LA CUCINA ITALIANA 1938

i , A C U C I NA ' l ' i A L T A NA » P a g . IO ì 0 Ag o s to 1938-XVI germente con un panno;, spremete ., poi, Senza , sciacquare in acqua. Lasciate asciugare al l 'ombra, e se il pizzo o la trina erano bene aderènti alla bottiglia non occorrerà stirarli. Qualora l 'opera del ferro fosse necessaria, sten* dételi sul tavolo da stiro, copriteli con Un velò leggiero, e stirate con ferro non troppo caldo, ABBONATA DEL PRIMO NUMERO. — Quel pranzo fu, còme sempre, sempl ice, decoroso, ¡senza le ostentazioni, clamorose che avvengono in altri paesi. E non gioverebbe pubbl icarlo, perchè non ebbe nulla di straordinario. ADR I ANA (Genova). — Cara signora, non c 'è pericolo che abbiate sbagl iato? L'erba medica non si è mai chiamata ascendo, e non è velenosa i tut t 'al tro. L'erba medica, o medicazione, o ce- drangola, è i na pianta che serve per l 'al i' mentazione del best iame: e fin dai greci an- tichi se ne conoscevano le proprietà rinfre- scanti. Vi rgi l io ne parla, nel primo libro delle Georgiche : e Columel la nella De ve rustica: sicché vedete che anche i nostri padri ladini la tenevano in conto. .. per la nutrizione delle bestie. L'assenzio, invece, (o wermout in . tedesco, il che vi dice perchè quel tale miscugl io di vin bianco, assenzio, e altri aromi, che si beve ge- neralmente a bicchierini, per farsi venir l 'ap- petito (o per perderlo) si chiami vermut anche da noi), è una pianta spontanea, amara nel le fo- glie e nelle radici come nel fusto, inadatta all 'a- l imentazione. Cont iene un principio at t ivo aro- mat ico, che è usato in l iquoreria, come nella fabbricazione di altri prodotti, per le sue pro- prietà stimolanti dello stomaco e della peristalsi intestinale. Può darsi che al vostro babbo ab- biano ordinato un decotto di erbe in cui entri anche qualche foglia di assenzio, per eccitargli l 'appet i to, o per facilitargli la digestione e quindi anche il ricambio. In tal caso siate tranqui l lai non è l 'assenzio, che fa male. Sono i liquori a base di assenzio ( Vabsinthe dei francesi) che fanno male ai nervi, al cuore, al. cervel lo e a tutto il resto, per la potente gradazione alcoò- lica con cui sono confezionati, e per l ' abuso che, soprattutto in Francia, se ne fa. Non è inai la gomma delle ruote di un' automobi le, quella che uccide le persone- invest i te: è il peso del l 'automobi le, e la velocità con cui ne fa uso chi guida. Cordial issimi saluti. S IGNORA EDV I GE (Casale M.). — La direttrice Vi ha già scritto che il pacco da voi generosa- mente spedito, non è però giunto per il fine pie- toso cui lo avevate destinato. Per quel che riguarda l 'altra abbonata di Ca- sale, abbiamo provveduto a far spedire le nuove copie e a modificare 1 l ' indirizzo. Per ciò che concerné invece la madia antica, da rimettere al le glorie del mondo nella vostra cucina di cam- pagna voi non mi dite se si tratta di un mo- bile di castagno, o di querc i a: se è verniciato, pul imentato e come ridotto. Sono dunque costretta a suppor re: che non si {.latti di un mobi le avente un vero valore di antichità, e d' ar te, se no voi non lo avreste buttato nel solaio per tanto tempo, e non avre- ste ora l ' intenzione di relegarlo alla fat tor ia; che la madia non abbia bisogna del l 'opera di un falegname, se no voi non vi sareste rivol ta. .. alla Cucina Italiana. Che dunque il mobi le sia soltanto invecchiato» abbia perduto ogni eleganza esteriore, sia mac- chiato e pieno di polvere. La prima cosa da fare è di . .. lavargli il viso. Bisogna prima spolverare mol to vigorosamente, dent ro e fuori, e poi fargli subire quel generoso lavacro con ammoniaca, o con potassa : sostan- ze caustiche, per le quali è bene adoperare uno straccio, mentre la mano dovrà esser protetta da un guanto di gomma o almeno di pelle (in quest 'ul t imo caso, badare che lo straccio non si imbeva di potassa fino a venire in contat to con la mano). Andranno così via tutte le spor- cizie accumulate, le macchie di grasso, e anche l t vecchia vernice, che sarà scrostata, rovinata. Si sciacqua poi il mobi le a piena acqua, e lo si asciuga. L' indomani, o dopo due giorni, si vernicia, con una delle vernici già pronte in commercio. Se invece la madia è di quercia, non verniciata, basterà lavarla bene con acqua e sapone, e poi ridarle il colore con un estratto di mal lo di noce, che si trova in .tutte le mesti- cher ie. A NNA MARIA (Rapallo). — Non posso an- cora di rvi se sarà pubbl icata. La scelta del ma- teriale è di competenza esclusiva del direttore. Ad ogni modo vi farò sapere qualcosa presto. Per mantenere fresca la pasticceria avanzata dopo pranzo (o i biscotti) conservateli metten- do l i con cura, in una scatola di latta che chiu- da bene, e nella quale avrete posto precedènte- mente alcune fett ine di patata sbucciata, o di mela. A B BONA TA 72315. — Af tch' io vogl io bene ai cani, e ne ho uno. Ma. .. se debbo farmi foto- grafare, non penserei certo mai a farmi fare il r i trat to con un cane in braccio. Vorrei tener vicino il mio figliolo. Non vi dispiaccia pertanto se vi dico che vostro marito ha ragione : sono ostentazioni disdicevoli per una donna italiana. Eccovi ora la ricetta domandata, sempl ice, pra- tica e a buon mercato, per pulire l ' argenter ia: Formate una pasta di ammoniaca, Bianco di Spagna, e alcool denaturato in parti uguali. Sfre- gate con questa pasta gli oggetti che volete lu- cidare e lasciate che la pasta si dissecchi sul- l 'argenteria. Lavorate allora energicamente, con una pel le dì daino, o, se l 'ogget to è bulinato, con una spazzola dolce, fino ad asportare tutti i residui del l ' amalgama. Questo se l 'argenteria è moderna. Se l 'argen- teria è invece antica, ed ha già preso quella patina scura, del tempo, che è così bella, limi- tatevi a lavar bene i pezzi, ma con del icatezza, in acqua e sapone, asciugando con cura. Le posate d' argento, se non le usate tutti i giorni, perdono la loro lucentezza anche se con- servate con cura, perchè, come tutti gli oggetti d ' argento, sono l ievemente intaccate dall ' idro- geno solforato di cui sono sempre traccie lie- vissime ne l l ' ar ia: l ' iscur imento del l 'argenteria è dovuto appunto alla formazione di sol furo d'ar- gento sulla superficie esposta, comunque, al- l 'aria. Si possono conservare lucenti avvolgendo- le in carte speciali che sieno state immerse in una soluzione di liscivia e di ossido di zinco, e poi lasciate asciugare. Ma mi sembra un lavoro un po' compl icato. ARABELLA. — Grazie della cartol ina. E gra- zie anche per l ' indicazione relativa al Giornale della Domenica. L ' ho passata al direttore. Le abbonate che desiderano ricevere, gratis, una. co- pia di saggiò del Giornale della Domenica non debbono far altro che chiederla al l 'Amministra- zione dei nostri giornali, che è in via Cassiod-o- ro 15, e non più a Palazzo Sciarra. La vostra narrazione circa l ' incidènte del sapone mi ha fatto ridere. Gli uomini, che non hanno espe- rienza dì amministrazione fami l iare, passano in generale da ufi eccesso al l 'al tro: larghissimi, tal- vol ta, nelle spése (se per caso sono èssi a far qualche spesa, che in generale si vergognano a comprar poco, a comprar roba di seconda qua- lità, e soprattuto si vergognano a tirare sul prez- zo) diventano tirchissimi, avarissimi, quando si tratta di spese per l ' andamento generale della casa. Non bisogna rammar icarsi: è la mancanza di pratica. Questa vol ta, però, vostro mar i to ha ragione. Ora il sapone costa, in tut to il mondo, mol to più di prima, e non c 'è nessuna ragione per buttar via i residui, le scaglie, come di te voi. Conservatele invéce, e, quando ne avete una certa quant i tà, fatele sciogliere a bagnoma- ria, rimestando con un mestolo di legno. Quando la pasta avrà raggiunto una discreta consistenza aggiungete qualche goccia del vostro profumo preferi to, (lavanda, colonia, rosa, ecc.) e 20 gr. di glicerina in proporzione ad ogni 100 gr. di pasta. Mescolate bene e versate in un barattolo. Avre te così un'ott ima crema di sapone da ado- perare per la barba (di vostro marito) o per la toletta. ANGELA (Alba). — Abbiamo provveduto a rettificare l ' indirizzo e a reclamare alla posta. Spediamo gli arretrati. Cordiali saluti. ABBONATA CAS A L E T TO (Mantova). — L ' Am- ministrazione ha ricercato in archivio la copia arretrata da voi desiderata : ma purtroppo non si è trovata. Tu t to esauri to! Me ne dispiace. Vedrò se mi riesce procurarmela da qualche abbonata -fedele e di l igente. Vogl iate sempre bene alla Cucina e di f fondetela fra le vostre conoscenze. Grazie e cordiali saluti. Niiia

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