LA CUCINA ITALIANA 1937

LA CUCINA ITALIANA IT di togliere il piatto che contiene te ce- nere e serve di sostegno alle torneile, cosi che l e t o r t e restano troppo cotte al disotto e quasi crude disopra. Scal- dare caldissimo il forno dunque, senza dimenticare questo particolare impor- tante. Mentre il forno si scalda, si con- tinua il lavoro aggiungendo la farina, la scorza di un limone, grattuggiata ed un cucchiaino colmo di lievito in pol- vere oppure 6 gr. di crema di tartaro e 3 di bicarbonato, o poco meno di mezzo pacchetto di lievito Bertolinii Imburrare e cospargere di pane gra- fuggiato una fortiera di 25-28, cm. di diametro circa, versarvi l'impasto . ed infornare a forno caldissimo. Vigilare dopo venti minuti di cottura. Con questa pasta simile al Pan di Spagna si può preparare una bella tor- ta tagliandola orizzontalmente e cospar- gendola di marmellata che resterà cosi intramezzata. Oppure sempre dopo aver- la divisa in due orizzontalmente, spruz- zarla di rhum, o più economicamente di marsala e coprire il piano di cre- ma all'uovo, al cioccolato, ecc., eppoi combaciarvi sopra l'altra metà. Senza alcun preparato riesce anche un otti- mo dolce, sano ed economico per bimbi ed anemici.' Dev. CENZINA CAGGEKO PASTA DOLCE Mezzo kg. di farina, 330 grammi di zucchero, 160 gr. di strutto o di burro, una presa di crema di tartaro e bicar- bonato di soda, la scorza di un limone grattata. Si mette tutto insieme, se ne fa una pasta e quindi si mette in una teglia unta con burro ed infarinata e si cuoce in forno. Gent.ma Signora Diretrice Al suo gentile ed affettuoso invito non si può rimanere insensibili : ecco il mio modesto contributo alla collabo- razione iniziatasi fra le amiche della « Cucina Italiana ». Anch'io, da vecchia abbonata, sogno la prosperità del nostro caro giornali- no che ha la virtù di penetrare, con parole semplici e buone, nei cantucci più remoti dell'anima femminile e di portare al sole sentimenti ed emozioni che solo la donna sa concepire. Egli è la migliore compagnia è la guida sag- gia ed amorevole alla s^na vita fami- liare. . SRAGIONINE ALEA CONTADINA 1» Febbraio 1937-XV Sii?" ' 1 T . . . I — — . 1 gli italiani mi permetterei di comin- ciare con la ricetta lei pesto e rela- tive trenette chè se fatte come si deve riescono un piatto graditissimo anche ai più ostinati denigratori. TRENETTE COL PESTO Ha principale impotanza la qualità del basilico. Da scartarsi assolutamen- te quello profumato alla menta e che trovasi in abbondanza dove il basilico è coltivato soltanto come pianta da giardino pensile. Da noi si trova qual- che volta in estate quando il basilico è nella sua piena coltura. Il pesto sarà più fine e delicato se. il basilico è te- nerissimo come si verifica . in inverno. Un tempo si usava pestarlo nel mor- taio di marmo; oggi prevale l'uso di tritarlo finemente con molta cura e... pa- zienza sul tagliere, insieme a molto formaggio misto parmiginao -e sardo di- stribuito poco alla volta. Per chi dige- risce male l'aglio, può farne, benissi- mo a meno. Dunque è assolutamente falso impiegare — ' come - prescrivono tante ricette non genovesi — due o tre spicchi d'aglio. Io penso che più d'una massaia dovette inorridire _ a tale prescrizione e crederci dei pestilenziali mangiatori. d'aglio. Tritato finissimo come una accuratis- sima salsa verde, unendo poco per vol- ta molto formaggio mièto come detto sopra, si mette il pesto (che avrà pre- so un bel colore pisellino) in una sco- della e si scioglie con ottimo olio. Intanto si. sarà posta sul fuoco la so- lita capace pentola d'acqua ben giusta di sale e. al bollore si saran calate due 0 tre patate tagliati a dischi dello spes- sore di poco più di mezzo centimetro. Dopo poco si sarà aggiunta la pasta _ trenette — ed a giusta cottura co- late. Sarà bene eh, e la pasta resti un pochino umida, scivoloso come dicono 1 bravi meridionali che se ne intendo- no, eventualmente aggiungere' pochi cucchiai di sugo nel pesto. Condire cosi la pasta cospargendola bene di pesto aggiunto ad un po'' di ottimo burro e a formaggio parmigiano. Le trenette saranno eccellenti. Come dosi: un bel mazzetto di basilico tenero per mezzo chilo di trenette e due etti di patate. PASTA REALE PER TORTE Peasre tre uova fresche (sono circa 180 gr.) ed Ugual peso di zucchero e di farina. Sbattere a fiocca soda gli albumi a parte. In altro vassoio sbattere i tre tuorli collo zucchero e sbattere senza stancarsi. Unire gli albumi e continuare a girare con lena. Prima di aggiunge- re la farina preparare il fuoco acceso e mettere a scaldare il forno. Tante mas- saie usando i forni di ferro trascurano — s Signora Direttrice Anche quest'anno per bontà di una mia amica sono stata abbonata alla « Cucina Italiana ». Io che sempre : ho avuto passione a cucinare ne sono proprio contenta e soddisfatta perchè in questo giornalino trovo tante e tante ricette buone ed economiche. Vorrei mandare anch'io qualche ricetta TOPINI' DI FARINA BIANCA Mezzo litro di acqua; mezzo chilo di farina bianca; 100 gr. di burro. Si fac- pia bollire l'acqua e poi a poco a poco si stemperi la farina in modo che non vi. vengano dei mozzi, quindi ci si met- ta il burro e si faccia cuocere per tre quarti d'ora. Si versi' la pasta su di un tavolo di marmo e quando g fredda si ritagli a quadretti e si cuocino in acqua salata per qualche minuto; poi scolati e conditi al sugo e parmigiano. CAME ALL'ACCIUGHE Mettete in una casseruola un pezzo di, filetto o di girella unitevi sale e pepe, l'agro di mezzo limone ed una -»-•'uga. Fate cuocere a fuoco mode- rato. Preparate le bracioline con carne ma- gra di vitella battuta bene bene, un- getele con olio e conditele con sale e pepe. Fate un composto di olive in salamoia, capperi strizzati dall'aceto e un'acciuga tritando il tutto ben bene. Lasciatelo cosf semplice oppure aggiun- getevi un rosso d'uovo ed un pizzico di parmigiano. Riempitene le bracioli- ne legatele e quindi cuocetele con bur- ro e sugo oppure in un soffritto di cipolla. TRIGLIE COL PRESCIUTTO Mettete a marinare le triglie col sugo di un limone, 5 0 6 acini di pepe, 4 foglie di lauro, 2 cucchiaiate d'olio e poco sale. Dopo circa un'ora mettete le foglie del lauro in fondo alla casse- ruola ed accomodate il suddetto pesce a coltello fra una . fetta di prosciutto ed una triglia e cosi via fino a che tutto sarà esaurito. Gettatevi sopra la bagna dove sono state marinate e fatec uocere a fuoco basso per dieci minuti. GOBBI AL TONNO Ecco un piatto adatto per il venerdì. Lessate in acqua salata le coste di 2 0 3 gobbi bianchi e giunti che saran- no a cottura, scolateli. Preparate intan- to 70 grammi di tonno sott'olio (re- golandovi in proporzione nel caso che i gobbi fossero di più o di meno) 2 spicchi d'aglio, un po' di prezzemolo, e tritate tutto ben bene. Gettate quindi tale battuto in unac asseruola ed ag- giungete 4 cucchiai di olio, sale e pe- pe quanto basta. Allorché l'aglio avrà preso colore, mettete le coste dei gobbi e lasciate in- saporire per un quarto d'ora voltando di tanto in tanto la vostra gustosa pie- tanza. VITELLA IN FRICASSEA Comperate 6 etti di muscolo di vi- tella. e tagliatela a pezzi. Ili una cas- seruola mettete intanto 60 gr. di burro e non anoena sarà .disciolto, versateci una cucchiaiata di farina bianca. Girate sempre il composto con un cucchiai» fino a che non abbia nreso colore.. Ver- sate quindi un mestolo abbondante di GRAZIA- BELLEZZA-SALUTE otterrete Impiegando giornalmente per riglepe Intima eccel lente prodotto che decongest iona, ringiovanisce e tonifica gli organi e che uccide I germi microbici. DI odore gradevol issimo. GRAT IS su semp l i ce richiesta, IJ libro: "LA SALUTE DELLA DONNA PORTA LA GIOIA DELLA CA S A" Indirizzando al Laboratori della G Y R A L D O S E Rep. C - V ia T r l v u l z lo N. 16 - M I L A NO

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