LA CUCINA ITALIANA 1938
28 LA CUCINA r i i W ' A GENNAIO 1938-XVI t A NOSTRA CASA iúi io i «i r i ¡ Éraiüa i personal it à (¡¿trancio ero piccola la parola cor- ridoio, suonava, ai mio cervello ii< un modo tiitt'affatto strano, e si tra duceva iti Una visione, elle alida v,. all'infinito, di un corridoio stretto Stretto, ",a chiaro, dove ogni tan to Una piccola icona incastrata nel muro, t'acchiudeva, immagini di ah geli o di demoni, seconda che io durante quella data giornata ero 3ta ta buona o cattiva, Quei mio rap presentarmi i corridoi mi é rimasto anche coi passare degli anni, tanto che ancora oggi, quando un'amica mi prega di arredarle l'apparta rilen- to (perchè io, modestia a parte, so anche arredare con molto gusto qua) siasi ambiente) non dimentico, quan do mi è possibile, di far praticar' nel muro delle piccole nicchie, nelle quali pero colloco dei grandi vasi dove dispongo ciuffi di fiori e di ver- de. Preferisco i fiori a grappolo, che paré scendano verso terra, ed amo illuminarli dal sotto, con lampadi ne turchine o rosse. Spesso il con trasto dì colore della luce coi fiori è di effetto sorprendente. Quando non vi sono fiori, trovo invece dei ninnoli e dei sopra.mobili antichi, che donano ia. loro grazia trascorsa ma non passata, anche ai locali di un novecentismo quasi spudorato, Le pareti dei corridoi dovrebbero Sem pro essere molto chiare, e quelle ri cestite di linoleum sono certamente le più belle, perch.'< possono essere ripulite e perciò rischiarite assai d frequente. Qualche volta si rende necessario anche un armadio a muro, specialmente se la casa non è molto grande, ed il guardaroba sia personale che di casa, è aj^bondan temente fornito. Ma questi armadi a muro sono un poco la piaga dei cor rido! ; Occorre dunque celarli e ca- muffarli con arte. Una cortina di -hodia punteggiata, e disposta a drappeggio può forse dare rtlliuto ne ' di una finestra, ma un'illusione tiolto effimera, e qualche volta anche di gusto dubbio. Preforisco allora ì mezZeri genovesi ó i pezzotti valtel 'inesi, dove 1 colori sono sempre ar montosamente fusi. Un'altra cosa in -lovinatissima è quella di continuare anche sulle antine, ia, rivestitura d- ''noleum. Non bisogna però dimenti ^a.re che in questi casi non vi devo- no essere nè guarnizioni dì legno. sia, pure a, semplici liste, nè mani- glie molto appariscenti. Questi ar- ma,di, possono anche non venire af- fatto simulati, solo occorre che le antine siano in legno molto scuro, lOn solo, ma, l'armadio non deve sa- lire in un sol pezzo fino in alto, ma a- metà, deve dividersi, per fun- gere così da mensoiina. Su questo •ipiano si potrà disporre qualche Og- getto antico di. valore, preferibil- mente in bronzo o in ferro battuto. È i lampadari? Se l'ambiente è im- prontato a un sapore antico, sì po- trà mettere sui due angui- che so- vrastano la porta, due lampioni, in vetro bianco arabesco, trattenuti da, un braccio di metallo brunito, mon- <re se l'ambiente è stile novecento la luce deve piovere dall'alto del cor- nicione. E quadri? Non li trovo a- datti per un corridoio Mentre pur- -hè non in numero esagerato trovo veramente di gusto le acqueforti le nunte a secco, i sanguigni le xilo- grafie ed anche le starno« antiche, inecialmente quelle che hanno delle maa-nifìche sfumature padello lie- vemente ingiallite dal tempo, tutti 'ncorniciati molto semnliccmente, in 'egno chiarissimo queste ultime, e legno scuro ed anche nero 1 primi, ecco come un corridoio può ac- .-•"'«tire un tono spiccato di perso- nalità. RINA SIMONETTA Per la riuscita dei vostri dolci Per le lodi dei vostri convitati Per la gioia della vostra mensa L I EV I T INA BUITONI J W . « . . - . t i r , Il II II « I I — Vi ia ottenere una lievitazione perfetta dei vostri dolci da cuocere in torno: torte, ciambelle, biscotti, ecc. G O . & F.lli BUI TONI - SANSEPOLCRO CASA FONDATA NEL 183?
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