LA CUCINA ITALIANA 1938

GENNAIO 1938-XVI LA CUCINA f r - il L I A NA L I EB I 6 S . A . » M I L A NO P R O D O T T O A U T A R C H I CO PER LA SAPORITA CUCINA ITALIANA Itili.;. TlfALDAUO A B A SE DI ESTRATTI V E G E T A LI Dopo il primo verrà sicuramente lulta una serie ininterrotta di acquisti e Ì'ITALDADO - ossia il nuovo Dado LIEBIG per Brodo e Minestra a base di Estratti Vegetali - entrerà nella Vostra cucina, sicuro amico nei momenti di bisogno. raffreddare; bagnate l'orlo con ac- qua e' fate scorrere la pasta su se stessa, sollevando la carta; metter vi sopra la teglia leggermente unta e infarinata, bagnare sopra con uo vo o latte e cuocere in forno di ca lore moderato. CASATIELLI CON UVE E PINOLI Il nome dice tutto, cioè dolcetti di casa. I- .ttete in cassaiuola mezzo Kg di farina fine di granturco, presa di sale, 16Ü gr. di zucchero, cucchiaino di cannella, scorza d'arancia o limo ne grattato e acqua tiepida" suffi ciente per per fare una polentina; in ultimo aggiungervi 5 cucchiai di olio fine e 1UU gr. fra uvine e pinoli Con due cucchiai formate dei pa nettj che man mano disporrete a breve distanz su' teglia unta, in dorate con uovo e cuoceteli in torni, di buon calore dopo 25 o 30 minuti, ritirane"-M di bel color d'oro. SCHIACCIATA DELLA FORTUNA E' il dolce dell'Epifania, nel quale viene introdotta una moneta d¡ me tallo od anche due di vaiure div'er so, sterilizzate innanzi, collocandole fra due strati della schiacciata, a vanti deHa sua cottura. Lavorate in una terrina: 250 gr. di burro, ed appen-, sarà divenuto spumoso, aggiungerci 300 gr di zuc- chero, 8 uova, uno per volta più un bicchiere di latte e 500 gr di fari na stacciata del pasticciere. Tanto il latte che la farina si ìevono ag giungere, alternativamente, popo a poco. In ultimo unitevi 4 gr. di car- bonato d'ammoniaca od una bustina di lievito secco. Versate il comporto in uno stampo basso imburrato, te aendo conto di quanto si è già detto PASTA DEI RE MAGI Questa pasta devesi consumare fresca e possibilmente con un piatto ii panna montata alla vaniglia, Que ste dediche ci ricc . -de.no innanzi tut ,u ì pei tempi delia fede in cui i po poli accoglievano alla mensa anche i camangiari più semplici come ur a-emio ai buoni ed una benedica- ne celeste. Dose: 500 gr. dì farina da pastic jeri, 250 gr. di burao, 50 gr. di zuc- chero, 7 gr. di sale, mezzo bicclier. li vino bianco. Impastate tutto sulla spianatoia meno il burro che unire te ad una mancìatella. della stessa farina, facendo del rimanente un 'm pasto ne molle, ne troppo consistei! te e lavorandolo il meno possi« 't Mescolate come si è detto il ourr<- con poca farina usando la lama de coltello per non ammorbodirlo. Spia nate la pasta, ponendovi nel mezzi ! burr-o come si fa per la r<asta sfo iliata, racchiudetevelo dentro; e 10 minuti dopo stendete il preparate dello spessore di mezzo centimetro "ormando un rettangolo allungato: piegatela per un terzo su se stessa e copritela con la rimanente, in mo do che risulti tutta in un piano e guale composto di tre strati. Ripe 'ete l'operazione per altre due voitt con l'intervallo di un quarto d'ora "ra l'una e l'altra operazione. Spia nate ancora la pasta alta non me no di un dito, ritagliandola in forma di disco, che poggerete su teglia leg l ;oiUif-.rtte inumidita; bagnate ìa pa- sta al di sopra coi pennello intriso i acqja e con la punta del coltelli- no tracciate delle linee «uperticiali a guisa di stella, ì modo da segna- re le porzioni e rendere più facile la cottura della pasta. Coi ritagli de- corate con bel disegno fra i tagl del coltellino, ribagnate un pò ed infi- ne coprite tutto con granella di zuc- chero. Cuocete in forno di medio calore, badando di .on fare asciuga- le troppo la pasta, che risulterà di color biondo. PASTA DELLE MADDALENE Montate in una bastardella sulle ceneri calù- od a. leggero bagnoma- ria: 250 r, di zucchero cor 6 uova e luando il composto è ben spumoso e denso continuate a lavorarlo fuori del calore finché freddo; unitevi a- roma di limone od altro, 250 gr di farina fina e stacciata e 200 gr. di burro appena ciolto. Cuocete den- tro stampa bassa e liscia come fon- do di cassaruola unta di burro Nel frattempo prepar una granella di noci o mandorle, pesate altrettanto zucchero — basteranno 100 gr, — e con poca chiara fatene un impasto mollicico che stenderete sui piano della pasta dopo cotta e fredda At- tendere che il forno sia ben caldo per esporre il dolce nei fo.-no a pren- der colore. Sulla superficie si forme- ranno delle goccioline come perle; non distruggetele; sono la ragio* •ie della rt^dica. Vi accompagnino i miei auguri, lettrici fedeli. AMFIW-O P15+TINI CatJO Cuoco dì S. M, il Re

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