LA CUCINA ITALIANA 1938

MAGGIO 1S8S-XVT LA CUCINA ITALIANA: 13 A TUTTE LE LETTRICI Scrive un padre.. Ouesla valla la voce che giunse a noi, con una fiducia che ci commuove e che noi raccogliamo in questo nostro angolo che vorremmo chiamare il cuore del giornale, è quella di un padre che non chiede, ma offre. Meritare la fiducia che viene riposta in noi sarà un altro titolo di orgoglio per tutte coloro, che a questo giornale hanno dato, disintetessamente c appas- sionatamente, la loro opera; sopralutto quando si è trattato di alleviare un do- lore di lenire una sofferenza, di portare la luce, di un conforto dove occorreva. Questo padre, preoccupato della sorte delle sue, bambine, offre oggi ra sua casa, il suo onesto appoggio, ed infine il chiaro e sereno affetto di una fami- glia, a una donna che coscientemente e Ecco le due graziose bambine onestamente senta di poter assumere il dolce e grave incarico di far da madre a due creature che non hanno più questa gioia. I<ra le lettrici della «Cucina», o fra le amiche delie nostre lettrici, certa- mente esisterà una donna che aduni in sè i requisiti e le virtù che questo pa- dre giustamente esige nella persona clic dovrà vivere accanto alle sue bambine. Una donna che non abbia avuto dalla sorte la felicità di una propria famiglia, e si senta profondamente portala a que- sta missione. Avvertiamo fin d'ora elle non accette- remo offerti; vaghe. Ogni offerta dovrà essere corredata dalle più minuziose referenze, portare nome, cognome e data di nascita; un breve cenno sulla propria vita, titoli di studio e fotografia. Saran'no assolutamente cestinate tutte le offerte aenonime. Chiunque abbia da segnalarci un no- me lo faccia entro il- più breve tempo, e indirizzi alla Professoressa Fanny Dilli - «Cucina Italiana» - Palazzo Sciarra - Roma. Siamo certi di poter segnalare nel prossimo numero il nome delia pre- scelta. Ed ecco la lettera, che preghiamo di voler leggere attentamente, e anche un poco meditare, prima di rispondere : Preg.ma signora Direttrice, Sono abbonato a La Cucina Italiana, di cui apprezzo molto, tra l'altro, lo spi- rito di bontà e di solidarietà che traspira dalle sue corrispondenze con í lettori. Mi permetto perciò di rivolgermi alla cortesia di Lei, eontidando nella sua be- nevola attenzione. Come lilla vedrà dall'unito biglietto da visita sono in buona posizione sociale qui a Mila.no, dove risiedo da molti ali ni; atiche finanziariamente sono bene :¡ posto per ora e, spero, per l'avvenire. Ma lio avuto poca fortuna nella mia vita coniugale,, cosi che mi trovo ora senza moglie e con due bambine, una di dieci e l'altra di nove anni, comple- tamente affidate alle mie cure. Purtroppo non ho una parente e nep- pure una conoscente che sia in grado if : assistermi in tale compito. Ho dovuto perciò ricorrere finora a una governan- te, coadiuvata dai personale di servizio. Debbo assolutamente prqvvedernn una sistemazione più soddisfacente e defini- tiva, avendo anche presente che, sebbe- ne fisicamente e moralmente sano, io sono ormai avanzato in età e debbo per- ciò preocuparmi di salvaguardare le bambine anche quando, per una sinistra eventualità, non ci tossi più io. Come lilla potrà rilevare dall'unita fo- tografia le bambine sono molto bene svi- luppate e assai geaziose. Aggiungo che sono d'indoie straordinariamente affet- tuosa e che anche a scuola fanno benis- simo. Possono perciò rappresentare an- che per altri una grande gioia, come sono per me. Vorrei trovare per loro una vicemadre, o piuttosto una madre adottiva, che provveda a educarle e guidarle come proprie figliuola anche quando saranno cresciute e avviate nella loro vita. Posso assicurare che una tale persona sarebbe ricambiata di molto e grato affetto e mai allontanata o dimenticata. Non si tratta perciò di un impiego, sebbene sia corrisposto un assegno men- sile, ma di una missione da compiere, per la quale evidentemente occorrono qualità particolarissime: un sano equili- brio morale, buona salute,, tui sufficien- te grado di coltura, di signorilità, dì di- stinzione, ottime doti di massaia e di direttrice di casa fidatezza assoluta e, requisito essenziale, molta profonda bon- tà e affettuosità, c all'occorrenza un suf- ficiente spirito di sacrifizio. Non dovrebbe essere persona troppo anziana, ad ogni modo non oltre i 35 anni. Preferirei inoltre non incontrarmi più in governanti di professione, o in una di quelle signore 0 Signorine, po- vere o impoverite, in ce- a di una siste- mazione 0 di una nuova esperienza. Dovrebbe trattarsi insomma di una buona e cara persona, che comprenda lo stato penoso in cui mi trovo con le mie bambine e clie si disponga generosa- mente a venirci incontro, avendone so- prattutto per compenso la possibilità di collocare degnamente le sue aspirazioni di bntà e di. affetto e <2: crearsi un no- bile »copo alla sua vita. Per quanto ovvio è opportuno aggiun- gere che nella mia casa è esclusa qual- siasie posizione equivoca, e perciò mora- lità massima, basata anche su principii religiosi, profondamente sentiti senza bigotteria. Ho fisso in mente che potrei trovare una tal persona fra le tante conoscenze dì Lei, preg.ma . signora Direttrice, e del- ie sue colleghe, oppure fra le tante ami- che del giornale Mi permetto chiedere la sua cortese assistenza in questa mia ansiosa ricerca, da cui può dipendere, oltre un poco di tranquillietà finalmente anche per me, ìa vita e la, sorte di due care bambine. Sono infinitamente stato a Lei della bontà che vorrà usarmi e Le porgo, gentile Signora, i miei più distinti os- sequi. Cinquantenni d'esperienza a vostra disposizione Ambrosetti • T r i p l a A s s o r t i mo e n t c o m pol e t C u c i ,n e f o r n e, l l i S c a l d a bi a g n T r i p l e x — ROMA — Via Bufalo 135 Via XXTV Maggio

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