LA CUCINA ITALIANA 1938

MAGGIO 1838-XVI XiA CUCINA ITALIANA 3 Un angolo rurale che ospiterà le Cucine tipiche alla Mostra del Dopolavoro al Circo Massimo LE CUCINE TIPICHE alla prossima Mostra del Dopolavoro ! | f P >£• i, ttf , Ufi • • ! '" "Mi Uno dei padiglioni della mostra che l'O. N. D. sta ordinando al Cir- co Massimo è dedicato alle cucine, ti- piche. Più che di un padiglione si tratta di un angolo di ambiente pae- sano, di architettura rurale destina- to ad accogl iere il ristorante della mostra e dove dopolavoristi e visita- tori in genere troveranno sei diverse cuc ine funzionanti. L'architetto e gli organizzatori hanno di fconcerto ap- provato un progetto a carattere fe- stoso, chiaro, ridente, dove l ' intona- co dei piccoli edifici, le tende, i per- golati, le fontane, i fiori e le insegne dovranno dare il senso rustico e ri- posante delle contrade solatie, dei borghi tranquilli, ove vive e si riu- nisce la nostra gente rurale e ope- raia. Gli interni anch'essi, saranno ru- stici, nella decorazione e nell 'arreda- mento e senza voler realizzare delle vere e proprie ricostruzioni di am- bienti regionali, conterranno in sin- tesi gli elementi e le caratteristiche paesane delle varie regioni d'Italia, j Questa sintesi, conterrà accennati, motivi di costumi, di paesaggio, di musica, di lavoro, ma soprattutto di cucina regionale. Saranno rappresen- tate nei vari ambienti sei cucine ti- piche italiane, in modo che in un am- biente, come un'antisala, troverà se- de una prima mani festazione folclo- ristica di dette cucine e cioè la sua f orma costruttiva, la sua costituzio- ne diciamo così stilistica, e in un se- condo ambiente adibito a trattoria verranno serviti e consumati i piat- ti tìpici e i vini tipici delle cucine funzionanti, vere e proprie. Per ogni settore regionale l 'am- biente sarà costituito più che da mo- tivi freddamente ornamentali, dalle suppellettili; tavole, scrannie dalle | ceramiche, dalle tovaglie, dai vetri prodotti dall 'artigianato regionale e di quello rurale delle singole contra- de d'Italia. Alcune vetrine esporranno inoltre per la vendita, alcuni prodotti delle cucine tipiche, come dolci, manica-, retti, vini. Questo ambiente che speciale illu- minazione serale, e musiche popola- resche, ombrel loni e tende, fiori , e rampicanti, pergolati, canti d'uccelli e smaglianza di costumi contribui- ranno a rendere pà'r.ticola.rmente at- traente per ogni categoria di visita- | tori, vorrà quasi al di fuori della ma- teria della Mostra costituire un an- golo di ristoro per le comi t ive dopo- lavorìstiche che visitando la Mo- stra, ri troveranno qui con vera gioia i colori, i motivi, e quel che conta il piatto sano e f ragrante della pro- pria cucina. Pensando a creare questo angolo rurale il Dopolavoro, organizza per- la prima volta, una mostra dei pro- dotti tipici della cucina italiana, va- lorizzando così il ricchissimo dono della terra nostra — agricoltura, pa- storizia — che l 'artigianato e le do- mestiche virtù trasformano, nella sa- na mensa nostrana. Già nel periodo sanzionistico il Dopolavoro provinciale di Firenze si I fece assertore della nostra indipen- denza e della nostra autarchia affi- dando al direttore della scuola ga- stronomica dopolavoristica fiirentìna la compi lazione di ricette gastronomi- che di assoluta ed essenziale valo- rizzazione del prodotto nostrano. Si tratta ora dei piatti famosi del-* le regioni d'Italia che i forestieri ap- prezzano ghiottamente e ai quali noi siamo affezionati quanto al nòstro focolare, al nòstro idiòma, al nostro cielo. Il Piemonte, la Lombardia e il Ve- neto porteranno ai Circo Massimo i prègi degli antichi conviti e la ge- nuinità dei piatti popolari. Ci sarà da sbizzarrirsi' assaggian- do volta a volta le . squisitezze delia ricca, saporosa, vivace cucina italia- na, gloria della nostra terra, vanto dei nostri artigiani. LOBI MANGANO

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