LA CUCINA ITALIANA 1938
30 APRILE 1938-XV1 Un merenda in campagna Non tutti per ragioni ovvie possono andare in villeggiatura; ma tutti sen- tono il bisogno di trascorrere alme- no una giornata ogni tanto all'aria aperta, in un'atmosfera serena, di- mentica del lavoro e delle inquietu- dini di vario genere che costituiscono il peso di ogni vita. Ma perchè questa giornata possa costituire una fonte di giòia perfet- ta e necessario eseguire i preparativi con una esattezza assoluta, e questa responsabilità ricade totalmente sulla donna cln deve dare prova di essere una massaia intelligente ed intuitiva, sia se eseguisce ella stessa diretta- mente, come se può dare delle dispo- sizioni. Vediamo dunque che cosa si renda necessario. Innanzi tutto materiale leggero e non ingombrante. Posate di alluminiò o di metallo inossidabile; piatti, bic- chieri, e scatole per le vivande in ga- lalite o più modestamente in cartone sonorizzato; tovaglia e tovaglioli di carta elastica. Sarà prudente non di- menticare il cavatappi e l'apriscatole, per ogni evenienza. Le frutta saranno accartocciate ad una ad una in carta velina. Ed ora vediamo quale debba essere Provvedetevi abbondantemente di il menù. panini imbottiti, poiché l'aria aper- ta stimola l'appetito e questi elemen- ti di soprappiù risolveranno la situa- zione in modo brillante. Come piatto di forza sarà ottimo un classico arrosto di pollo o di pic- cione che servirete accompagnato da olive farcite e da fagiolini. Baderete a suddividere a casa le parti del pol- lo, per poi riunirle e riformare l'in- tero che avvolgerete in carta cello- phane e poi ancora in un pezzo di tela, * Attente a non lasciarvi tentare dal- le galantine e dai rotoli di carne , ri- piena, poiché è facilissimo che il ca : lore li g-uasti o li alteri. Potrete aggiungere una specie di Insalata composta di risotto al zaf- ferano unito ad ingredienti vari come granchiolini, pezzetti di prosciutto; fi- letti d'aciuga, olcive farcite, fagiolini, uova sode; il tutto ricoperto da una densa maionese. Oltre al formaggio ed alle frutta potrete portare dei flans, delle creme, posti in bicchieri di cartone sonoriz- zato. Potrete portare anche delle «brioches-sorpresa» così fatte: aprite e svuotate una brioche e riempitela di crema di caffè, sufficientemente densa, Richiudete e saldate le due parti con del burro. Ora si tratta di affrontare il pro- blema delle bevande. Se nel luogo prescelto per la gita, c'è un'osteria o una birreria, tutto è riseolto. Se al contrario non c'è, o comunque non volete servirvene, ricorderete di porre al sole le bottiglie che avrete portate con voi, avvolto da una carta o da una pezza umida. L'evaporazione raf- fredderà la temperatura del liquido contenuto. Attenzione all'acqua: badate a non bere se non quella corrente; potreste incorrere nel pericolo di prendervi il tifo. Quindi massima prudenza. Se è di vostro gusto non trascurate di portare con voi le polveri per fare l'acqua frizzante. E non dimenticate il thermos col evitate di portare con voi que' cibi che possono dare un'eccessiva sete. Non abusate come i nostri nonni di colazioni a base di uova sode abbon- dantemente spolverate di sale. Rifornitevi invece con larghezza di frutta rinfrescanti e con altrettanta larghezza dì pane, salvo .se potrete provvederlo sul posto. Se siete in periodi di regime, mu- nitevi dei salutari crostini. E non dimenticate — vi prego ~ di mettere fra ie provviste il sale, i* pepe e lo zucchero; sarebbe questa TUTTE LE ABBONATE e le sentili lettrici o soon preegai di indiriezzar corrispoendenz e vaagli IMPERSONAELMENT aall Direzeion deali « Cucain Italian » pre evitear ceh el corrispoendenz stess rimanogan pre troopp temo p giacient nie noistr uffi,ci La raccomanedazion è faatt esclusivament e * n fe interess dell nosetr ami.che caffè: non c'è pasto completo senza questo liquido caldo. Tuttavia evite- rete di zuccherarlo in precedenza; bi- sogna rispettare i gusti e le abitudini di ognuno. Vi è chi compie, ancor oggi, la. sciocchezza di mettere dei pezzetti di ghiaccio nel thermos, per poterli poi usare al momento del pasto. Ma qua- le diviene la sua sorpresa nel trovare in luogo dei minuscoli dadi, un «nio e compatti blocco di ghiaccio eh* - naturalmente - non è possibile I estrarre. Comunque come prima prudenza, veramente una distrazione imperdo- nabile. Ma se — per fatale combinazione —- vi accorgerete della mancanza di qualche elemento utile o addirittura indispensabile, fate buon viso a cat- tiva sorte, come si suol dire; ossia siate di un umore così gaio da ren- dere disattenti tutti i commensali. Potrete dire di avere avuto una doppia vittoria: come massaia e co- me donna. E questo compiacimento — convenitene -- non guasterà di certo! P I A MORETTI
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