LA CUCINA ITALIANA 1937

2 2 LA CUCINA ITALIANA. 1» Marzo 1937-XV LA POSTA DI NINA Q u a n t a pos t ai Cent inaia di lettere, pervenute da tut te le par ti d' Ital ia (e anche dal- l'etìtero) si accumul ano sul mio ta- vol ino da lavoro. Sono g r a ta al le mie lettrici del la f iducia con cui si rivol- gono a Nina. Ma l 'esigui tà del lo spa- zio disponibi le mi costr inge a esorta- re la più par te di esse al la pazienza. Santuzza — Quei bei cassoni di no- ce massiccia, solenni nel la sobrietà delle loro linee, mandano ancora in visibi l io gli appassionati dei mobi li ant i chi: ma sono orma» troppo lon- t ani dai nostri tempi, perchè possano ut i l izzarsi ancora, a meno di avere un ammobi l iamento completo di stile. Es s i erano adat ti per le nostre non- ne, ohe iimpìeigavario venti anni della loro giovinezza — e di quel la delle loro ancel le — a prepararsi un cor- redo che avrebb.e dovuto durare, e durava, tut ta una vi ta. Oggi i mobi li sono semplici, snelli, prat i ci ed economici: la biancher ia personale r idot ta al minimo e var ia- bile. Sei panures complete (reggipet- to, mutandine, cami c ie da notte) ba- stano per un corredo. Camicie, chi le por ta più? Il l ino sarebbe consigl ia- bile. E, come colori, il bianco è anco- ra, o di nuovo, il più belilo. E se no, rosa o celeste. Quanto a l la biancher ia per casa, si a t t enga anche qui ad una media giu- s t a: dodici di tutto. Sia invece mol to par ca cogli abi t i: oggi la moda è spaventosamente instabi le. Chi prov- vede al la biancher ia per la casa, len- zuola, canevacc i, tovagl ie etc.? In ge- nerale, la f ami g l ia del la sposa: ma tut to dipende da tante circostanze. .. Giuseppina —• E ' un po' di f f ici le dare a Giuseppina, che avendo qual- che o ra disponibile ogni giorno vor- rebbe lavorare di r i camo peir Di t te o Ist i tut i, un indirizzo utile. E ' quasi Impossibile che grandi aziende di Mi- lano, Venez ia o Fi renze si r ivolgano per lavoro ad una s ignor ina che abi- t a lontano dal la c i t tà di residenza delle Di tte. E ' quindi a Verona che Giuseppina dovrebbe cercare chi le ordinasse un po' di lavoro. E a Ve- rona... c'è Giuseppina che conosce ce r to l a sua c i t tà megl io di me. Ve- drò se mi è possibile indurre qualche Casa esportatr ice di r i cami a valersi di questo gent i le ar t i g i anato femmi- nile. a di stanza; ma mi pare impos- sibi le, Molina allegra — Se le coperte sono sporche, vanno immerse per qualche o ra in una soluzione di soda e am- moniaca. Cinquanta l i tri dì acqua, 1 K g . di soda cristal l izzata, 500 gr. di ammoniaca, bas tano per 12 coper- tp! Quindi r idurre in proporzione. Di i t e eh© sieno, le coperte ai la- Viano con acqua abbondante e rinno- va t a spesso. Se fosse necessar io im- bianchirle, al lora occorre acqua os- s igenata e si l icato di soda, (300 gr. per ogni l itro di acqua oss igenata g ià di- sciol ta in acqua pura), oppure la suf- fuonigazione con lo zolfo, in ambien- te appropriato, e con Ile precauzioni necessarie. Freddolosa — Temo proprio che or- mai la mia risposta s ia tardi va: pri- mavera è al le porte! Benedet ta pri- mavera, col suo tepore di .sole, col suo fiorire dì rose! I termos i foni si spengono, e quindi anche le stufe a segatura, per le quali non saprei ve- ramente che ripetere quanto f u pub- bl icato nel numero di marzo 1936. Tu t ta l a di f f icol tà del la preparazione di codeste stufe sta... nel la di l igenza del la preparazione. Bi sogna pressare mol to bene la slegatura, s t rato per strato, in modo da impedire ohe, tolti i bastóni ohe servono per l 'aereazione, la sega tura non precipiti nei buchi. Guardi piuttosto a l la grossezza, di quei bastoni. Debbono essere sottili, non bastoni da grana t a! Fuscel l i, ec- co. E la sega tura deve essere mol to asciut ta. Ma certo, se non ha un ca- mino... Abbonata 61,900 — Ca ra amica, an- che Lei deve scusare il ri tardo: ma le due pagine che la Cucina met te a mia disposizione non bastano... Dun- que, il dono, (se non si è g ià decisa diversamente) del l ' abbonamento, • è mol to car ino e molto gent i le: e pie- no, anzi, di signi f icato af fettuoso. Può andare benissimo. Pe r le copertine e gli indici, ho f a t to ricercare in Am- ministrazione, perchè temo che di quel l 'anno sieno esauriti. Non posso purtroppo darLe una risposta f avo- revole pe ru le mattonel le macchiate. L e " mattonel le sono porosissime : e BftV.Jf M Avere un dubbio che vi tormenta? Vi trovale in una situazione difficile? Scrivete a «Fanny» indirizzan- do presso il « Giornale della Dome- nica» che nella rubrica delle « Confidenze » risponderà esau- rientemente e sollecitamente alle vostre domande, dandovi consigli che in molte occasioni potranno riuscirvi preziosi. IL GIORNALE DELLA DOME- NICA — Settimanale illustrato — Un numero cent. 30 - Abbonamen- to annuo L. 15 una vol ta che ci s ia caduto olio, o aceto o grasso, se non è asc iugato su- bi to filtra e macchia indelebi lmente. Bi sogna met tersi l a mano in tasca.» e cambiare le mattonel le sporche. Tante graz ie per l 'amicizia fedele. Ri camb io saluti cordial issimi. Abbonata 42424 - Genova — Ca ra amica, per ora ho poca esperienza in mater ia di t inture per capel l i: ma me la farò. .. col tempo! Lei mi chie- de però una cosa un po' di f f ici le: ì capel li da t ingere sono castani, ma di quale gradar ione di cas tano? L a maggiore o minore intensi tà dell 'e- strat to di mal lo di noci è naturalmen- te in proporzione. Proceda sperimen- talmente: f ac c ia bollire din due l itri di acqua, per mezz'ora, una mancia- t a di mal li di noce. Lasci raf f reddare, filtri, e lavi i capelli con l a soluzione tiepida. Veri-anno scurii e lucidi. E lei pot rà giudicare se occorrano più mal- li... o più acqua. Jsontina (Gorizia) — L a caldaia avrebbe potuto esser preservata dal- la ruggine, in un modo semplicissi- mo: bas tava cosparger la di calce, p e r uno spessore di 3 o 4 mm. A l momen- to di servi rsi del la caldaia era f ac i le levare la calce... Ma ormai il male è fatto, e, dal la sua descrizione, t emo sia fatto. .. abbondantemente. Provi a disciogl iere in 35 partì di olio minerale leggermente scaldato a bagno mar ia del la para f f ina (cinque part i ), usando prudenza perchè l 'una cosa e l 'al tra sono infiammabi l i. Ag- giunge poi: 20 parti di sabbia di quar- zo, 10 parti di pomice in polvere, 30 di tripolo. Mescola tutto, lascia ra f- f reddare, ne riempie una scatola di latta. E. .. prova sul la ruggine. Ma se questa è inf i l trata nelle screpolature della supe r f i c i e- Tante cordial i tà. Sperduta — Tut to si può fabbr i ca- re da sè: anche una nave, o un can- none. E ' questione di modo, di tem- po e di spesa. Si figuri se non si può f a re anche l a birra. Dubi to però che la birra... domest ica venga al tret tan- to buona dì quel la che ci dànno, aereaita, fr izzante, dissetante e con- fortevole, le f abbr i che special izzate. Certo, ad ogni modo, è più economi- ca. Pr enda 100 l itri di acqua, 3 kg . di melassa, 100 grammi di fiori di lup- polo, 50 grammi di l ievito di b i r ra e 50 di radice di genziana. Ot tenga pri- ma un deootto, » fuoco lento, del lup-

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