LA CUCINA ITALIANA 1938
L A CUC I NA I T A L I ANA - Pag. 18 \\\\\vA\\vi\\\AxAtvAvv\%\vvv\A^\vvvvv\tv'vv\'\vv\\\vvv% Jo Settembre 1938-XVI L' indomani applicare sulla gelatina, va- setto per vasetto, un dischetto di carta bianca imbevuta di alcool puro; chiudere i vasi coi loro coperchi ed applicare su questi, come in tutte le preparazioni del genere, della carta pergamenata. Le mele debbono essere raccolte al giusto punto di maturazione. Occorrono mele sanissime, nè bacate, nè ammuffite. Sul ! opportunità di lavarle le opinioni sono discordi; comunque una lavatura molto rapida non- può che giovare. Po- ste le mele in un recipiente pulito e aperto (possibilmente un tino di legno) si frantumano, si spappolano, e si la- sciano fermentare per tre o quattro gior- ni. Per la grande produzione ci sono macchine speciali a rulli rigati come quel- le che frantumano i grappoli di uva nel- la vendemmia. Una massaia si servirà di un grosso pestello di legno. Trascorsi dunque tre o quattro giorni, si svina — diciamo così —? ed il liquido, dorato, dolcissimo e sciropposo, si mette Un ' am i ca di tu < I® s e r e : i ' o l Hma : Crema "Siocondal r CREMA G I O C O N D A ! . L A N E M I C A D E L L E R U G H E in un altro tinello perchè finisca di fer- mentare. Col freddo diverrà chiaro, ma perderà quasi per intero il sapore dolce. Si passa per filtro di tela a calza allo scopo di separarlo dalle impurità in so- spensione e mantenerlo limpido Si mette poi in fiaschi nei quali seguiterà per mol- ti mesi a fare un leggero deposito. In- fine si imbottiglia. Così avremo il sidro secco da pasto. Volendo un sidro ancora più dolce, appena _ tolto la prima volta dal tino, cioè appena svinato, si scalda fino a ottanta gradi e si mantiene un po' a lungo a questa temperatura, oppure si sterilizza o, per dir meglio si pastorizza a caldo con venticinque grammi di metabisolfito-po- tassico ogni ettolitro di liquido. Si filtra poi come si è detto. Dopo un anno che è imbottigliato, il sidro dolce, filtrato, di- viene spumante, frizzante, ottimo; ma, generalmente, è torbiccio. Sciroppo di melegrarwte Dopo aver sbucciato alcune belle mele- granate mature, togliere loro i semi, pro- Uva sotto spirito Per questa preparazione occorre uva bianca a grani grossi e ' carnosi (Regina o Salamanna) e sana. E' necessario per- ciò coglierla qusndo il tempo è asciutto. Il procedimento è semplice. Dopo avere staccato con le forbici i . grani dal grappolo, lasciando però loro il gambo, accomodarli in vasi di vetro col tappo smerigliato. Mettere in una zuppierina beni pulita centocinquanta grammi di zucchero fine, rovesciarvi so- pra un litro di alcool puro, aggiungere un pezzo di cannella, qualche chiodino di garofano, un pizzico di coriandoli, un nonnulla di vaniglina e, volendo, di ma- cis, e agitare col mestolo affinchè lo zuc- chero possa sciogliersi. Rovesciare nei va- si la miscela di zucchero e spirito, la- sciandovi anche le droghe. Chiudere i vasi coi loro coperchi e applicare su' questi la carta pergamenata. » curando di liberarli del tutto dalle pelli- cole gialliccie che aderiscono ad essi e che darebbero allo sciroppo un sapore amarognolo. Passare i grani per staccio, spremendoli energicamente: quindi rac- coglierne il succo in una terrina e lasciar- lo ventiquattr'ore in riposo in luogo fre- sco affinchè, in un principio di fermen- tazione, la parte liquida possa separarsi dalle sostanze mucillaginose. Dopo venti- quattr'ore, passare il liquido per filtro, raccoglierlo in una terrina nuova o in una casseruola di ferro smaltato, pesata in antecedenza, pesarla di nuovo per stabilire il peso del succo, e per ogni duecento grammi di questo unirvi cin- quecento grammi di zucchero in polvere. Mettere la casseruola al fuoco, portarne piano piano il contenuto alla ebollizione che durerà per una ventina di minuti. Ritirato il recipiente dal fuoco, lasciar- freddare lo sciroppo. Poi versarlo in bot- togliette pulitissime, chiuderle ermetica- mente e riporle possibilmente in luogo piuttosto fresco. Fr ida Rosabianca. — Le tue domande non mi hanno disturbata affatto. Chiedimi pure tutte le indicazioni che vuoi e stai sicura che per me risponderti non sarà mai una noia, ma un piacere. Solo ti prego di darmi del tu. Il lei è stato defi- nitivamente abolito. Le prugne devi serbarle in sacchettini •di tela o di cotonina sottile e tenere i sacchettini attaccati in un luogo asciut- to. Ed ecco una maniera facile e pratica di preparare Il Sidro È V olio di oliva, impiegato in abbon- dante quantità, che dona al Palmolive il suo colore oliva. È più che naturale che voi desideriate apparire giovane. Ma per questo occorre conser- vare la giovanile freschezza della carnagione. Il mezzo più semplice e sicuro consiste nella scelta di un sapone na- turale a base d'olio d'ol iva! Ricorrete all'olio d'oliva del Palmolive e conserverete a lungo la bella attrattiva del vostro fascino giovanile ! P RODOT TO IN ITALIA Ammorbidite e tonificate la carnagione con l'olio di oliva del Sapone Palmolive
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