LA CUCINA ITALIANA 1938
1° Ottobre 1938-XVI / v w v v w w l / v v v v w l / v v v v l w v ' v l ^ ^ Pag. 27 - LA CUCINA I TAL I ANA ih caliamo dei noòLu bambini tei la lu Tra le molte cose piacevoli che ci of- frono i mesi estivi, la più gradita, •— al- meno per me —, è quella di aver occa- sione di rivedere persone care, che le vi- cende umane hanno allontanato da noi. Il ritmo della vita laboriosa si allenta, chi può, prende le sue vacanze e ne ap- profitta per rivedere luoghi e persone delle quali sentiva nostalgia. Quanti ricordi, nel piacere di rivedersi, ed anche quante pietose bugie! —• Ma no, mia cara, ti trovo benissimo, sembra che gli anni ti abbiano appena sfiorata. Invece, con dolore, abbiamo constatato che il tempo ha impresso profondamente la sua orma su quel caro essere. Per non amareggiare quell'ora tanto desidera- ta, c'imponiamo un ottimismo ad oltranza. L'altro giorno riunii parenti ed amici per goderci insieme la compagnia delle persone di passaggio nella città, a tutti noi carissime. I bambini suscitarono il nostro parti- colare interesse per i loro cambiamenti, qualche volta, radicali. Ed erano liete esclamazioni, osservazioni e domande che non finivano mai. Accolta con maggior entusiasmo e piacere fu una mia nipo- tina, che, nell'inverno, avevamo temuto " di perdere per una Brutta difterite. Ave- vamo saputo della malattia, per lettera, a pericolo scomparso, ma non per que- sto si era trepidato meno; che la bambi- na è un tesoro, e non si può fare a meno di volerle bene. La mamma e la nonna ricordavano le ore angosciose trascorse in quei giorni e naturalmente benedicevano le iniezioni di siero: si paragonava il presente al pas- sato, quando non esisteva un medicamen- to che potesse domare quella terribile malattia. —i E' vero — osservò una signora —• però i suoi inconvenienti può averli an- che il siero antidifterico! Si ricordò fatti gravissimi di anafilassi, ma fu giustamente fatto osservare che in confronto ai grandi benefici che reca questo medicamento i rari casi che veni- vano citati erano soprattutto da impu- tarsi alla famiglia, che non aveva tenuto presente, o che. il malato aveva già avuto altra iniezione del genere, o non ne ave- va ricordato l'epoca con ptecisione. Una cara sposina piena di buon senso e di attività; con giusto compiacimento disse che a lei simili dimenticanze non potevano accadere perchè registra tutto quello che può avere importanza nel « libro del bambino ». Fino dalla nascita del primo figliolo aveva fatto questo, per- suasa dell'uso americano del libro appo- sito, dove si registra ogni data importan- te che affidata solo alla memoria si per- derebbe e si confonderebbe dopo un po' di tempo. Non potei fare a meno di esprimere il desiderio di vedere questo libro, e la gentile amica si affrettò ad esaudirlo. Ne restai fanatica e fui piena di com- mossa ammirazione per la mammina che era riuscita a trasfondere su quelle pa- gine, con squisita genialità, l'espressione più pura del suo affetto materno. In America, dove quest'uso è genera- lizzato, si trovano degli album preparati a questo scopo ove è spiccio annotare. Non avendo questa comodità si può far da sè e allora ne risulta qualche cosa di più personale. Cercherò di darvi un'idea di quello che mi ha tanto colpito. Ogni pagina porta disegni semplici, ingenui che si addicono alle cose annotate. Nella prima pagina si parla della na- scita del bambino; con immagini poeti- che e graziose si dice che è venuto dalle regioni dei sogni, delle stelle e degli an- geli, si segnano i nomi che gli vengono dati, le firme dei genitori e dei nonni, ecc. C'è persino il disegnino della culla, l'elenco dei regalini avuti il giorno del battesimo, i nomi del compare e della comare e perfino le striscioline dei tele- grammi di augurio. Si vede un piccolo albero genealogico, con la discendenza dal bisnonno fino al- l'esserino da po&j nato. Poi, su su viene segnata la data del primo sorriso, del primo dente, del ma- lessere che aveva tenuti tutti in pena; ed ecco il campione del primo palton- cino, il ricordo del giorno nel quale fu- rono balbettate le prime sillabe, i disegni dei primi giocattoli: la palla, il bambo- lotto preferito; e ancora ore di ansia e la gioia grande di vedere rifiorire il pic- cino. In una pagina vi è attaccato il fo- glietto con i primi scarabocchi, la fascet- ta d'abbonamento al giornalino illustrato e via via i ritratti del bimbo che cresce e si trasforma. Persino le canzoni che più lo divagavano sono trascritte dalla mamma amorosa. Il primo Natale: l'al- bero, che colpisce il bambino, solamente per i lumi e per lo scintillio delle guarni- zioni. Poi il compleanno, il dolce con una sola candelina; cominciano i piccoli pro- digi, il piccino si fa più grande ed ha preferenze e desideri. Compie il secon- do anno, alla torta sono ora poste due candeline e intorno alla bimba ci sono i compagni di gioco fotografati con lei. Poi i bagni di mare, le fotografie ricordano la commozione del contatto coll'acqua fredda, la gioia dopo, e la disperazione quando è obbligata a rivestirsi. Una pagina commovente è quella dove si vede un'altra piccina sulle ginocchia della mamma e il bambino, rapito di gioia ringrazia, con due righe in caratteri ancora incerti, la sua mamma per aver- gli dato una così bella sorellina. A lettura finita mi è rimasto il rimpian- to vivo di non aver fatto altrettanto e, ci credereste... quasi quasi, per un at- timo, ho desiderato di tornare indietro ai miei anni giovanili e di segnare con amorosa cura tutte le tappe della vita dei miei figli, di poter offrire loro, oggi, il libro che ricordasse passo passo, il loro inoltrarsi nel mondo, ch'essi potes- sero rivivere quegli anni dei quali non possono avere coscienza e possedere la documentazione dell'amore materno! Fate voi, giovani spose, quello che • me non è dato più di fare, ed insieme al consiglio amichevole, gradite l'augu- rio di non segnare che date felici, non registrare che avvenimenti lieti e sereni. A v e L o n g i « WVWl/WWVVVVVV/VVWVVVVVVV\\/V\Vl'VVVVVVV\M C A R E L L I C R I C I f H | | f f S C O M P A I O NO CON J r l Il V COSTA LIRE NOVE PER POSTA LIRE UMDK' MCRCURIO KETTIFH0SS7 HAP '. !
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