LA CUCINA ITALIANA 1937
1° Febbraio 1937-XV LA CUCINA ITALIANA , 19 Gent.ma Signora Direttrice Ho già rinnovato l'abbonamento al caro giornale per il quale sento immu- tata l'ammirazione e la glatitudine pei il bene che apporta in ogni famiglia. Sono abbonata fedelissima sin dal 1931. Conservo religiosamente tutti 1 numeri, ciascuno dei quali, con una ri- cetta, con un consiglio è valso ad ap- pianare le inevitabili difficoltà incon- trate nell'adempimento del mio dovere essendo io a capo di una famiglia 01- treci numerosa, composta di vecchi quasi novantenni, di bimbi, di giovani. Desidero che le mie figliuole, quando ad istruzione completa usciranno dal Convitto trovino fra i tanti libri, bene ordinati i volumi della Cucina Italiana. Saranno la parte più preziosa della lo- ro dote. La prego Signora di scusarmi se con ritardo adempio il mio dovere di fedele abbonata. Ma se le ricettine che Le mando le crederà buone, le farò segui- re da qualche altra. MINESTRA DI SARDE Dosi: gr. 250 cipol le; kg. 1 di po- modoro; gr. 500 sarde; un uovo, un cucchiaio di pan grattato; due cuc- chiai di parmigiano. Si tagliano sottili le cipolle e si fanno . soffriggere in ab- bondante olio d'oliva. Appellila comin- ciano ad indorare si aggiungono 1 po- modori pelati, privati dai semi e tri- tati finemente. Si aggiusta di sale, si mette un po' di pepe e si fa una salsa come per metterla sulla pasta asciutta. A parte si puliscono le sarde alle qua- li si tolgono le teste, le lische, 1« code^ Indi con le mani si schiacciano e si imp-stano fino a formare una pasta che al tatto non deve presentare nulla di duro o di spinoso. Si aggiunge a un po' di prezzemolo tritato finemente, uno spicchio d'aglio grattugiato, un po' di sa,!« e pepe e l 'uovo. Si impa- sta il tutto ben bene e se ne fanno poi delle pallottoline poco più grosse di un cece. Si mettono tutte m una volta nella salsa già preparata e bol- lente e si aggiunge tanta acqua quanto basta per fare una minestra per sei persone. Si aggiusta di sale, e quando bolle si mette giù il riso che bisogna far cuocere al dente. Risulta una mi- nestra gustosa e nutriente. CONIGLIO IN AGRO DOLCE Si pulisce il coniglio, si taglia a pezzi che si lavano in acqua corrente. Si a- sciugano i pezzi e si friggono in buon olio d'oliva insieme ad una mezza ci- polla Urtata finemente. Quando hanno preso un bel colore d'oro si mettono in un tegame a fondo piuttosto .stretto e vi si aggiunge un bicchiere di buon aceto, un 'eguale quantità d'acqua e un buon cucchiaio di zucchero. Si lascia cuocere lentamente. A parte si friggo- no a spicchi 250 grammi di patate, una melanzana tagliata a piccoli tubetti. Si lessano delle olive verdi snocciolate, dei capperi, dei sedani. Ogni cosa si lessa a parte e si soffrigge a parte. Si unisce il tutto al coniglio già cotto e si fa cuocere ancora un po' rivoltando spesso. Si mangiare caldo, ma fred- do è migliore. DOLCE DI CREMA In un litro di latte di capra si met- tono due scorge di limone e 200 gram- mi di zucchero. Dono due ore si sciol- gono gr. 50 di amido per dolci in un po ' ¿'acqua, si battono appena 4 tuorli d'uovo e si unisce il tutto al latte. Si mescola bene il tutto strizzando lui po' fortemente la scorza di limone e si versa in un tegame a fondo largo, fa- cendo passare il latte e il resto attra- verso uno staccio o un colino da caf- fè. Si mette la casseruola sul fuoco ri- mestando continuamente sempre da un verso con un mestolo di legno. Man mano che si avvicina all'ebollizione co- mincia ad addensarsi. Quando alla su- perficie si aprono delle bollicine la crema è già densa e pronta per essere subito versata su un piatto largo da portata su cui precedentemente si sa- ranno prepariate dell« fettine di pan di Spagna spruzzate di liquore a piacere. Si cosparge la crema di cannella in polvere, di cioccolato pure in polvere, di diavolina (confetti piccolissimi di va- ri colori ). Si mettono qua -e là a muc- chietti, a disegni, dei pistacchi fine- mente tritati, qualche ciliegia candita, si serve fredda tagliandola col taglia- cassate. D'estate è bene metterla in ghiacciaia. EBMEL INDA CUFF ARO — 8 — Gentile Signora Direttrice Mi permetta che anch'io, da vecchia abbonata del Giornale « La Cucina Ita- liana », Le esprimo tutta la simpatia per il continuo progresso da esso fatto. Ho già fatto rilegare l'anno 1936 ed è rimasto veramente un libro simpaticis- simo • e pratico dato che coll ' indice si può trovare subito quanto si desidera. Posso permettermi d'inviare anch'io qualche ricetta ? è il r i c o s t i t u e n te m i g l i o r e p e r b a m b i n i c h e fa c r e s c e - r e s a n i , forti e r o b u s t i . L ' az i one del N U C L E O N i rapida, sicura e di durata per- che* dovuta non a sostanze eroiche di cui è privo, ma soltanto ai gl icerofosfati e nucleinati di sodio e sodio. Inoltre è di sapore gradevole s piace ai bambini. Cura completa: 6 flaconi medi' da L. 14,45 o 3 grandi dà L. 27,10 In vendita nelle buone farmacie e presso la Farmacia GABBIANI ViaParini5 A. GABBIANI MILANO V I A C . POMA, 61 Gliene unisco qualcuna che so pra- tiche ed alquanto economiche. Le rileg- ga e veda se potranno essere pubbli- cate, almeno per le novelline in fatto di cucina. Gradisca gentil« aignora 1 miei o- maggi. ARROSTO SENZA INGREDIENTI Prende« per 6 persone 8 etti di vi- tello; con un coltello a punta bucar- lo in più parti e mettervi, sale, poco pepe e foglie di salvia. Metterlo in casseruola senza nulla; coprire il tega- me con un piatto da zuppa pieno di acqua: guardare ch, e sul principio vada molto adagio acciò, metta fuori piano il sugo; in un'ora sarà cotta. FRITTELLE DI CAVOLO FIORE Lessare un cavolo fiore; battere a par- te 3 o 4 bianchi d'uovo a neve; ag- giungere i rossi, tagliare a pezzi il ca- volo fiore e unirlo alle uova, salare, mettere buccia di Simone grattuggiata,. un cucchiaino di grappa; e infine 2 o 3 buone cucchiaiate di farina; rimesta- re con garbo, mettere olio o strutto in padella, prendere a cucchiai e friggere di bel colore dorato. TORTA COLLE NOCCIOLE 1 etto fecola patate, 1 etto nocciole tostate; 150 gr. zucchero, 4 uova, sugo e buccia grattugiata di limone o aran- cio ;lievito gr. 7. Procedimento : battere i rossi collo zucchero, passare alla mac- china le nocciole colla buccia; aggiun- gere queste alle uova poi la buccia e neve i bianchi, aggiungerli al resto e il sugo di mezzo arancio, battere a infine la fecola setacciata col lievito, cuocere circa 45 minuti a fuoco mo- derato. Viene molto bene in forma da Plum-cmke. LUI SA PA S TOR IS — 9 — TORTA AL LATTE Fiore di farina gr. 500; zucchero gr, 300; burro 1 etto; 1 uovo; un bicchie- rino di latte; 1 bicchierino di vermout; 3 cucchiaini di lievito; 1 arancia grat- tata; 1 etto d'uva passolina. Si lavora molto bene il butto, indi si unisce l 'uovo e lo zuceero, un po' alla volta, sempre lavorando col mestolo, poi la farina alternando .col latte e vermouth, quindi si unisce, mescolando bene, il rimanente. Si. unisce con burro una te- glia. Si mette subito in forno per più di un'ora. TORTA DI CIOCCOLATA Biscotti marie" gr. -120; cioccolato in polvere gr. 225; zucchero gr. 225; bur- ro gr. 5°; chiare d'uova 9. Si tritano bene i biscotti indi si uniscono al bur- ro: un po' lavorato prima a parte, do- po si aggiunge la cioccolata ed infine le chiare montate a neve. Si mette in una teglia bene imburrata; e si cuoce al forno. Quando sarà cotto si spolve- rizza di zucchero a velo. CREMA DI CIOCCOLATA Cioccolata a panetti gr. 500. Si fa struggere, tolta dal fuoco, si unisce a 6 torli d'uova (uno alla volta) bene a<?it-ndo. Si montano le 6 chiare, con « " ' (•Vro a piacere, e si uniscono al tut- to. alfine si mette in una forma a ghiacciare. BIANCA SONI
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