LA CUCINA ITALIANA 1938
LA CUCILA ITALIANA' , MAGGIO 1938.,XVI Autarchia individuale la produzione ovaiola che può consi- derarsi un'altra grande risorsa ali- mentare, e della faci l i tà di al levamen- to . domest ico. Le sanzioni hanno ri- messo in onore anche la carne di co- niglio. che è ottima. Abb i amo in Ita- lia 50 milioni di capi di conigli, che però possono esser raddoppiati tenen- do conto della loro grande prol i f icità: in un anno, con i o 5 f emmine si possono avere fino, a 100 conigli. An- che questi animali sono da temere l grandi al levamenti: una sempl ice cas- setta o gabbia per ogni famigl ia co- stituisce un' ott ima base di allevamene to famigl iare. Con queste iniziative domest iche st può ridurre notevolmente, ed anche con benef icio della salute, il consumo della, carne d'acquisto. Ma è poi >$n gran male stare un giorno o due sen- za mangiare carne? Il popolo giapponese è un popolo eminentemente vegetariano. Ma sen- za Us c i re da casa nostra, consideria- mo il vitto dei nostri contadini meri- dionali- Sono almeno 10-12 milioni di vegetariani assoluti per 6 giorni alla sett imana: pane e pomidoro, pepero- ni, minestra di fagiuoli e ortaglie. Ec co la base di cibo di questa raz- za meravigl iosa, che lavora la dura terra sotto un sole scottante e produ- ce pane e ricchezza per la Nazione. Con quali altri alimenti si può so- stituire ef f icacemente la carne? Ec co alcune indicazioni: II formaggio: ha un potere nutri- tivo del 30 % superiore ,a quello della 'Carnè. E' digeribile e igiéni'co 'perchè non lascia rèèidui 'purfeiffci che ' au- mentano l 'acidità degl i' umori .san- gui gni ; ' _ • . . ' ^ ' Gli ortaggi e.la frutta 'fresca; que- sta una al imentazione completa di cui siamo largamente forni t i; „ I m /rwtto secca.v s i amo ì ricchissimi dì noci, mandorle, nocciòle., Si (dice che siano indigeste, ma fórse perchè le mangiamo a fin di pasto- e - a l l a sera tardi. Ma se la frutta secca è mast icata bene, è un cibo utilissimo perchè, come ha provato l 'Istituto di Fisiologia di Cal ifornia, viene utiliz- zato ai fini nutritivi per l'86 %.' f Spetta alla njassaia il compi to di 'dare var ietà, al cibo. Essa deve gior- nalmente esaminare ciò che il mer- cato dà più -in ' abbondanza, -e perc iò k più basso prezzo, e conf ormare la jljsta quot idiana con la migl iore possi- bi l i tà d^acquisto e le risorse di cui ella dispone in casa. Troverà di : che variare con Un cer- to .gusto, sarà fiera delle sue pi cco le ed ' utilissime iniziative di produzione, ed avrà contribuito alla grande au- tarchia na-inrale, con la sua autar- chia individuale. G I UL I ANI Tra le numerosissime altre provvi- denze intese al diretto potenziamento della Nazione in ogni sua attività, il recente .Consiglio dei Ministri ha ap- provato uno schema d decreto- legge concernente la migrazione in Libia di 1500 famigl ie di contadini che, con il loro lavoro, andranno a fecondare le postre plaghe afr i cane suscettibili di grande ed ott imo rendimento agricolo. Ciò dimostra quanto e quale asse- gnamento f ac c ia il Reg ime sul fattore famiglia in ogni mani festazione di- retta al raggiungimento completo del benessere del popolo, e pone questo intimo nucleo del la vita nazionale di f ronte al l ' imperativo categor i co di es- sere sempre più degno di tale consi- tidìana, che servdno però a misurare la f orza del popolo. « Il popolo italiano deve farsi una mistica dell'autarchia »; queste le pa- role del Capo, che, in questo cl ima di destino, vanno già,,, come nella ge- nesi, facendosi carne. E in nessun al- tro ambiente, come in quello famigl ia- re, tale mist ica può megl io affermarsi. Ma se l 'astuta alchimia del prodotto sintetico e la calco-lata speculazione di gabinetto riescono ad imitare con la massima approssima.z:one ciò che la natura, ha creato e crea per tutta l'u- manità ma che ha distribuito ingiu- stamenìe, nel campo alijnentare si è dovuto ricorrere ad una vasta ed or- ganica pol itica di surrogati, nell 'at- tina sana' ti-;gustósissima 'coMsiione «-autardiica- » derazfone e,,diVdimostrarlo .adegnando ogni possibilità economi ca ai - grande sforzo dèlia nazione por il • consegui- mento della autarchia totalitaria. ¡Autarchia: non si insisterà mai ab- basatiiia su questo argomento che de- vo essere .-'la base del ; sistema economi- c o , f ami g l i a re e individuale, perchè, per potersi inserire ne! quadro delio scopo collettivo; ' i i ' -compito ! d.eye ^esse- re prima, necessariamente ' . 'e netta- mente. individuafe *' E la soluzione' "di questoj, compi to spetta.;' .principalmente "alla; madre" di famìglia; ' .aliai massaia che con lo sfor- zo dell'Amore, con. il consigl io e con il lavoro guida e s o r r e g g e i l • cammino del la 'Si ià ' pi ccola, intima! comunità, e coordina gli indirizzi di quelle neces- sarie e umilissime cose della vita quo- tUii zieone della. qua le deve mani festar- si l'a.tìcortezza della massaia. Una dè'lle principali voci delle im- portazioni alimentari riguarda la car- ne. Non ne abbiamo a sufficenza per supplire il consumo medio, per abitan- te che è di 21 kg. all 'anno, f r a ' c a r ne bovina e suina. Il nòstro patrimonio zootecni co non è variato in 25 anni, mentre la popolazione è aumentata del 40 %. Ma se via ¡situazione è - diffi- cile, non mancano , i rimedi, Infatti la carne di agnello può es- sere e deve essere ,.c.oijs,unui,la in as- sai maggior misura. Tutti ' conoscono la squisitezza delKabbaechio che j a cu- cina romana prepara in modo incom- paràbile. Il pollame anche può essere un magni f i co e completo surrogato della carne bovina, tenendo conto dei-
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