LA DOME- N I CA è dunque il più vivace, più moderno, più elegante giornale per famiglie. Non deve mancare nel sa- lotto di ogni Signora. L'abbona- mento al « Giornale della Domeni- ca » costa L . 15. Cumulativo con la « Cucina Italiana », L. 19. Indirizzare richieste di saggi e vaglia all 'Amministrazione dei « Giornale d'Italia » - Palazzo Sciarra - Roma. Nno deev maencar nl e saolott id oign Siganor poco. Ma c ' erano: e costituivano un genere di apparecchiatura invero mol to elegante e pratico, adatto sia per pranzo che per the; i due bic- chieri servono, quello grande per l 'acqua, l'altro col calice per il vino. Il piano della tavola deve essere di legno lucidato o in radica, ma deve esser perfetto, se no è megl io rico- prirlo; non esporre alla critica delle tue amiche un piano di tavola tar- lato o logoro. Ma quanto è più bel- la, a gusto mio, una tavola apparec- chiata all ' italiana: tovagl ia dama- scata bianca, un centro con spec- chio e fiori in un anfora d'argento, candelabri pure in argento! E' un insieme molto elegante. Il posto d'onore è, da tempo im- memorabi le, al centro se si tratta di una eminente personalità: se no alla destra della padrona di casa che occupa il centro se non vi sono signore ospiti. La molestia dei geloni è terribile. Eccoti ùn consigl io: fa' alle mani dei bagni con vino nero: non im- porta sia di prima qualità, importa che il bagno sia molto prolungato e si rinnuovi tutti i giorni. Per im- biancare le mani ade .a il vecchis- simo sistema: con due decigrammi di acido sol forico, due' bicchieri di acqua, un grammo e mezzo di mir- ra, un miscugl io: quindi immergi le mani in tale preparato lavandotele però prima, accuratamente. Se se- guirai il mio consigl io potrai fare a meno dei guanti, due belle mani so- no sempre preferibili ai guanti, spe- cialmente in un ballo. Barelli - Roma. — Il galateo mo- derno prat ico ch'e mi chiedi, e dove tu troverai consigli pratici di signo- rilità, è quello della nostra illustre col lega Marchesa Elena Morozzo de la Roc ca. Afi'attuosam ente. JKQKéi

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