LA CUCINA ITALIANA 1938

1° Luglio 1938-XVI Pag. 7 • LA CUCINA ITALIANA Parli J< arliamo dei nostri ham Li ni Vi ho già detto che il mio più bello svago è vedere i bambini felici. Pochi giorni or sono ebbi questo piacere Una delle mie nipotine compiva il suo quarto anno; per festeggiarlo, la feci ve- nire a casa mia a far merenda con altri cinque bambini suoi compagni di giuoco. La sera prima pensai a preparare una bella torta. La feci secondo la ricetta di un buon cuoco: ai bambini piacque mol- tissimo (veramente era ottima). Eccone la ricetta: farina d'Ungheria gr. 120, zucchero gr. 120, uova 4. Montate le uova e lo zucchero in un recipiente di rame o di ottone, sul fuoco leggerissimo, battendole con la frusta per venti o venticinque minuti. Levatele poi dal fuoco ed aggiungete la farina mescolando piano piano. Versate l'impasto in uno stampo liscio ben im- burrato e polverizzato con zuccherò a velo misto a farina. Fate attenzione che lo stampo sia di grandezza tale che il dolce venga alto press'a poco tre dita. Cuocete a moderato calore. Quando fu freddo lo tagliai a fette alte un centimetro; spalmai le fette con ge- latina di lampone e poi rimisi le fette una sopra l'altra in modo da riformare la torta. Per abbellirlo lo ricoprii della così detta « glassa ». Feci così: misi al fuoco un de- cilitro d'acqua e 200 gr. di zucchero, lo feci bollire fino a quando vidi che alla superficie si formavano grosse bolle e sem- brava fumare meno, lo provai anche fra le dita e siccome lo seijtii colloso giudi- cai che era pronto e lo levai dal fuoco; appena fu tiepido, aggiunsi un pochino della gelatina tanto per dargli un leggero color rosa, lavorai poi sino che lo sentii prendere consistenza. Ottenuta cosi la « glassa » intonacai tutta la torta che poi finii di decorare con qualche confettino d'argento. L'indomani il mio dolce con quattro candeline (una per ogni anno) spiccava al centro della tavola che avevo prepa- rata per la merenda dei bimbi. Come guarnizione, l'avevo contornata con i gio- cattoli che volevo regalare ai miei piccoli ospiti. Quando li feci entrare nel salotto, la loro contentezza fu indescrivibile : ben presto esso fu pieno di grida di gioia. Con pochissima spesa avevo fatto felici quei cari piccini e mi ero procurata un vero piacere. Una mammina, mia amica, ha fatto un costumino da bagno per la sua bam- bina, che è venuto proprio bene, con poca fatica. Eccovi il disegno e le istruzioni per farlo: Le misure sono adatte per un bam- bino di circa tre anni. Prendete un etto di grossa lana, per esémpio « Sport Garda Rossi ». Montate 56 maglie (adoperate ferri relativamente fini, così la maglia ver- rà fitta) e lavorando a costurini, cioè una maglia diritta e una rovescia, fate trenta I bambini, gioia della nostra vita giri; poi cominciate a scalare le maglie, una per ogni fine di ferro, sino a tanto che le maglie sul ferro siano ridotte a 25, allora cominciate a crescere, una ma- glia ad ogni fine di ferro; quando avrete di nuovo 56 maglie, sul ferro fate 30 giri e poi chiudete. Si cuce ai lati e poi si fanno le bretelle, striscie di sei o otto maglie che farete lunghe quanto richiedo la statura del vostro bambino. Le bre- telle incrociatele dietro, anzi fermate l'in- crociatura cucendola bene, così è meno facile che cada dalle spalle. Portateli al mare 1 vostri bambini, ma se sono un po' debolucci, fatelo con riguardo perchè il sole non consumi trop- po il loro giovane organismo. Teneteli al sole, ma nelle prime ore "della mattina, mai sul mezzogiorno. Dopo le undici c bene mettere loro una camicetta bianca, 'che impedisca alla pelle delle spalle e del petto di essere troppo arroventata dai raggi solari. A casa, una bella dormita, e poi, aria; portateli fuori, ma non fate far loro troppo moto altrimenti fìniscno per fare un eccessivo dispendio di forze e diventano nervosi. 'Ave L o u g l

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