LA CUCINA ITALIANA 1938
Un angolo di Strapaese nel cuore di Roma Allontanarsi per qualche giorno dalla propria dimora; rinunziare alle proprie abitudini, maggiormente quel- le della mensa, è cosa che se non reca vero sacrificio, infastidisce e non poco. In tutti i centri si stanno or- ganizzando gite a Roma per la vì- sita alla mostra dell' O. N. D.: quin- di gente dalle più disparate abitu- dini convengono qui dove si ammira e s ' impara; dove ci è dato renderci conto del cammino dell'Italia fasci- sta e Imperiale nel campo dell' indi- pendenza economica, qui dove ogni italiano può ben misurare la propria attività con l'opera realizzata da al- tri nel suo stesso campo ed attinge- re nuova energia per il futuro. I marsi ad alta voce, di nominare le persone di famiglia. Sono in casa loro! Nell'ondinare le pietanze, poi, è i- stintivo usare il vocabolo prettamen- te dialettale con qualche frase che specifichi la qualità e la quantità del- la vivanda come a prova non solo di conoscere ma di .saper fare. Il fascismo ha cretato con questo mezzo tutt onuovo, un tempio "per la esaltazione della vita casalinga dedi- candolo a quelle donne che nei pie-. è basso e senza cappa e termina con uno/ scalino circondato da una lami- na mobile di ferro che ha il compi- to di non lasciar disperdere la ce- nere. Ai lati, sono collocate due pan- che a spalliera sulle quali, nelle se- rate d' inverno, è dolce ed intimo il riscaldarsi e il conversare. I mobili sono pochi; la madia per, impastare il pane, una credenza per generi primi ed un grande tavolo posto nel mez- zo. Nei piccoli centri difficilmente si trova la camera da pranzo, ed anche quando v'è sì preferisce mangiar in cucina. Sono le realtà riprodotte a soddisfa- zione della semplice curiosità popo- lare o è l'esaltazione di quelle verità che si è disposti a riconoscere più at- traverso una riproduzione che nella realtà tangibile del proprio ambiente e delle proprie abitudini? L'uno e l'altro, chi non sà impara, e chi sa prova soddisfazione e valu- ta più giustamente l ' importanza della sua fatica quotidiana. Si può ben dire che questa volta sono convenuti nell'Urbe anche lem- bi di città con i corregionali; anzi li hanno preceduti. Il cuore della lo- ro casa: la cucina, era qui ad atten- derli con il suo profumo caratteristi- co e con il vino delle loro botti pron- to a dare quel benessere che è di- ventata una seconda natura per 1 saldi lavoratori. Testo e disegni di FILIBERTO GALEÒTTI 4 LA CUCINA ITALIANA GIUGNO 13 3 S-XVI convenuti trovano un padiglione de- dicato alle cucine tipiche d'Italia. Ol- tre all'ambiente improntato alle ca- ratteristiche regioni, quivi si prepa- rano le migliori specialità della loro regione stessa: è come dire ognuno ritroverà nel centro di Roma, l'an- golo preferito della propria casa, ri- prodotto con quelle piccole variazio- ni che differenziano cucina da cucina nel medesimo paese solo perche in- formate al gusto lievemente diverso delle massaie o per incidentare esi- genza d'ambiente. Entrando in questo padiglione del- la Mostra si prova la stessa sensazio- ne fatta un po' di sorpresa e un po' «il gioia, di guando si rinviene ina- spettatamente un oggetto smarrito. Da una delle porte assistiamo al- l'entrata delle diverse comitive e no- tiamo l'espressione di sorpresa, di gio- ia, di smarrimento, delle donne. Si guardano fra loro con muta interro- gazione e sentono il bisogno ai chìa- colì e grandi centri stanno con abne- gazione innanzi alle pentole ed alle padelle per più ore .del giorno e / a questa attività dedicarano e dediche- ranno tutto la loro esistenza. Gli ambienti sono rustici ed arre- dati con proprietà secondo la regio- ne che riproducono. Camini ampi, dalla cappa promi- nente dal mura e raccolta all'orlo dal giro della mensola di marmo su cui si sogliono poggiare gli uteusili di cucina nel momento del lavoro. E dalla cappa la catena scende, il gan- cio per sostenere la pentola o il cal- daio. La legna scoppietta sotto la fiammo viva fra gli alari di ferrò gnezzo dai pomi di ottone lucido men- tre nelle pareti si allineano con or- dine . i rami vistosi, i coperchi di lat- ta brillante, a una teoria infinita di pentole e di casseruole. In una rientranza del muro sono poste la caratteristiche conche cio- ciare. Ma in questa cucina il Costumi dai colori vistosi che armo- nizzano con il Viso roseo e gli occhi di cielo delle beile paesane
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