LA CUCINA ITALIANA 1938

L A C U C I NA I T A L I A NA , P a g . 2 x v v v v v v v v v w c v ^^ jo 1 9 3 8 - X VI OSTRE DI ECONOMIA DOMESTICA ILLA G g O V E N TO I T A L I A NA DEL L I T T O R I O Per chi pensi alle fanciul le dagli ot to ai diciotto anni come alle ignare creature dei sogni e delle fantasie, alle farfal le bendate che si bruceranno un giorno ine- vi tabi lmente le ali intorno alla illusiva e al lettante fiammata della vi ta, come alle pass ive e miopi spet tat r i c i -del trava- gl io della esistenza, pensa a loro in modo retorico e convenz ionale. Ed a sment i re, m modo def ini t ivo e inequivocabi le, que- sta di oggi è una prova che giunge a pro- posi to. Si tratta di una mostra che con- temporaneamente tut te le città d' Ital ia organi zzano ed apprestano per of f r i re un documentar io sintet ico delle att ivi tà svol- te [nel campo femmini l e, dal la G . l . L. Una mostra di economi,-» domest ica, È noto come sin dalla prima denomina- zione di « Opera Naz iona le Balilla a que- sta gigantesca organi zzaz ione del Regime si sia impostata su un l ivel lo ascensionale. ed integrale de l l ' indi v idua conl inciando, essa per la sua parte, a seguirlo sin dalla infanzia paral lelamente alla scuola. I r una, incisiva e bri l lante conversaz ione, giorni or sono il Mini s t ro de l l 'Educaz ione Na - zionale di ceva al mi crofono che la G . l . L . non è « un appendice della scuola, una specie di dopol avoro scolastico, ma essa f a parte del nostro modo di concepi re la scuola, ne è la premessa e il completa- mento necessario ». A chi abbia osservato la profonda rivoluzione scolastica avve- nuta in quindici anni di Reg ime durante i quali il programma di integral ità edu- cat iva ed i strut t iva s ' è not evo lment e' ap- pross imato alla sua massima esecuzione, non ha potuta s fuggi re questa funz i one integrat iva di premessa e conseguenza che reciprocamente eserci tano tra loro le due espressioni — scuola e G . I . L, — del la organi zzaz ione scolastica. Ribadendo con- vinti il pensiero del Mini s t ra Bottai, ri- conf ermi amo, nel la nostra persuasione, il fat to di una scuola e di una G . l . L. fun- zioni di uno stesso organi smo mirante alla formaz ione del fascista. Si tratta qui della formazione del fa- scista, della donna che perverrà alla sua migl iore matur i tà Umana at t raverso la graduale esperienza del la svegl ia e sensi- bàie infanz ia e poi della f anc iul l ezza. Quel le stesse emozioni che a t raverso i testi 1 di scuola e l ' amorevole indirizzo della maes t ri fascista, (di già, essa, donna del nostro tempo) le svegl iano in cuore primizie di palpiti tutti femminili, di tene- rezza, di pietà, di fierezza romana, di operosi tà previdente e fat t iva, vog l iono qui trovare le pr ime sia pure ingenue e abbozzate appl icazioni. E ques to t imido ma inequivocabi le af facciarsi al nostro tempo, questo sicuro se pur modesto in- anadrarsi nella col lettività integrale del- l 'Éra mussol iniana, questo volere e di già saper essere qualche cosa, più che qual- cuno, nel l ' ingranaggio veloce e colmo di cel laborazsone dove a nessuno è permesso al cun assenteismo, ques to spi r i to squisi- Int ente al l a v o r o . . . t ímen te fei'nmihile, più • che donnesco, di vital ità sociale, è quel che commuove se si pensi che esso scaturisce da creature umane quasi da poco affacciatesi alla vi- ta. Già il loro nascere, fu . segno di Prov- v idenza, auspicio di prosperi tà, beneme- renza della vi ta, ed ora dopo appena due a tre lustri, ecco le squit canti ron' dini, vivaci e animate da un f ervore tut- to pr imaver i le umano, eccole operose, consapevol i, at t ive e fat t i ve come don- nine in tutta forma, serie e realmente f a r t i del le loro prime esper ienze della important issima funz ione sociale di custo- di gelose, di sagge amministratrici, di im- pareggiabi li ra l l egratac i, del più sacro nu- cleo sociale: la casa, la famigl ia. Abb i amo in altre occasioni reso dove- roso riconoscimento di st ima, di devoz io- ne, di ammi razione alla donna che lavo- ras alla impiegata, al l 'operaia, al l 'artigia- na, alla servente. Ma non poss iamo non espr imere la nostra benedizione per quel le donne che un for tunato dest ino, riserba e conserva alla casa, alla custodia e alla cu- ra della famigl ia. Fortunata quella donna cui la vi ta riserberà la gioia di custodire la casa e la famigl ia, sia essa coadiuvata da servent i, sia essa sola regina del suo piccolo regno, ove mani mercenarie giun- geranno il più tardi possibi le, e il meno possibi le. Qui , in questi corsi di econo- mia domest ica, si iniziano le donne alla gioia del loro regno, qui si f ormano le coscenze più sincere e più connaturali della donna in funz i one sociale, da qui si parte la energia pr ima che condurra la donna alla sua casa, preparata a quel lo che sarà il suo buon andamento, ossia il benessere e forse la fel icità. Che cosa imparano queste bimbe e que- ste giovinet te durante questi corsi che la G . l . L . inizia in autunno e chiude con un saggio nei mesi est ivi? Tu t to quel lo for- se che ogni buona mamma se avesse tem- po e se disponesse del l ' accondi scenza del- le figl le discepole, pot rebbe insegnare. Ma alle mamme, ancora t roppo prese dal le cure del la stessa casa e del la stessa famigl ia per potersi trasformare in docen- ti del l ' economia domest ica, e alle figlio- lette non sempre mol to sensibili al l ' esem- pio materno, viene incontro con l ' amore- vole autorità e con la disciplina fascista, la G J . L „ con le sue pazient i, intel l igenti volerose graduate del l ' organi zzaz ione, e realizza i concreti risultati che oggi ve- diamo e ci lasciano commossi ed edi f i- cati» Ma non sol tanto noi ¡asciano am- mirait e quasi incredul i, ma le stesse mamme le quali i gnoravano queste vir- tù delle figlie, queste vi r tù paz ientemen- te e accuratamente apprese 'nelle raccolte riunioni regolari dei corsi. Proprio la mamma di una numerosa famigl ia, mi confessava con le lacrime agli occhi che questa di sua figlia, era per lei una rive- lazione e benedi ceva con parole calde e •semplici questa provv idenz i a le assistenza del Reg ime per le famigl ie; una provv i- denza che al levia la mans ione educatrice del la madre per la formaz ione pratica del- le funzioni famigl iari e domes t i che del le figliole. In che consistono queste mostre è dun- que presto de t t o: in amhienti domest ici ricostruiti secondi» critei r di medio ceto popolare e rurale. In questi ambienti ca- sal inghi, al cui arredamento concorre in maggior parte l 'at t ivi tà stessa delle orga- nizzate, esse daranno pratica dimostra- zione del le loro abilità di econome dei domest ici tesori, sia nel cucinare, che nel/ 10 stirare e smacchiare, nel tenere in ordi- ne, nel l 'abbel l ire la casa con ogget ti do- vut i a lavori femmini l i, e altresì con fiori in cul tura e in recisione, nel prov- vedere alla confez ione di indumenti a macchina e a mano, nel tenere l 'orto e 11 giardino, i pollai e le conigl iere, gli arniari e le piccionaie. Inoltre, grafici, plastici e fotomontaggi il lustrano la progressiva e graduale azio- ne , nonché Ir mani festazioni, at t raverso le quali si è pervenute alle conclusioni final i, Abb i amo det to desìi indirizzi, degli sco- pi, delle dirett ive di queste att ivi tà f em- minili della G . l . L. : non possiamo non di- re che, sorte in questi mesi est ivi, queste mas t re sanno gustosamente di buon rac- col to di quanto fu seminato, e me t t ono nella calura est iva una nota di freschez- za genuina, come giovani sorgenti d' ac- que chiare. Lori Mangana

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