LA CUCINA ITALIANA 1938
1" Agosto 1938.XVI MMMMMMAMtM^ P ag 29 _ ^ CUCINA ITAL IANA J)adiama dei vtadri bambini Sono pochi, non è vero, i bambini che conservano in estate il loro bel colore? anzi ve ne sono mpiti che addiri ttura si sciupano; f a tanta pena vedere i lóro cari visini pallidi pallidi e la loro vivac i tà di- minui ta; perchè, qualche vol ta, invece che vivac i tà essi hanno del l ' i rrequietezza. I medici consigl iano, e con ragione, di condurre questi piccini in mont agna, al fresco; ma non sempre si può. Qua l che vol ta è la quest ione economica che l ' im- pedisce, oppure altre cause; allora g i ova rassegnarsi e trovare un r imedio senza in- fel icitarsi e turbare troppo l ' ordine e l ' economia della famigl ia. Per quanto io sia nonna, come vi ho già det to, ho un ragazzo, ancora assai gio- vane; qualche anno f a, nel l ' estate, comin- ciò a impal l idire ed avere disturbi intesti- nali assai grav i. Chi amai il mèdi co che mi cons igl iò: condur lo in montagna, al fresco al più presto. Que l l ' anno diversi avven imenti lieti e noiosi es i gevano la mia presenza in famigl ia. Come f are? Ero perplessa e sgomenta. Non vo l evo al lontanare il bambino senza di me; sarei stata t roppo in penai E poi vi confesso che ho avu to sempre la de- bolezza di credere che la mia sorvegl ianza amorosa non fosse sostituibile e non po- t evo lasciare la mia famigl ia. Combat tei un po ' con me stessa e dec i s i: si sta tutti a casa, per ora: cercherò di tenere il bambino al l 'aria, in un posto ombreg- giato, non lo farò correre nè strapazzare; nel le ore calde lo terrò a let to in una del le stanze più f resche e, se tut to que- sto non basta, allora vedr emo ! . .. Cinquantanni d'esperienza e vostra disposizione Ambrosett i • Trixple Assortimoent completo Cucin, e forne, lli Scaldabi azn T r i p l ex R O M A Vìa Bufalo, 125 Via XXIV Maggio, 5 Mi sostituì alla bambinaia, perchè que- sta r i teneva impossibi le tenere il bamb ino f e rmo, impossibi le tener lo sdraiato nel le ore più calde ecc. La mat t ina alle set te ero fuori con lui in giardino, sot to un albero che ci regalava un po' d ' ombra sino alle undici; f acevo passare il t empo al mio bambino diver tendolo, ma in modo calmo; alle undici lo r i conducevo a casa. Dopo il pasto del mezzog iorno Io me t t evo a letto e cercavo di far lo dormi re per due ore almeno; poi Io t enevo ancora nel suo lett ino leggendogli qua l che novel la o trastul landolo in altra mani era; alle cin- que Io conducevo di nuo vo fuor i , badan- do sempre che non corresse, che non si accaldasse. Ques to tenore di v i ta, uni to alla dieta, consigl iata dal dot tore, e che adottai scrupolosamente, ebbe ro subi to buoni risultati! il mio piccolo cominciò a stare meg l io: con animo p-iù tranqui l lo cont inuai a fargli segui re, quel tenore di vi ta e potei evi tare così tut to lo scomodo che avrebbe portato alla famigl ia un mio al lontanamento, ment re v e d e vo il piccino tornare allo stato norma l e. Mia suocera prese mol to interesse a questo mio esper imento e mi diceva sod- disfatta : « Ha i t rovato una maniera ge- niale di f ar f are la mont agna a tuo fi- g l i o: poca spesa e niente disturbo ». Con ques to non nego che — quando niente lo impedisce —» l 'aria di mont agna sia quanto di megl io ci possa essere per i bambini: ma, se per qua l che ragione non si può, è bene rassegnarsi e t rovare co- raggiosamente dei r imedi. Ne l caldo, guardate alla dieta del vo- s t ro piccino; se ha disturbi intestinali da- tegli poco o punto lat te. Quando prepa- rate le minestr ine d ' e r be aggiungete uni buon cucchiaino di riso. La minestr ina ver rà più r inf rescante. L ' o l io o il bur ro non lo fate bol l ire, perchè crudi sono più nutr ienti e digeribi l i; met tete pure un cucchiaio di sugo di pomodoro crudo, però fate at tenz ione che sia ben ma turo. Ho vi sto dare bicchierini di sugo di pomodoro a bambini anche lattanti e vi assicuro che i risultati erano o t t imi: pic- cini che non hanno mai avu to nessuno di quei disturbi tanto noiosi nel la pr ima infanzia. Ma cosa vi raccomando mag- giormente è dar loro il succo d ' uva. L ' a l- tro giorno l eggevo appunto che uh bic- chiere di succo d ' uva viene assimi lato senza bisogno di essere digeri to e che cont iene le materie zuccher ine più utiliz- zabili dal nostro organi smo. Ed ora eccovi il modo di fare un gol- fino per i vostri bambini: gol f ino prat ico e car ino: la manica forma bombol ina. Questa bombol ina oltre a star bene, è comoda, perchè impedisce che le mani- che del vest i t ino si sgualciscano. Occorre circa un etto di lana a cinque Capi e ferri del numero 3 o 3 e mezzo. Si comincia dal collo.. Montate 80 maglie che lavorerete a chicco di riso (una maglia diritta ed una rovescia, scambiando ad ogni giro) per 9 giri, per formare il bor- dino del col lo; dopo lavorate a magl ia liscia (un f er ro di r i t to ed uno rovesc io) lasciando un bordino di 6 magl ie a chi cco di riso ai davant ini. Cominc iate a crescere cos i : dopo le 6 magl ie del bordino l avorate 13 mag l ie liscie, fate un cresciuto, una mag l ia li- scia e un altro cresciuto; 6 magl ie lisce e un altro cresciuto, una liscia uni cre- sciuto; 26 magl ie l isce, un cresc iuto, una liscia, e un cresciuto; 6 magl ie l isce, un cresciuto, una magl ia l iscia, un cresc iuto; 13 magl ie lisce e 6 del bordino. A l giro rovescio lavorate le mag l ie tut te ugual- mente eccet to i due bordini, do ve si se- gui ta sempre il chicco di riso. Ne i" giri seguenti cont inuate a fare i cresciuti nei quat t ro punti dove sono stati iniziat i, sino a tanto che nella par te che d e ve for- mare la manica si av r anno 14 mag l i e, a questo punto cominciate i cresciuti che devono formare la bombol ina, dopo i cre- sciuti che di v idono i davanti dal la ma- nica lavorate 4 magl ie lisce f ate un cre- sciuto, 6 magl ie lisce un cresciuto, e le altre 4 magl ie l isce, cont inuando i soliti cresciut i. Quando si sono fat ti 14 cresciu- ti per le bombol ine si diminuisce con lo stesso sistema. Ragg iunto che avre te 25 cresciuti nel le divisioni tra mani ca dietro e davanti cont inuate a lavorare la sola mani ca f acendo sempre le diminuzioni sino a che avrete sul f e r ro 36 magl ie, f ate ancora 9 giri a chi cco di riso e la mani ca è f ini ta. Te rmi na te le mani che, riuni te i davanti al di et ro e lavorate senza fare più cre- sciuti per 25 giri ancora ed in ul t imo i soliti 9 giri a, chicco di riso. Per fare gli occhiel li basta slargare uf ia magl ia, l 'occhiel lo verrà bene e non si rilascerà." Ave Longi P O R C E LEL A N f f T E R R AEG L I D A T A V AO L - C E R- A MICEH ARTISETICH SOCIETÀ' CERAMICA RICHARD- GIN 0 R I Seed Centr: ale MILOAN N E G O Z I M I L A N O • T O R I N O G E N O V A B O L O G N A - F I R EN ZE R O M A • N A P O L I - S A S S A R I
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