LA CUCINA ITALIANA 1938
già con una spazzola, e occorrendo si ripete l'operazione. Le tendine le fa- rei di voile di cotone bianco, così possono iandare in bucato. Un piccolo volano interno è la grande guarni- zione, il passante è in nastro colo- rato. La Signora Lucia... (dalla cui boc- ca... tra l 'ondeggiar dei candidi ca- pelli)... Porgerà lei stessa e non sua «gl ia il regalo al giovane insegnante Cosa direbbe di un bel portafogli o di un porta sigarette? Siccome abi- tiamo la stessa città vuole che an- diamo insieme a sceglierlo? le tele- fonerò. Signora Baldini, Ravenna. — L'i- dea dei sandali è stata mia e sono lieta le sia tanto piaciuta. Le consi- glio la ditta dei fratelli Paoli, Firen- ze, via della Vigna Nuova. Ci sono degli oggetti di paglia veramente di . gusto. Taranto Peligna. — Veramente non ci risulta abbonamento al suo nome. Non ci sono più copie dei numeri del 1936, all ' infuori della Collezione rile- gata, che è intangibile. C'è tra le mie abbonate qualcuna ohe conserva il numero di maggio 1936, ed è dispo- sta a cederlo a questa nostra let- trice? X gusci d'uovo contengono materie calcari in quantità notevolissima, che triturate finissimamente, e mescoliate m un buon pastone, saranno prezioso nutrimento per le galline... che fa- ranno due o tre uova di più. I gusci d'uovo servono anche per pulire le bottiglie. Non credo che ci sia, in questo momento, una Ditta che commerci... in gusci d'uovo. Po- trebbe sentire al gruppo di utilizza- zione rifiuti, per sapere se essi sieno raccolti: in tal caso potrebbe rego- larli, se ne ha grandi quantità, è fa- re, con lieve danno, una cosa buona. Cordiali saluti. Emma. — Vorrei dedicarti molto spazio: perchè mi sei particolarmen- Non mancherà occasione di par- larne ancora. Circa quella collaboratrice, vedrò se mi è possibile «accontentar la». Va- bene? Scrivetemi tutte le volte che volete e., siate anche una nostra gentile pro- pagandista. A Torino, noi dovremmo avere più delle 816 abbonate che ab- biamo; non c'è proporzione con le L'igien neall caas Pulire un pavimento di legno a pal- chetto 0 di mattonelle o d'altro ma- terialeè un'impresa disperata; per- chè fra gli innumerevoli interstizi formati dalle commessure che sepa- rano i diversi elementi di tali pravi- mentazioni, la polvere e i germi pa- togeni trovano ricettacoli praticamen- te inviolabili. Perciò gli igienisti e i medici pro- clamano da gran tempo, che nella casa che si voglia salubre, i pavimen- ti devono essere dà linoleum, cioè senza giunture accessibili al sudiciu- me, facilmente levabili e, disinfetta- bili. Il linoleum oggi si fabbrica in nu- merosi tipi di varia colorazione e di disegni modernissimi, e. questo pavi- mento è considerato dagli architetti e dagli arredatori, il più idoneo a in- tegrate l'arredamento di una casa di gusto moderno. Ciò spiega come esso sia ormai a- . dottaot nelle migliori case di civile abitazione, come per es. a Milano in tutti i nuovi quartieri signorili sorti nei paraggi della nuova stazione Cen- trale e negli appartamenti e ville che i più noti architetti, taluni di fama mondiale, hanno costruito per sè e per le loro famiglie, in città e m cam- pagna. te cara: ma io non posso invadere tutte le pagine della rivista. I biscot- ti comuni detti Lagaccio, si fanno in questo modo: Impastare 300 gram- mi di farina con 50 grammi di bur- ro, 100 grammi di zucchero, 75 gram- mi dì finocchio dolce e farne dei pani stretti e lunghi e non molto al- ti, dandov isopra, per ¡sghembo, con Un coltello, dei tagli leggerissimi, di- stanti uno dall'altro, la larghezzk di un biscotto comune. Si mettono so- pra la teglia o lamiera del forno t.e- nendoveli f inché prendano una leg- gera cottura, e si rassodino: quin- di si tagliano lungo le incisioni già segnate rimettendoli poi nel forno a terminare di cuocere. Luigina, Torino. — Temo che nean- che la società ch'era editrice della Cucina nei primi anni della esisten- za di questa nostra rivista abbia più conservato collezioni degli anni 1930, 31, 32. Noi, ad ogni modo, non ne abbiamo. Posso fare, anche per voi, un appello alle altre abbonate : Udi- te, o popoli! Se vi è fra voi chi ab- bia disponibili numeri di gennaio, lu- glio, agosto 1930, aprile 1931, mag- gio, settembre, dicembre 1932, e vo- lessero disfarsene, vi è rivolta pre- ghiera di scrivermelo, affinchè iò posse, mettervi in rapporto con la, nostra car,?. abbonata torinese. Per l'indice 1934-35, cercherò di ac- ì contertarvi. Grazie per l'indicazione 1 circa il Famulato Cristiano. Mi era stato già segnalato da un'altra brava collaboratrice ed abbonata. 4000 abbonate milanesi, le 1760 abbo- nate veneziane, etc. Perchè non ci favorite qualche nomi di vostre -cono- scenti alle quali potremmo inviare un numero della Cucina come saggio gratuito? Abbiamo assoluta necessi- tà di sorpassare il Capo delle tem- peste delle 100.000 abbonate Solo così potremo attuare i miglioramenti che vogliamo assolutamente intro- durre nella veste esteriore della no- stra rivista. Ni na — — - - - — AVEET AMB I EI NT DA SISTEME AR ? U S AET P A V I MIENT DI LINOMLEU SOC DLE L I N O LME U MILAON VAI M MELLION N 2 » STABILIMENTO A MARNI iOmbri«;
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