LA CUCINA ITALIANA 1938
18 GIUGNO 1938-XVI -dolorosi che, in certo modo la giusti- ficano. ' ' "> •"•" : T ' ' '» " ',.';) Una madre che soffre, trova sem- pre, in chi la comprenda simpatia e compatimento. Ma come si fa, per quanto possiamo essere ben disposti verso questa nostra amica, a procu- rarle una camera nuziale?-... Dinanzi all'entità della, richiesta il nostro buon volere rimane paralizza- to .E, disgraziatamente, non è la pri- ma' volta che la preghiera di un'ab- bonata ci lascia in questo stato d'i penosa perplessità. Raccomandiamo alle nostre amiche di chiedere, si, il nostro aiuto, ma sempre mantenendosi nei limiti del possibile: per non costringerci' a di- re loro, sebbene con rammarico:' — Non esageriamo! Cara «.Puntino nel mondo», ...Puntino più grande del mondo perchè il cuore di una donna ben fat- to, come dimostra di aver lei, è tutto un mondo di bontà e di bellezza! — Partecipo all 'omaggio che lei rende alla nostra rivista — alla quale sono abbonata dal Gennaio 1931 ajia, Direzione ed alle collaboratrici: Ri- vista. tanto cara e gradita! Sarò lieta di potervi dire sua amica benché — forse — potrei esserle mamma. E sa- rebbe cosi bello essere la mamma di «Punt ino nel mondo !» perchè code- sto puntino deve essere giovane e caro! Lei desidera sapere in che gior- no ricorre l 'onomastico di Sylvio: Le dirò che un nostro conoscente, . che si chiama: Sylvio, festeggia il suo o- nomastico il 20 giugno. Ricambio affettuosamente e cordial- mente il caro saluto. Orsoletta Gentili abbonate, fidando nella cortesia vostra, ven- go a chiedervi un favore: Dovendo andare in automobile e de- siderando salvare dalla polvere gli abiti, che cosa mi consigliano? Uno spolverino d'alpagas od un. mantello d'altra stof fa? Vi prego di risponder- mi al più presto. Se desideraste qual- che ricetta di piatti calabresi, chie- detemela, ed io sarò tanto compia- ciuta nel darla. iRngrazio anticipa- tamente ed invio tante cordialità. Anna Maria S. T- Gent.ma Signora Direttrice, sono insegnante in una scuola Ru- rale priva di molte cose, fra le quali una biblioteca: Vedendo con quale slancio ed affettuoso spirito di fra- terna generosità le Signore e Signori- ne abbonate aiutano chi si rivolge a loro per mezzo del giornale: «La. Cucina Italiana », mi permetto di chie- LA FIGLIA ADOTTIVA La. signora lombarda -' eli e dell'aiuto delle nostre abbonate si è valsa per realizzare un suo' sogno generoso — adottare un'orfanella! — ed alla quale abbiamo puntualmente rimes- so le proposte pervenuteci in meritò a questa adozione, ci ha scritto: > — Ringrazio sentitamente dèlia corrispondenza riméssami. Assumo subito le relative informazioni, ' e spero di comunicare al più presto il nome delia preferita... Questa pratica di eccezione sta dunque per concludersi •> con l'èsito desiderato. C'è •— non- sappiamo an- cora in quale regione della nostra terra — una piccola orfana .'che ri- corda i baci e le carezze materne come un bene a lei ormai irrepara- bilmente tolto. Ed ecco che, di lon- tano, una mano di donna si protende verso l 'orfanella e la sorregge e la guida, come in un sogno incantato, verso un punto luminoso di felicità. La piccola, cresciuta, forse, in un abituro, a quest'ora è già prossima alla soglia di una bella casa signorile dove tutto è disposto per attenderla, quasi ella fosse una principessina ve- nuta di lontano ed a cui tutti gli onori son dovuti: ove una donna squi- sitamente aspetta con trepidazione i- neff'abile il momento di essere chia- mata mamma da due labbra, inno- centi. Tutto, aveva, quella donna fino ad ora; gli agi della vita, le soddisfa- zioni materiali e .morali ohe la ric- chezza procura. Una sola gioia le mancava; quella che è il vero e più santo scopo della femminilità: Esser madre! , Tale gioia, amiche carissime, le sa- rà {>er vostro mezzo, concessa come un'illusione che le ' metterà nell'ani- mo un lembo di Paradiso. La nostal- gia di una felicità mai goduta, ma ardentemente bramata, sta per mu- tarsi per lei in un sogno radioso, materiato di realtà. Abbonaté; amiche fedelissime; voi sarete certo con noi nell'augurarc alla signora lombarda di essere for- tunato nella scelta di questa figlia di elezione. Anche a nome vostro in- vio un caldo saluto a questa nostra comune amica, pronta a prodigare l'intima munificenza d'affetti ad un orfanella sconosciuta, ma già nota al suo cuore col dolce nome di fi- glia, * * « Ci duole di non poter ancora ren- dere noto alle abbonate, per il divie- to avutone, il nome dell'abbonata j lombarda: nome degno di essere scrit-i to nell'albo d'oro della maternità. NON ESAGERIAMO! Ogni volta che una del}e nostre ab- bonate-si è 1 rivolta a noi attraverso questa rubrica, ; invocando, . per una ragione o l'altra, il nostro appoggio, noi glielo abbiamo dato e con entu- siasmo. Specialmente per quelle che, al nobile intento di provvedere ai bi- sogni della propria esistenza, cerca- vano un'occupazione .abbiamo dato prova di un intèrèssamento sponta- neo e quasi sempre, possiamo dirlo, fecondo di bene. Il desiderio di mostrarci solidali con le nostre amiche in tutte le loro necessità morali e materiali si è fatto in noi cosi vivo che in ogni occasio- ne cerchiamo di affermarlo. Ma non sempre ci è dato soddisfare alla ri- chieste delle abbonate. Qualche vol- ta esse esorbitano in misura . eccessi- va dalle nostre possibilità. Un esempio. Una madre ci ha scongiurato di chiedere alle abbona- te una camera nuziale per la figlia sua. C'è, è vero, dietro questa sin- golare richiesta, un complesso di fatti _ U f f i c i « f i 'Meni. t « OHM fonali,'tanto comuni in ambo I s e s s i , ™ più trepidanti nella 'donne, si devono projtamensa éombattere aiutando 1 reni nella loratumlone filtrant» del sangue ed elimina- -t<ic» delì'ecido urico, Le piii grandi, celebrità mediche di tutto II mondo, raccomandano l'tJrodonal come il i solvente per eccellenza dell'acido urico. L'Uròdónal rappresenta un vero depuratore dei reni sbarazzandoli dal cristalli urici e dalle impuliti" e tossine che incrostano II tessuto renale operando come un nierovt- f.lioso disintossicante del sangue. un campione di URODONAL • un libro del Or. E. faivie c Perchè il (tnnyue carico di acido urien rapvrtwnta un pericolo » 6 tutti coloro che compiendone la neces- sità. di conservate la saluto, Jc ' l vere a LABORATORI CHATElflllf Sep — 15, VJà Tiivùtilo - MILANO
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