LA CUCINA ITALIANA 1938
_ LA CUCINA ITALIANA 3 AUTARCHIA DOPOLAVORISTICA Il 24 maggio scorso, sull 'area del i lavoro rurali che contribuirono va- Circo Massimo, tra le vestigia impe- lidamente alla resistenza dando im- riali di Roma, il Duce ha inaugura- | pulso alla coltivazione delle terre in- to la Pr ima Mostra Nazionale del | colte, allo sfruttamento degi orti ed Dopolavoro. Le altre due mostre sue-1 al l ' incremento della produzione car- cedutesi nella stessa zoha, quella del- j nea, con l 'al levamento dei conigli e l 'assistenza all ' Infanzia e quella del | del pollame. Ma il periodo delle san- tessile, hanno avuto un carattere in- J zioni non fu che un esperimento di confondibi le, e anche per la Mostra , quello ohe s'è fatto dopo e che si del Dopolavoro non si poteva non va tutt'ora facendo. E il Dopo lavoro creare qualche cosa di veramente o- non ha mol lato le posizioni raggiun- gi',ìginale e nuovo che, in una sequela te, anzi ha fissato un vastissimo cam- di visioni palpitanti, quasi « viven- p o d'azione che, nel raggiungimento ti », mostrasse alle folle dei visitato- \ dello scopo comune, lo pone in prii ri quello che il Regime, con diutur- m 0 piano. na e costante fatica, ha compiuto e Alcuni brevi cenni statistici ci da- va compiendo ogni giorno per ren- r a n n o u n ' j d e a dello sforzo dei dopo- dere sempre più lieta, fel ice e con- fortevole l 'esistenza del popolo che lavora e produce. Per l'autonomia Ma un particolare aspetto dell 'at- tività dopolavorist ica ci interessa, mentre è ancora nell 'aria l 'eco della voce del Capo, levatasi dal l 'arengo genovese ad ammoni re che bisogna continuare la lotta uer l 'autarchia con estremo vigore. Nella battagl ia senza quartiere, in- gaggiata da tutte le forze vive ed operanti della Nazione per il conse- guimento del l 'autonomia economi ca, l 'Opera NazionaleDopolavoro non po- teva rimanere nelle retrovie. E fu in pr ima linea. Già, durante il periodo dell'asse- dio »anaionista mobi l itò i suoi dopo- lavoristi rurali. Come di cemmo in una nostra nota precedente, nei ri- guardi dell 'autarchia alimentare, l'ap- provvigionamento carneo ha somma importanza perchè di fett iamo di que- sto prodotto e siamo perciò, tributàri all 'estero di somme non indi f ferenti. Orbene i dopolavori rurali, con la conigliatura, hanno alleggerito la no- stra importazione in modo evidente: in 76 organizzazioni provinciali, du- rante l 'anno XV hanno funzionato 3.882 allevamenti cunicoli con circa 36.000 animali. L' Istituto Nazionale di Conigl icoltura di Alessandria ha distribuito 10.500 animali riproduttori. Sul settore dell 'autarchia tessile, un al iro valido contributo alla lotta ' è' na tenuta delle case coloniche. In ol- tre 70 Dopo lavoro provinciali sono state . indette conferenze su materie agrarie e sono stati istituiti 750 corsi di addestramento professionale agra- rio. E ancora: 14 Provincie hanno or- ganizzato mostre di prodotti agricoli che hanno dato risultati veramente soddisfacenti. Ci fre dunque, che narrano in pochi segni gli sforzi compiuti per le pic- cole, umili me utili cose della vita quotidiana, ma 'attraverso le quali il Reg ime esalta le caratteristiche del nostro popolo lavoratore, sobrio, se- reno e fecondo. GIULIANI stato dato dalla propaganda gelsicola che ha dato risultati lusinghieri. In 79 Provincie, con la partecipazione 2.054 Dopo lavoro rurali (in conf ronto dei 1.963 del l 'Anno X I V) si è svolta la «g i ornata del ge l s o ». Ogni. dopo- lavoro ha piantato circa 20 piantine di media; in tutto vi sono oggi in Italia 40.000 piante in più che costi- tuiscono un'ottima risorsa per l'in- dustria del baco da seta. Infine c'è da notare una serie di concorsi e di provvidenze tendenti a sviluppare l 'organizzazione rurale su più vasta scala: 72 Dopo lavoro pro- vinciali hanno bandito numerosi con- corsi per ortigiardino e per la buo- V erso i lavoratori Tutta la straordinaria attività del- l 'Opera Nazionale Dopo lavoro — e- spressione reale della vera e grande democrazia — è sintetizzata nel va- sto panorama della Mostra per at- testare, anche ai più ignari, i fatto- ri basilari dell 'Istituzione, e cioè il fattore politico, quello spirituale e quello sociale. Poiché, i Dopolavoro, senza stereotiparsi in un particolare compi to funzione, ma bensì median- te svariatissime e numerose mani- festazioni assistenzaili, culturali, sportive, turistiche, artistiche, ecc., raggiunge quei risultati immediati, tangibili nella preservazione e nello , sviluppo della sanità fisica e mora- j l'è, nel l 'educazione delle masse, e nel compl etamento del patr imonio spi- rituale dei lavoratori. Risultati che si inquadrano mirabi lmente nell 'ar- monia dello Stato corporat ivo, per raf forzare i vincoli tra le varie cate- gorie e amalgamarne la disciplina. Un orto sperimentale di Massaie rurali
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