LA CUCINA ITALIANA 1937

1° Marzo 1937-XV Xi A CUCINA ITALIANA ZT rocca, fate bollire sino alla riduzione quasi a metà. Color giallo; venti grammi di zaffe- rano, due bicchieri d'afcqua, due gram- mi d'albume, fate bollire per alcuni minuti. Color verde: è semplicissimo: fate cuocere gli spinaci ed usate della loro acqua. Otterrete cosi con le uova colorate •un vero successo e aggiungerete una curiosità al piacere dei vostro pranzo pasquale. TOSTA PASQUALINA Tradizionale dolce di Pasqua. Fate un impasto di fior di farina, un chilo con acqua, sale e un cucchiaio di olio fino; lavorate ben bene la pasta. Tagliate po- scia la pasta in pezzi uguali che non superino la ventina, infarinateli e po- neteli a riposo coprendoli con un to- vagliolo. A parte trinciate , sottilmente delle foglie di bietole e lessate ch e siano allargatele su di un piatto, cospargen- dole di parmigiano grattato, di sale e di qualche foglioHna di maggiorana. In una scodella mettete 6 ettogrammi 'li ricotta, du e cucchiai di farina, sale e un bicchiere di panna, stemperato il composto, ponetelo a parte. Prendete allora ciascun pezzo di pa- sta e tirate una sfoglia sottilissima ro- tonda. Unta di olio una tortiera cominciate a stendere una prima sfoglia ch e _n sua volta ungerete accuratamente di olio e poscia stendetevi sopra un poco del composto di bietole, altro olio e un po- co di composto di ricotta e cosi pro- cedete per tutti gli otto strati di sfo- glia; ricordatevi però su ogni strato di ricotta di formare con un cucchiaio delle fossettine su cui verserete sim- metricamente un tuorlo d'uovo fresco. Procedendo in tal modo ricoprite con l'ultima sfoglia la torta e coi ritagli di pasta formate un cordone col quale la orlerete. Ponetela al forno per cir- ca un'ora. Taluni preferiscono sostituire alle bietole i carciofi che vanno prima cotti lentamente al tegame con olio e cipol- la ed una spruzzatina di limone. FRITTI; 1X1; DI SAN GIUSEPPE Prendete del fior di farina e stempe- ratela con l'acqua riduoendola nè trop- po liquida, nè troppo densa, unitevi 2 cucchiai pieni d'olio (per ogni mezza libbra di farina) e due ili vino bianco secco, una presa di sale e .la buccia di un limone grattugiata. Rimescolate bene forte il composto per circa dieci minuti e poi ponetelo a riposare per ,una mezz'ora. In una padella ponete del buon strut- to bianco e appena bolle gettate a cuc- chiaiate il composto che avrete l'av- vertenza di rimescolare ogni volta. Le I frittelle devono prendere un bel colore d'oro. Ponetele a sgocciolare e servitele c^lde ben inzuccherate. Vi si può ag- giungere a capriccio nel composto, noci, mele, uva secca. . Altra pasta per frittelle lievitata. — Due o tre ore prima di servirla, stem- perate in pòca acqua calda un pezzet- to di lievito comune da pane, ponetelo poscia in una casseruola e versatevi mezzo litro d'acqua tiepida, un quarto di latte bollito, una presa di sale, la raschiatura di un mezzo limone e sem- pre rimescolando, vi farete cadere a po- co a poco del fior di farina sino ad ottenere una pasta abbastanza consi- stente. Aggiungete, uno per uno, quat- tro o cinque uova. Coprite poscia con un panno e ponete la casseruola in luogo caldo fino al momento di frig- gere. Poco prima di friggere aggiunge- te tw. etto circa di zucchero in polvere e dell'uva secca. Quando il bimbo protesta Non g ià il capriccio, ma bensì l'i- stinto, guida il bambino quando pro- t es ta: «Io non lo vog l io questo lat te bianco; io vogl io solo latte imbruni- to! ». E ' l ' ist into che gli sugge r i s ce: « Pe r il tuo stomaco, il solo lat te è in- digestó! Dal tuo stomaco, invece, il lat te a l lungato e imbruni to con En- ri lo s a rà sempre bene digeri to ». A tut ti i bambini, dunque, sempre e solo lat te con Erarilo, la mi sce la com- pleta iper ca f f è. B U C C H E R O LO ZUCCHERO E- UN AUMENTO FONDA MENTALE DELL'ALIMENTAIIONE.DOTFF TO DI ALTO POTERE NUTRITIVO HPafquaptcr dire die, rum éun tmdirn&ihr, ma. -e" un alimenta^ perse st&ts<r, cfie acoyjce •ilpokre- nutritiva di. tutte & ctympouzitmi, alle quali pan " ' <, specie k marmellate, kmdia.icir0p* KMEECC.^ Q U O T A D , ZUCCHERO deve ertere temita costante in- tutte Le aUmen? fazioni, come una- quota, neoes^aHa- atta nutrì? zione, di sicuro- potere corroborante ed equi* libratore dell'orgamsmo'. ~s¿

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