LA CUCINA ITALIANA 1938
1« Set tembre 1938-XVI vvwamm/im/vvvvvvia/vvvvvv^^ Pa g. 29 • L A C U C I NA I T A L I A NA Vestilo per bambini ( terza misura) Rifare il tracciato base: i a misura, le- zione 2 a , con i seguenti cambiamenti : costruire il rettangolo avente, il lato A-B di cm. 33 ed il lato A -D di ctrt. 40 (36 più 4). E-F = altezza sottobraccio; cm. 16 da B (16,5 meno 0.5). G -H = metà ' larghezza spalle; cm. 15 da A . i -L = altezza spalla; cm. 3 da A (la quinta parte di metà larghézza spalle). M - 0 = incollatura dorso; M a cm. 6 da A (5 più t); 0 a cm. 1 da M. P-Q = larghezza giro braccio; a cm. 10 da G (9 più 1). R-S = punta spalla davant i; R a cm. 4 da P (3 più i ); S a cm. 4 dà R. S-T = linea spalla davant i; T sulla metà di I-E. U-S - spalla davant i; di lunghezza uguale a 0 - L . X - F > linea contro davant i; X a cm. 4.5 da D abbassato di cm 1. N = lunghezza totale dietro: a cm. 80 da A . B :=, scarto in cintura, dietro, di cm. 0.5 2-4 1= sulla metà di Q-H, Darallela al lato AB . 2-5 != parallela alla linea centro da- davanti più cm. 1 segnato sul i a t o B-C. 3-6 1= scarto in cintura sul f ianco di cm. 2 rispettivamente dai punti 4 e 5. 8 i=! sporgenza f ianco; a cm. 13 dai punti 3 e 6. 8- 11 di lunghezza uguali f ra loro, a cm. 2 rispettivamente dal punto 10 e dalla linea 2-5. 12 = dal punto S portare sulla linea X-F la lunghezza S- 1 1. 19 = attaccatura manica; a cm. 19 da S (18 più 1). Per schiarimenti ed informazioni rivòl- gersi atta ditta « Modelli Genova », piaz- za Luccoti 2-1, Genova, unendo il fran- cobollo per la risposta. Riproduzione vietata a termini di legge. Modelli G e n o v a V'VVA.VVVVV\VVVVVVVVAA-VVVVV\ 'VWWVVWV'V'WVW Il rìso che non si cuoce A scuola. — Sai, stanotte, mia mamma ha com- perato un bambino... — Fortunata tei! La mia non ha soldi: li fa in casa come le tagliatelle,., A scuola. — Cosa si fa della carne degli animali? Si mangia... — E le ossa? ¡—< Si lasciano nel piatto! Un cliente ordina una minestrina in brodo. Arriva il cameriere col piatto. Il cliente: —• La minestra non è calda!... Il cameriere la riporta, —• Mi dispiace.,, ma non è calda!.., la voglio bollente!,,, Il cameriere dopo cinque minuti ritorna. — Non è abbastanza calda!... — Come fa a dire che non è calda, se non l'ha nemmeno assaggiata?... —- Finché potete tenere il dito dentro la minestra, non è possibile che ¡sia bol- lente!... Mamma, è mio questo pezzettino di dolce? — No . . . è per tuo fratello... — Madonna santa... che grosso peZ- (Dal volume:. Per ben digerire di Benedetto da Udine).
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