LA CUCINA ITALIANA 1938

1° Settembre 1938-XVI ma/\awwvwvv\\\vvwva/va\\\wvvvv^ Pag. 23 - L A . CUCINA I T A L I ANA grotteschi. Per esempio: —• Un colpo dì telefono! Ecco : A « un colpo di telefono » cor- risponde nella mia mente troppo sem- plice, l'idea di una mano che impugni il ricevitore per darlo sulla testa a qual- cuno, Ma è un punto di vista tutto mio particolare. La mia domestica non la pensa come me e distribuisce di continuo « colpi di telefono » ai miei fornitori. E giacché ha la certezza di esprimersi con eleganza, la lascio alle sue illusioni! Questo non ha affatto rapporto con la tua richiesta. Perciò abbi pazienza. Scri- vimi per darmi ancora una prova d' in- teressamento e di simpatia. F. • Giuseppina (Palma Campana). — Una abbonata, dopo aver letto quanto scrissi per te nell*A.B.C, del fascicolo di luglio mi chiede qualche indicazione sulla mac- chinetta per il burro che aspettavi da Milano. Se l 'hai acquistata e sperimenta- ta, potresti dargliele tu stessa e diretta- mente, queste indicazioni? T e ne sarei grata. L' indirizzo è questo: Sig.ra Lina Mar- chetti, Castelpietta di Susa. F. "Topolino,, scrive Pfèmetto che non si tratta dello spas- soso rosicante noto ai tifosi grandi e pic- coli del cinematografo. Sotto questo pseu- donimo si cela (e perchè si cela?) una giovane fidanzata prossima si giorno delle sue nozze. Topol ino dunque mi ha scritto una let- tera nella quale l'anima sua canta con voce alta e limpida la canzone della fe- licità. Ascoltandola si prova quello stupore gioioso che ci danno i gorgheggi di un usignolo inneggiante all'amore sotto uni cielo pieno di stelle. Credo di far cosa grata alle abbonate pubblicando nella loro rubrica la lettera di Topol ino come un documento di fede nella vita. Cara Frida, Spero vorrai accogliermi fra le tue ami- chette, e che anzi vorrai darmi un po- sticino preferito. Sono una prossima spo- sina ma, te lo dico in uni orecchio, il pensiero di dover dirigere una casetta sia pure microscopica come sarà la mia, mi preoccupa. Non mi sento molto forte. Sono raggiante perchè fra un mese e mezzo il mio sogno si realizzerà, ma te- mo che la mia inesperienza possa for- mare spesso qualche nuvoletta sull'oriz- zonte della mia felicità tanto vicina. Aiutami un pochino tu con i tuoi con- sigli tanto saggi. T i domando anzitutto le proporzioni approssimative di cibo per ogni persona. Dammi qualche ricetta per dei pranzetti a due. 11 mio fidanzato da due anni mi ha abbonata alla Cucina Italiana, perchè entusiasta del giornale. Quando lo legge gli viene l'acquolina in bocca. Sarò sempre un'affezionatissima abbonata anche quando sarò divenuta una brava massaia. T i ringrazio tanto tanto dei tuoi con- sigli e ti abbraccio. Topolino - Napoli Le cortesi abbonate che desiderassero dare à Topol ino qualche utile consiglio possono scriverle per ' il tramite di que- sta rubrica. Credo che debba essere una gioia per loro aiutare una così interes- sante personcina ad allontanare quelle tali nuvolette dall'orizzonte della sua prossima felicità. £ r ? |v;H • F. ^ Le domaned che metton in imbaraozz Botanico no, signora. E nemmeno speziale, che con un patentino chissà che carriera avrei fatto. Ma vediamo di rispondere. Non ho qui, mentre scrivo, un'enciclopedia, ma mi sembra di ricor- dare che il persico comune fu introdotto dalla Persia in Europa diciotto o diciannove secoli fa. Lasciate un margine per ogni evenienza... Quello liscio, di cui non si conosce la patria, non è, forse, che una varietà del primo. E le varietà, com'è facile constatare, si son poi moltiplicate. Il frutto del pesco è per voi il più squisito tra tutt'i frutti della terra? E vorreste che io ribadissi in voi, come si fa coi chiodi — il che mi par molto espressivo — cotesto vostro giu- dizio, con una dimostrazione lampante, E' più facile far la domanda che ottenere la risposta conclusiva che mi chiedete. La pesca è senza dubbio un frutto carnoso che addento anch'io con gioiosa avidità, ma che direste se vi dicessi che dopo aver mangiato una bella pesca mangio con altrettanta gioia un grappolo d'uva, quella gialla che par fatta di sole, delle albicocche se ve ne siano o una palta americana senza . far dei confronti? E non si possono fare. Penso dunque che ,i termini della domanda non dovevano essere quelli. Non vi sembra che sia question di pa- lato o di gusto? A voi la pesca porta tutt'i pro- fumi e tutt'i sapori e dà una infinita lietezza: a un'altra piaceranno invece di più la susina o troverà che non c'è nulla di più squisito di un'arancia di Un fico o di una pera al forno.... Ho conosciuto una signora per la quale non esi- stevano che i jamordo — frutto degli Dei, come ella diceva —• e so' di un amico che non m'an- gia che ciliege in guazzo, coi risultati che si possono immaginare se l'una tiri l'altra. E allora? Allora è più facile rispondere alla domanda che riguarderebbe il medico o lo spe- ziale. Sicuro ; vi furon medici che. adoperarono l'acqua di foglie e di fiori di pesco nelle hia- lattie infiammatorie e consigliavan lo sciroppo di fiori per i bambini che avevan bisogno di manna e sena...

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