LA CUCINA ITALIANA 1938
20 "LA CUCINA I TAL IANA MAGGIO 193S-XVT Uan noavell pre i voistr bami bin i loro figliuoli. Ma i figli, troppo spes- so, sono tentati di disobbedire alla mamma, e desiderano cose che la mamma non vorrebbe, correndo in- contro ai pericoli, incuranti dell 'af- fannoso richiamo di colei che li ama tanto. Così anche i figli delle stelle, i piccoli cuori fatti con una scin- tilla di luce, s ' innamorarono un giorno di una cosa lontana e miste- riosa. Dissero: «Lagg iù c'è un cielo bel- lo come il nostro ». Non sapevano che era il mare entro il quale an- nega e si riflette ogni luce. Dissero. « V i sono strade più va- ste della nostra Via Lattea; vogl ia- mo andare ad esplorare quel mondo nuovo e conoscere quelle meravigl ie». Invano le madri pregarono, invano spiegarono ai figli che sulla terra le stelle non ci possono stare, e, an- zi, si spengono anche prima di po- tervi giungere. I figli ormai si era- no invaghiti di quel mistero che li attirava, e una notte, silenziosamen- te si slanciarono nel baratro che li attirava. Mentre filavano così, rigando il cielo di luce, la notte li af ferrò con le lunghe braccia fasciate di nero, li spense ad uno ad uno con un sof f io, e li lanciò giù, nel buio della terra, sminuzzandoli come piccoli carboni spenti. Ma un resto del gran cuore lumi- noso era rimasto in loro, non più per splendere, ma per sof frire. Un gran f reddo li colse, sparpagliati nei prati e tra l 'erba, e allora si dettero a, invocare la mamma lontana, sin- ghiozzando disperatamente. Ma la lo- ro voce era così esile che certo non poteva arrivare fin lassù. Da allora i singhiozzi non cessano più, da quando appaiono le prime stelle, finché l 'ultima non si spenge nel cielo. Questa è la stor-ia dei figli delle stelle, diventati grilli. Durante, il giorno si nascondono perchè si vergognano di esser così tutti neri, ma alla notte, quando le dolorose madri tremano nel cielo sciolgono il loro canto mal inconico, nell'illusione che la loro voce ar-rivi fino al cuore materno, almeno per farsi perdonare di essere stati così disobbedienti. Misteriosamente com' era apparso, lo Gnometto sparì, e i tre bambini presi dal rimorso e da una gran vo- glia di rivedere la loro mammina, corsero presso di lei, promettendole che mai avrebbero cercato di disob- bedirle, né di darle un dolore. F . B I N I La mamma che quel giorno non stava bene so f f r i va di non potere ac compagnare i suoi tre bambini al- la passeggiata consueta, e per to- gliersi dal cuore il crucc io di veder- li per sua colpa privi della consueta ricreazione, permise loro di scendere a giuocare in giardino, raccoman- dando però che per nessuna ragio- ne varcassero il cancel lo e uscisse- r o sulla strada, dove potevano esse- re in agguato mille pericoli. I ragazzi contenti per quel permes- so guadagnato così faci lmente, pro- misero alla mamma di seguire le sue raccomandazioni, ma già in cuor lo- ro architettavano la maniera di svi- gnarsela. Complottarono un poco sul modo di uscire senza destare sospetti, poi si presero per mano e tranquilla- mente si avviarono. Ma prima di rag- giungere il cancel lo apparve loro di- nanzi uno Gnometto, mentre la can- zone dei grilli si levava dai prati. Lo Gnometto e i ragazzi erano vec- chi amici, sicché questi non si im- pressionarono del l ' improvvisa appa- rizione, anzi la più piccol ìna gli si fece incontro sorridendo, e lo pregò di raccontare una delle sue belle storie. — Vi racconterò la storia dei gril- li, e saprete così per-chè essi canta- no quando spuntano le prime stelle. — Quando il Signore creò il mon- do, volle che tutte le creature si amassero f ra loro, perciò dette il canto agli uccellini, perchè potes- sero manifestarsi il loro af fetto scambievolmente, ed a ogni f ronda dette una stilla di rugiada, fresca come una carezza. Ad ogni fiore un pro fumo perchè tutti, attratti da quell ' invito odoroso, amassero i fio% ri, ed ai bambini e ayli uomini det- te un cuore, perchè palpitasse di gioia per ogni cosa buona e bella della vita. Anche nella luce di ogni stella il Signore mise un cuore fedele. Un piccolo cuore dì fuoco che illuminas- se la terra, perchè così anche le stelle si sentissero amate e potesse- ro riamare. L' amore delle stelle per questo piccolo cuore di fuoco era fatto pro- prio come quello delle mamme per I tre bambini promisero di non più disobbedire alla mamma
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