LA CUCINA ITALIANA 1938
14 iiA CUCINA ITALIANA GENNAIO 193&-XVT Un nemica delta cucina Molte sono le massaie che si doman- dano disperatamente in che modo po- tersi sbarazzare di uno dei nemici più pericolosi e ripugnanti della casa in .genere e della cucina in particolare: l o scarafaggio. Avere la casa invasa da questi insetti è la cosa più incre sciosa che si possa immaginare, ma vederli formicolare nella cucina e ne) suoi ripostigli, sul pane, sui piatti, fra le bottiglie, è la cosa più ributtante che si possa provare. Una casa può essere pulitissima, può essere tenuta nitida come uno specchio, ma la sem- plice apparizione di uno di questi in- setti schifosi basta a portare il di- scredito anche sulle persone che vi abitano. Infinite sono le ricette che vengono giudiziosamente propalate per distrug- gere in nome dell'igiene questa cattiva genìa e certo l'intento è lodevole, an che se molto spesso si fa appello ai mezzi più strani e irrazionali. Ricor- derò sempre che, quand'ero bambina, una vecchia fantesca di casa racco- mandava con la più grande serietà la seguente ricetta: mettere di sera in mezzo alla cucina un catino con poca acqua c - in mezzo al catino, su di una tazza arrovesciata, come su di un'iso- la, alcuni pezzettini delle leccornie più disparate, in modo che gli scarafaggi, attirati dall'odore, potessero perire mi- seramente annegati nel vano tentativo di raggiungere il cibo. Il mezzo più serio, invece, di liberar- si di questi insetti non è tanto di uc- ciderli, quanto di tenerli lontani dalla casa cercando di scoprire in che modo hanno accesso nei locali e provveden- do a chiudere nel modo più sicuro ed ermetico queste insospettabili porte dalle quali il nemico può entrare così facilmente nelle ore della notte. Giova a questo punto ricordare che gli sca- rafaggi invadono più spesso la cucina che non altri locali, perchè è proprio nella cucina che essi vengono attirati dall'odore dei cibi e dall'umido calore dell'ambienta ; ed è appunto qui che bi- sogna dar loro battaglia, nel modo più radicale e razionale, anche senza uc- ciderne uno solo ed evitando così di contaminare l'ambiente del loro fetido corpo schiacciato. Una volta accertata la presenza abi tuale di questi insetti, basterà infatti disporre in un punt 0 bene in vista della cucina alcune fettine di cipolla fresca, appena tagliata, il cui odore acuto, e nauseante ha un forte potere sul loro olfatto, spegnendo quindi la luce e lasciando per qualche ora la cucina immersa nell'oscurità. Accen dendo poi la luce d'improvviso ed en trando nella cucina con l'avvertenza di chiudere poi bene la porta, si potrà osservare un formicolìo di scarafaggi sulle fettine di cipolla ed in genere ir tutto l'ambiente. E qui è il momento di fare sfoggio del vostro spirito di os- servazione, dato che non bisogna ucci dere insetti, ma lasciare che essi, sor presi e d'improvviso accecati dalla ri comparsa della luce, si rimettano e prendano la fuga. Sarà allora possibi le seguirli accuratamente con gli oc- chi, dal punto bene in vista dove sono state disposte le fettine di cipolla, pei vedere da che parte battono in ritira ta, giacché il loro istinto di conserva zione li guiderà, nel momento del pa nico, a tradire spontaneamente le vie di accesso dalle quali hanno potuto in vadere la vostra cucina. Basterà allo- ra ricordarsi quali sono queste vie di accesso e segnarle magari con un pez zetto di gesso, per tornarvene poi tran quillamente a letto lasciando che gl' scarafaggi, per un'ultima volta, torni no alla carica. Il mattino dop , arma ti di un po' di malta di cemento facil- PER LE SIGNORE Nessuna madre di famiglia può rinuncirre a possedere la BI- BLIOTECA GASTRONOMICA edita dalla CUCIN ^ ITALIANA Sono 12 volumetti interessantis- simi: «ria del gusto — Ta- vola de! bambino — Tavola a buon mercato — Diario della mneoio e 2. volume) — Vini e liquori — Tavola delle celebri- tà — Le paste asciutte — I loì- c! — La vera Cucina Italiana. Ogni volumetto tu. 3 se rilegato ¿n tela e oro L. 2 se 'o orootiure Dirigere caglia al l 'Amministrazione della CUCINA I TAL I ANA Corao - Pa.azzc dciarra - ROMA mente preparabile con pochi centesi mi in un catino, e di molta pazienza occorrerà suggellare accuratamente tutte le fessure nelle quali si sarà os- servato che gli scarafaggi hanno preso la fuga. Si potrà allora notare che an- che delle fessure minime, in cui a ma- lapena può passare la lama di un col- tello da cucina, hanno reso possibile l'invasione tanto deprecata, perchè si deve ricordare che gli scarafaggi han no un corpo molto appiattito e posso- no insinuarsi molto facilment in fes- sure a malapena discernibili anche ai- 'o sguardo più attento. Le fessure che di solito danno adito a questi insetti sono quelle fra le pa reti e il pavimento, gli angoli a spi- golo acuto, gli angoli fra parete e parete, specie se esiste un rivestimen- to in mattonelle, ed infine ogni even- tuale fessure formatasi intorno agli infissi che sorreggono il fornello del gas, o attorno al tubo di scarico del lavandino, o lungo gli stipiti delle porte, o attorno alle tubazione del gas o dell'acqua, dato che tutte que- ste fessure possono essere in diretta corrispondenza con l'intercapedine della casa o con la conduttura delle spazzature da cui appunto salgono gli scarafaggi, in lunghe file intermina- bili, attratti dagli squisiti profumi del- ia vostra arte culinaria. Questo lavoro di saldatura va fatto eventualmente in due o tre volte consecutive, fino a poter constatare la totale scomparsa degli scarafaggi ed aver così la sicu- rezza di aver suggellato proprio tutte le fessure esistenti e magari aver rin- forzato con una invisibile spalmatìna di cemento tutti gli interstizi che, a vostro giudizio, possono domani dar luogo a fessure e ad una conseguente nuova invasione. E' un pregiudizio diffuso che gli scarafaggi non si annidino che nelle vecchie case, e ciò non è vero. Certo che nelle vecchie case scrostate e tra- mandate, essi si sentiranno molto me- glio a loro agio e tanto più facilmen- te potranno entrarvi; ma anche in una casa ¿.uova, ad appena due o tre anni o anche meno dalla fabbricazio- ne, essi possono insinuarsi destramen- te sempre che ci siano delle vie di ac- cesso, facili del resto a formarsi se si pensa che ogni volta che si scopa si può urtare più o meno violentemente nel muro, al livello del pavimento, e formare così delle fessure anche in una casa nuovissima. Occorrerebbe ad ogni modo poter a- dottare un sistema draconiano, come quello di posare un pavimento di li- noleum con angoli arrotondati che si uniscano alla parete, così da preclude- re la possibilità della formazione di fessure. Ed allora, con un mezzo simi- le, anche in una casa vecchia ed in- festata dagli sgraditi insetti, basterà procedere ad un'accurata saldatura degli angoli ed alla formazione di uno sguscio di cemento come quelli in uso nelle cliniche e negli ospedali, per procedere poi alla posa del linoleum di spassore anche minimo, per poter essere sicuri di a- er bandito per sem- pre uno dei peggiori nemici della pro- prietà e dell'igiene. In tal caso verrà pure eliminato il pericolo rappresen- tato da eventuali sconnessure delle piastrelle, mattonelle o assi di legno del pavimento esistente, dato che il linoleum verrà a formare una specie di manto isolante contro tutti gli a- genti esterni, impedendo altresì, data la sua impermeabilità, le infiltrazioni di acqua, di umidità o di sporcizia sotto il pavimento e quindi la creazio- ne di un ambiente quanto mai favore- vole alla vita ed al rapido moltipll- carsi di questi insetti. DONNA LILLA
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